La situazione dell'Emergenza Coronavirus in Valle d'Aosta all' 8 aprile 2020, ore 18.30. Aggiornamento Coronavirus Vda. Covid-19 VDA: 101 i morti in Valle d'Aosta. 850 i casi positivi. 49 i guariti. Oltre 140 mila euro dal progetto MisMi per misure di sostegno all’emergenza Covid-19. Nel 2020 già evitato il disimpegno automatico per il PSR della Valle d’Aosta. Partite Iva Valle d'Aosta, stop imposte e fondo perduto.
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VALLE D'AOSTA
Aggiornamento Coronavirus Vda
NUMERO DI CONTAGIATI
POSITIVI ATTUALI 850 (+15)
OSPEDALIZZATI 110
IN TERAPIA INTENSIVA 20
CASI NEGATIVI 1203 (+295)
PERSONE IN ISOLAMENTO 2891
GUARITI 49
FASCIA D'ETA' 1/85
DECESSI 101 (+2)
MASCHI 55 FEMMINE 46
FASCE D'ETA' 45/100
IN OSPEDALE 63
TERRITORIO 38
FORZE DELL'ORDINE
CONTROLLI 1376
SANZIONI 43
TAMPONI
REFERTATI 310
INVIATI FUORI REGIONE 130
Covid-19 VDA: 101 i morti in Valle d'Aosta. 850 i casi positivi. 49 i guariti
Cresce ancora il numero di morti provocati dal coronavirus Covid-19 in Valle d'Aosta. Secondo il bollettino dell'Unità di crisi i decessi sono 101, di cui 55 uomini e 46 donne. I contagiati sono 850. I guariti 49.
Oltre 140 mila euro dal progetto MisMi per misure di sostegno all’emergenza Covid-19
L’emergenza COVID-19 sta portando, oltre alle note problematiche legate alla gestione sanitaria, anche a un inasprimento delle situazioni di disagio sociale soprattutto tra le fasce più deboli, come gli anziani che si trovano in una nuova condizione di solitudine.
Il Progetto MisMi - Modello di salute per una Montagna inclusiva, finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Alcotra 2014/20, durante il periodo in cui si è svolto e fino alla scadenza a marzo di quest’anno, ha già fornito importanti risposte a tali situazioni di disagio, sperimentando nel territorio della Valle d’Aosta e della Tarantaise, un modello di medicina proattiva, che integra i servizi sanitari e sociali, vicino ai bisogni della persona e del suo contesto abitativo.
In Valle d’Aosta il legame con le comunità dei territori più isolati si è rafforzato grazie in particolare a due figure, l’infermiere di famiglia e l’animatore di comunità, che hanno lavorato in sinergia per rispondere anticipatamente ai bisogni dei più vulnerabili, in particolare e per primi gli anziani, riuscendo ad aumentare le condizioni di benessere presso le loro comunità locali e prevenendo le cronicità.
Con la sospensione delle chiusure dei progetti, misura messa in campo dal Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Alcotra per rispondere alla situazione contingente, i partner valdostani, l’Azienda USL Valle d’Aosta capofila del progetto e l’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali, referente del Piano di Zona, si sono immediatamente attivati per garantire la prosecuzione delle attività del progetto, sfruttando le economie di budget.
Questo è il primo caso concreto in cui siamo riusciti a riorientare i fondi europei per rispondere al bisogno socio-sanitario urgente del nostro territorio - spiega l’Assessore agli Affari europei, Politiche del lavoro, Inclusione sociale e Trasporti Luigi Bertschy - Grazie all’iniziativa del Dipartimento Affari europei, in collaborazione con l’Assessorato alla Sanità, Salute e Politiche sociali e l’Azienda USL, e alla disponibilità dell’Autorità di gestione del Programma Italia-Francia Alcotra, siamo riusciti a garantire la continuità del progetto e l’utilizzo delle economie che altrimenti sarebbero andate perse. E così avremo due infermieri che potranno lavorare sul territorio, il luogo dove più abbiamo bisogno di risorse in questo momento.
Le misure messe in campo da parte dell’Azienda USL riguardano il lavoro a tempo pieno di due infermieri che sosterranno i servizi sul territorio, non solo in ospedale.
Inoltre, come comunicato recentemente, è stata avviata da parte dell’USL la telemedicina per l’assistenza domiciliare ai pazienti. Grazie al progetto MisMi sarà possibile finanziare una parte di questa attività per l’acquisto di attrezzature che consentiranno l’assistenza ai pazienti cronici, più che mai isolati e fragili, in termini di diagnosi, cura e follow-up.
Per il Commissario Angelo Michele Pescarmona: Ci preme sottolineare l’opportunità di avviare immediatamente queste operazioni integrative del progetto MisMi, progetto che ha dato ottimi risultati all’Azienda Usl, di rafforzare la stretta sinergia con il Piano di Zona, e ancora una volta di dimostrare l’impegno in prima linea per contribuire più che attivamente alla lotta alla pandemia per un ritorno al più presto alla normalità per le nostre comunità.
L’animatore di comunità riveste un ruolo da protagonista nel prevenire situazioni di grave disagio sociale, mediante azioni di sostegno e monitoraggio. Durante i due anni di sviluppo del progetto abbiamo visto i risultati tangibili che questa figura può ottenere – spiega l’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali Mauro Baccega– con il contatto diretto con i nuclei fragili, come anziani privi di rete famigliare, facilitando l’accesso ai servizi socio-sanitari e socio-assistenziali di situazioni urgenti. In questa fase di emergenza attiveremo il servizio attraverso il contatto telefonico o telematico, ma già siamo pronti per la fase di post-emergenza dove ci sarà più che mai bisogno di rispondere a nuovi bisogni sociali e di programmare, insieme agli attori appartenenti al pubblico e al privato sociale presenti sul territorio, gli interventi maggiormente rispondenti alle esigenze di “ricostruzione” del sociale.
Nel 2020 già evitato il disimpegno automatico per il PSR della Valle d’Aosta
L’Assessorato del Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali comunica che, a fine marzo, con anticipo rispetto alla scadenza del 31 dicembre, il Programma di sviluppo rurale 2014/20 della Valle d’Aosta ha raggiunto l’obiettivo di spesa fissato per il 2020. Anche per l’anno in corso, quindi, come era già successo per gli anni passati, la Regione ha rispettato gli impegni assunti in fase di programmazione sull’avanzamento delle liquidazioni degli aiuti.
Oltre a una conferma del buon andamento delle attività, ciò significa anche che la Valle d’Aosta non incorrerà nel disimpegno automatico, che prevede il recupero da parte dell’Unione europea di risorse finanziarie non utilizzate.
Ad oggi, la spesa totale dei sostegni erogati dal PSR 2014/20 ha raggiunto i 70,89 milioni di euro, che corrispondono al 51,77% dell’intera dotazione del Programma (136,9 milioni). Il risultato pone la Valle d’Aosta al secondo posto, dopo il Molise, tra le Regioni che hanno AGEA come organismo pagatore e tra le prime posizioni anche a livello nazionale.
Intanto, in questo momento di difficoltà, l’Autorità di gestione e gli uffici competenti stanno facendo il punto sulle aperture e sulle scadenze dei bandi per cercare di agevolare i settori agricolo e forestale.
È già stato prorogato il termine per la presentazione delle domande sull’intervento 16.8, che eroga contributi per la redazione di piani di gestione forestale, mentre a breve apriranno i bandi per le misure a superficie relativi al 2020 e si stanno ultimando le procedure per l’apertura, ad aprile, del bando per l’intervento 4.1.1, finalizzato a sostenere gli investimenti nelle aziende agricole.
Partite Iva Valle d'Aosta, stop imposte e fondo perduto
L'abrogazione delle imposte e la "creazione di un fondo perduto" rappresentano "l'unica soluzione concreta alla sopravvivenza" degli imprenditori e dei professionisti valdostani dopo l'emergenza sanitaria del coronavirus. La proposta è del gruppo 'Partite iva (Valle d'Aosta) insieme per cambiare' che ha raccolto negli ultimi giorni oltre un migliaio di adesioni su Facebook. "Esprimiamo grande timore in merito agli interventi e alle tempistiche che lo stato Italiano e il Governo regionale pensano di attuare per aiutare il settore produttivo e i possessori di partita iva", spiega Alberto Bois, componente del direttivo del gruppo che negli ultimi giorni ha raccolto su Facebook oltre mille adesioni.
Secondo le 'Partite iva' "rimandare le imposte, e garantire dei finanziamenti significa imporre alle imprese e ai professionisti di indebitarsi bancariamente per dover pagare le contribuzioni a un stato che ci ha obbligati a interrompere le nostre attività; e chi non vorrà indebitarsi dovrà comunque pagare di tasca propria. In questo modo si riversa l'intera calamità economica su professionisti, imprese e lavoratori autonomi, siamo alla follia".
Fonte Regione Autonoma Valle d'Aosta