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Intesa Sanpaolo: 2 miliardi di Euro per imprese italiane del turismo

Italia
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Il plafond di finanziamenti è dedicato alle esigenze di liquidità o investimento di durata fino a 72 mesi. Incrementata fino a 24 mesi la sospensione delle rate dei finanziamenti in essere. Misure in linea con le aspettative di ripresa del settore più lunghe nel tempo e con l’obiettivo di mettere in sicurezza le imprese del settore per il rilancio.

Intesa Sanpaolo, forte del suo radicamento tra le imprese italiane del turismo, ha predisposto un pacchetto di soluzioni dedicato alle aziende del settore e dell’indotto, che consenta di superare un periodo più lungo di difficoltà, di salvaguardare l’occupazione e di porre le basi per una ripresa sicuramente posticipata rispetto agli altri settori dell’economia.

In questo quadro, le aziende operanti in ambito turistico potranno accedere alle seguenti misure straordinarie loro dedicate:

  1. la sospensione fino a 24 mesi delle rate dei finanziamenti a medio/lungo termine in essere, per la sola quota capitale o per l’intera rata. La sospensione potrà essere richiesta in filiale, anche con processi a distanza;
  2. un plafond di 2 miliardi di euro di finanziamenti a sostegno della liquidità e degli investimenti, attraverso soluzioni a medio-lungo termine, di durata fino a 72 mesi e con un preammortamento che potrà arrivare sino a 36 mesi attraverso la garanzia messa a disposizione da Fondo di Garanzia o Sace.

L’iniziativa è parte integrante delle misure straordinarie già avviate in queste settimane da Intesa Sanpaolo.


Il pacchetto di Intesa Sanpaolo

In particolare, è stato costituito un plafond a sostegno della liquidità e degli investimenti per un controvalore complessivo di 2 miliardi di euro e incrementata, fino a un massimo di due anni, la possibilità di sospendere le rate dei finanziamenti in essere.

Il turismo, con tutta la sua filiera, si colloca infatti tra i settori che hanno subito i contraccolpi più immediati dell’emergenza Coronavirus, con evidenti ricadute in termini sociali ed economiche. Solo in termini di PIL, il contributo diretto del turismo in Italia è pari al 6% tuttavia, considerando la filiera complessiva, l’impatto sale al 13%, includendo le attività connesse come la ristorazione, gli spettacoli, le manifestazioni sportive e la convegnistica.
Impatto che, va ad incidere in modo rilevante sul versante sociale, oltre che economico, e che riguarda in primo luogo i lavoratori del settore che nel solo comparto core degli alberghi e ristoranti sono quasi 2 milioni a fronte di circa 400.000 imprese.
Se per le imprese manifatturiere è ipotizzabile una ripresa con la fine dell’emergenza sanitaria, per il settore del turismo le previsioni sono di durata più lunga, considerando anche le tutele previste dall’avvio della Fase 2 che prevedono l’introduzione di azioni mitigative della mobilità nazionale e la possibilità che molti grandi eventi siano riprogrammati solo al termine dell’epidemia. Ci si attende dunque, per l’attuale stagione estiva, lo sviluppo di un turismo regionale e maggiormente orientato verso le seconde case.


Piemonte e Valle d'Aosta

Come controvalore complessivo di 2 miliardi, di cui 189 milioni riservati al Piemonte, e incrementata fino a un massimo di due anni, la possibilità di sospendere le rate dei finanziamenti in essere. Se per le imprese manifatturiere è ipotizzabile una ripresa con la fine dell'emergenza sanitaria, per il settore del turismo le previsioni sono di durata più lunga. Rispetto ad altre regioni, però, il minor grado di internazionalizzazione delle presenze turistiche in Piemonte (vi è infatti una prevalenza di turisti italiani, che hanno un'incidenza pari a circa il 60%) potrebbe giocare a favore della nostra regione. Quando l'emergenza sanitaria sarà finita è infatti maggiormente probabile che in ambito nazionale si registri un graduale ritorno alla normalità soprattutto dei viaggiatori italiani. Il processo sarà più lento per i turisti stranieri (Fonte Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo).

Il plafond per la Valle d’Aosta 25 milioni di euro.


Stefano Barrese

Responsabile Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo

"Con migliaia di imprese e milioni di occupati, il turismo italiano rappresenta uno dei motori principali della nostra economia. Per Intesa Sanpaolo, che ha nel proprio dna il sostegno alle imprese e alle famiglie dei territori in cui opera, essere al fianco delle aziende di questo importante settore significa essere al fianco del proprio Paese, secondo quei principi di responsabilità sociale che sono parte della nostra stessa identità e operatività. Aiutare il turismo, significa sostenere la ripartenza dell’Italia dopo questa fase di emergenza”.

 

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