Per Massimiliano Allegri 5 stagioni, 5 Scudetti, 4 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane e 2 finali di Champions League perse. In totale 1766 giorni con la Juve.
Prima di ricordare i cinque anni di Massimiliano Allegri alla Juventus, partiamo dal breve comunicato della Società della Continassa nell'ora di pranzo di oggi venerdì 17 maggio 2019.
"Massimiliano Allegri non siederà sulla panchina della Juventus nella prossima stagione 2019/2020. L’allenatore e il Presidente, Andrea Agnelli, incontreranno insieme i media in occasione della conferenza stampa, che si terrà domani, sabato 18 maggio, alle ore 14 presso la sala conferenze dell’Allianz Stadium".
Una storia iniziata fra i fischi al suo arrivo, e finita come sappiamo all'ora di pranzo con i titoli di coda.
Massimiliano Allegri non è più l'allenatore della Juventus, dopo 5 stagioni, 5 Scudetti, 4 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane e 2 finali di Champions League perse. In totale 1766 giorni.
Dopo le esternazioni e l'addio di di Antonio Conte, si era aperta un'era nuova alla Juve, tra i fischi e gli sberleffi dei tifosi che non avevano dimenticato le parole di Sulley Muntari, dopo quel Milan-Juve. Nonostante le vittorie, Allegri non è mai entrato del tutto nel cuore degli juventini. In più in questa stagione, la mancata vittoria della Champions League nell'anno di Cristiano Ronaldo, ha contribuito alla decisione dei manager della Società della Continassa.
La sua storia con la Juve
2014-2015
Diciassette punti di vantaggio sulla Roma, per Allegri è il primo Scudetto.
In più la vittoria della Coppa Italia, con Alessandro Matri che nei supplementari dà la vittoria ai bianconeri, con un 2-1 finale.
Champions League: nella fase a gironi, in Champions, l'Olympiakos, fa vedere i sorci verdi dopo l'1-0 dell'andata, tanto che il pari contro l'Atletico Madrid salva la qualificazione. Da lì in poi si accende Alvaro Morata, eliminando Borussia Dortmund, Monaco e Real Madrid, arrivando alla finale di Berlino con il Barcellona. Tre a uno finale a favore dei catalani.
2015-2016
Partenza ad handicap, con le sconfitte contro Udinese, Napoli e Sassuolo. Poi una grande seconda parte di stagione, con un filotto incredibile e la vittoria all'ultimo, a Napoli, grazie a Simone Zaza.
In Coppa Italia, arriva un'altra vittoria ai supplementari, con la rete di Morata.
In Champions League, dopo aver vinto contro il Manchester City, la Juve butta via il primo posto perdendo con il Siviglia, gol di Fernando Llorente. L'accoppiamento agli ottavi, è contro il Bayern Monaco, Evra perde maldestramente l'ultimo pallone della partita e Muller mette in rete il pallone del 2-2 a tempo scaduto. Poi Coman, l'ex, firma l'eliminazione agli ottavi.
2016-2017
Il campionato è tranquillo, quattro punti finali sulla Roma.
L'idea però, è quella di puntare tutto sulla Champions League. Arriva la seconda finale, dopo quella con il Barcellona, stavolta al Millennium Stadium di Cardiff. Il 4-1 di Cristiano Ronaldo e compagni arriva dopo le vittorie contro Porto, Barcellona e Monaco vittorie che avevano certificato lo status di favorita per la Juve.
Terza Coppa Italia consecutiva, 2-0 contro la Lazio - e vittoria della Supercoppa Italiana.
2017-18
I primi scricchiolii in Serie A arrivano, grazie alla condizione del Napoli di Maurizio Sarri, straordinario nella scorsa stagione, arrivando a un passo dalla vittoria. A risolvere tutto la partita contro l'Inter, Higuain e Cuadrado ribaltano come un calzino un risultato che sembrava pronto a far scattare il sorpasso dei partenopei.
Vinta la Serie A, c'è l'umiliazione in casa di Cristiano Ronaldo (sì proprio lui) e la rovesciata che lo ha portato poi a scegliere la Juventus in estate e la grande vittoria al Bernabeu, con la spinta di Benatia e la frustazione di Gianluigi Buffon.
La vittoria in Coppa Italia con il Milan (4-0) non lenisce il dolore per la Champions.
2018-19
Scudetto vinto a man bassa e Supercoppa vinta a Geddah con il Milan grazie a Cristiano Ronaldo
Coppa Italia persa con l'Atalanta ai quarti di finale
Champions gettata al vento, dopo l'1-1 di Amsterdam e il vantaggio iniziale di Cristiano Ronaldo. Il portoghese serviva per alzare l'asticella, ma anche il gioco di Allegri.
Alla fine, le richieste del tecnico, fra rinnovo a cifre più alte e l'epurazione di alcuni big, hanno fatto saltare il resto, fino al comunicato di oggi all'ora di pranzo.
Ph. Notizie Piemonte e Giuliano Marchisciano / One + Nine Images