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Fase2 Valle d'Aosta: 20 maggio 2020

Valle d'Aosta
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La situazione dell'Emergenza Coronavirus in Valle d'Aosta Fase2 a mercoledì 20 maggio 2020.  Fase2 Covid-19 VDA: sono sempe 143 (0) i decessi in totale in Valle d'Aosta. 1175 (0) i casi positivi. 919 (+5) i guariti. Pubblicati gli esiti del sondaggio sulla scuola.

VALLE D'AOSTA

Dati forniti dall’Azienda USL della Valle d’Aosta 20/5
TOTALI CASI TESTATI 10079
CASI POSITIVI TOTALI 1175
CASI POSITIVI ATTUALI 113
IN OSPEDALE 25
IN TERAPIA INTENSIVA 1
IN ISOLAMENTO DOMICILIARE 87
CASI NEGATIVI TOTALI 8598
GUARITI 919
ETA' 1 mese/103
ETA' MEDIA 55
GUARITI CLINICAMENTE 67
DECESSI 143
MASCHI 71
FEMMINE 71
FASCE D'ETA' 45/100
ETA MEDIA 83
IN OSPEDALE 889
SUL TERRITORIO 54
TAMPONI TEST EFFETTUATI 12920
CON ESITO NEGATIVO 10676
CON ESITO POSITIVO 1858
ANALISI IN CORSO 386
 FORZE DELL'ORDINE  
CONTROLLI 502
SANZIONI 0

Fase2 Covid-19 VDA: sono sempe 143 (0) i decessi in totale in Valle d'Aosta. 1175 (0) i casi positivi. 919 (+5) i guariti

Nessun nuovo caso positivo e nessun morto per il coronavirus nelle ultime 24 ore in Valle d'Aosta. I dati sono riportati dal bollettino dell'Unità di crisi. Le persone decedute sono sempre 143 (72 uomini e 71 donne, tra i 45 e i 100 anni, età media 83 anni). I contagiati sono 1.175 dall'inizio dell'epidemia e 113 quelli attuali (ieri erano 118). I guariti salgono a 919 (5 in più di ieri). Infine i pazienti ricoverati in ospedale sono 26 (uno in Rianimazione) e gli altri 87 contagiati sono invece in isolamento domiciliare.


Pubblicati gli esiti del sondaggio sulla scuola

L’Assessorato dell’Istruzione, Università, Ricerca e Politiche giovanili comunica che, sul  sito Webécole (www.scuole.vda.it), sono disponibili gli esiti del sondaggio sulle aspettative e sui bisogni del servizio scolastico in Valle d’Aosta, questionario riservato alle famiglie valdostane con figli in età scolare e prescolare.

All’iniziativa hanno aderito 4.497 famiglie con figli frequentanti la scuola di ogni grado, pari al 25,33% del campione totale di 17.747 studenti. L’adesione più alta è stata registrata tra le famiglie con figli frequentanti la scuola primaria, pari al 42,41%.

Per quanto riguarda la Didattica a Distanza (DaD), nel complesso l’84,95% delle famiglie ha espresso una valutazione positiva. In particolare, è stato rilevato che, tra gli aspetti maggiormente apprezzati della DaD, la sperimentazione di nuove metodologie risulta essere quella più gradita dalle famiglie (82,25%); seguono poi l’opportunità di migliorare le competenze digitali con il 77,90% e la possibilità di mantenere le relazioni con i docenti per il 67,09% dei rispondenti.I dati raccolti dimostrano però che la DaD non ha permesso il miglioramento dei rapporti interpersonali e le relazioni con i compagni di scuola ma soprattutto ha prodotto un carico notevole di lavoro per le famiglie che hanno dovuto seguire i propri figli nello svolgimento dei compiti e delle attività assegnati.

In merito al rientro a scuola, il 76,87% delle famiglie si è espresso per la ripartenza tra i banchi nel mese di settembre per l’anno scolastico 20/21; il 59,73% ha espresso preoccupazioni relative alla sicurezza e ai rischi di un possibile contagio mentre il 39,45% sarebbe motivato al rientro da aspetti che riguardano l’inclusione e la socializzazione. Il sondaggio dimostra che sono scarsamente rilevanti le opinioni riconducibili a carenze di tipo infrastrutturale e tecnologico.

In merito alla ripresa delle lezioni senza i servizi di mensa, trasporti e quelli legati alle attività scolastiche (pre e post scuola), oltre la metà dei rispondenti si è espressa favorevolmente. Infine, il 47,61% delle famiglie è per il rientro a scuola anche con nuove modalità organizzative quali la riduzione dell’orario, i turni e la diminuzione degli alunni per classe.

Ritengo che, attuare un sondaggio tra le famiglie sulla scuola valdostana, alla luce del cambiamento radicale che ha subito la didattica negli ultimi mesi a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19, sia stata un’iniziativa positiva per capire le loro aspettative e i loro bisogni – ha dichiarato l’Assessora all’Istruzione, Università, Ricerca e Politiche giovanili, Chantal Certan.

Era necessario dare voce alle famiglie che hanno accompagnato i propri figli in una nuova dimensione dell’insegnamento. Abbiamo voluto capire l’impatto che l’obbligatorietà della DaD ha generato all’interno dei nuclei familiari che hanno seguito i propri figli, consapevoli che ci sarebbero state delle criticità, come la mancanza dei rapporti tra studenti ma sapendo che anche questa nuova metodologia di insegnamento sarebbe servita da stimolo a tutti – ha proseguito l’Assessora Certan. Le risposte delle famiglie sono servite inoltre a capire la loro posizione in merito al rientro a scuola, confermato per la maggior parte di esse per il nuovo anno scolastico. Tutto questo lavoro e il prezioso riscontro che le famiglie ci hanno fornito, alle quali va il mio personale ringraziamento, anche se su tale tematica mi sarei aspettata una maggiore adesione, serviranno a tutta l’Amministrazione regionale, in collaborazione con le varie realtà del mondo scolastico, per organizzare adesso quello che potrà essere la scuola a settembre.


 * Fonte Regione Autonoma Valle d'Aosta

 

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