Toro batte Milan 2-0. Sogno Champions

Il Torino batte 2-0 il Milan, aggancia i rossoneri a quota 56 punti e può sperare davvero di arrivare in Champions League. Grande prestazione dei granata, a segno nella ripresa con Belotti e Berenguer. Espulso per proteste Mazzarri, fuori anche il difensore rossonero Romagnoli nel finale per somma di ammonizioni. Mazzarri costretto a fare a meno di Baselli e Zaza e con il 3-5-2 d’ordinanza, con Belotti affiancato da Berenguer in attacco. Per Gattuso c’è il 4-3-3, con Piatek in panca e Cutrone centravanti, supportato da Suso e Calhanoglu.

Un 2-0 che fa sognare, con il derby alle porte con la Juve allo Stadium

I granata partono forte, ma non trovano il guizzo vincente sotto porta. Il Milan fa muro e colleziona gialli: (ammoniti Suso, Conti e Paqueta). Nei primi venti minuti, una sola squadra in campo: il Torino. Rossoneri impacciati e senza idee costretti a picchiare duro gli avversari. Bolgia in campo con duelli all'ultimo sangue.

La squadra di Gattuso a poco a poco esce dal guscio e al 30′ Sirigu si oppone coi pugni al tiro di Suso. Poco prima del riposo il portiere è provvidenziale su deviazione ravvicinata da Calhanoglu, imbeccato da Cutrone.

Nella ripresa, il Torino riprende a tambureggiare i rossoneri e per alcuni minuti li schiaccia nella propria metà campo. Al 54' Mazzarri protesta troppo e Guida lo espelle, ma poco dopo assegna un rigore ai granata per un fallo in area di Kessie su Izzo. 

Dal dischetto Belotti spiazza Donnarumma (58'). Gattuso lancia Borini e Piatek e al 67' Bakayoko coglie una traversa di testa su punizione di Calhanoglu.

Più concreto il Torino, che raddoppia al 69′ con Berenguer, che batte Donnarumma con un gran tiro dal limite sul secondo palo. Sirigu salva su Bakayoko e il Milan resta in dieci dopo il secondo giallo a Romagnoli. Il risultato non cambia più e per i tifosi del Toro è tempo di iniziare la festa.

Il Torino che non ti aspetti ed un Milan che non trovi in campo pur con un due o tre occasioni create nel corso della gara. I granata giocano "l'incontro della vita" con il cipiglio della squadra che sa quello che vuole. Finalmente tutta la squadra gioca  su livelli apprezzabili: ai soliti combattenti difensivi (Izzo, Nkoulou, il "giovincello" Moretti), un Rincon super assieme ad Ansaldi e De Silvbestri, è tornato il Meitè di tre mesi fa ed un Lukic da Nazionale serba, che ci auguriamo Mazzarri utilizzi a tempo pieno in questo finale incandescente. Del Berenguer evanescente a tutto campo, ne è uscito invece un peperino -ovunque con la ciliegina, per i tifosi granata, di un goldi gran classe. Belotti non si discute. E Sirigu si è rivelato la solita sicurezza fra i pali. Ora di tornare in campo fra i titolari, si devono preoccupare Baselli e Zaza...

Ph. Giuliano Marchisciano / One + Nine Images