Sarri: "Firenze, voglio una squadra feroce"

Torna finalmente in una sala stampa gremita all'Allianz Stadium Maurizio Sarri, dopo la polmonite che lo ha colpito nello scorso mese di agosto. Il tecnico bianconero, ha affrontato con i media i temi della giornata, ovvero come impostare la gara di domani al Franchi con la Fiorentina, in programma domani a Firenze, ore 15.

Presentazione di Fiorentina - Juventus

"La nostra attenzione, ora è rivolta al campionato. Alla Champions pensereemo poi. Devo gestire al meglio la squadra. Questo gruppo sta lavorando bene. Qualcuno della rosa, che ha lavorato durante la sosta, avrà ottenuto dei benefici fisici. Mi rendo conto stando qui, della forza di questa società e della mentalità feroce con la quale affronta le partite. Occorre gestire le gare, abbassandosi con possesso palla. Bisogna capire le caratteristiche dell'avversario. Col Napoli, abbiamo avuto un calo mentale. Non eravamo al top. Qui c'è la sensazione di iniziare nelle prossime settimane la rotazione.".

La rosa a disposizione

"Ho visto chi ha lavorato in queste settimane alla Continassa. Emre Can. L'aspetto emozionale va calcolato, dopo una esclusione. A parlare c'è tempo. Penso abbia capito e il ragazzo sta lavorando. Ramsey. Arriva da un infortunio serio. Ho visto progressi in questi ultimi tempi. Se va avanti così lo vedremo presto in campo. Al momento ha i 30 minuti nelle gambe. Rabiot o Matuidi. Adrien non ha giocato nel 2019. Ha grandi doti fische. Arriverà ad alti livelli. Blaise è importante per noi. Ecco il perchè della mia scelta come spalla di Cristiano Ronaldo. Matuidi, ha dimostrato di essere utile alla causa, in queste prime due gare.  Higuain. Non è il mio uomo di fiducia. Sta giocando bene ed è in un periodo positivo, come due enni fa. Il mio obiettivo, è recupare Daniele Rugani e adattare Matthjis De Ligt al calcio italiano. Tra qualche mese lo vedrete all'opera".

Il ritorno a Firenze

"Non si tratta del mio esordio con la Juve. Purtroppo la polmonite, mi ha tenuto lontano dai campi ed i medici hanno preferito aspettare i tempi giusti, anche se siamo alla terza di campionato. Tornare in panchina a Firenze, mi rende felice. Anche se ho brutti ricordi per aver perso uno scudetto, andiamo lì per vincere".

Sulla polmonite che lo ha colpito

"Sono felice di essere tornato. Ringrazio lo staff medico per il lavoro che ha svolto in questo periodo".

Ph. Giuliano Marchisciano / One + Nine Images