La situazione dell'Emergenza Coronavirus in Valle d'Aosta al 23 marzo 2020, ore 17.30. Aggiornamento Coronavirus Vda. Covid-19: 393 casi positivi in Valle d'Aosta. Mamma in ospedale per controllo. Ad Aosta poliziotti baby-sitter. Dove fare la spesa: precisazioni in merito agli spostamenti dai Comuni senza attività di rivendita alimentari. Il grazie di Regione e Uslai valdostani per la loro generosità e per la disponibilità.
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VALLE D'AOSTA
Aggiornamento Coronavirus Vda
NUMERO DI CONTAGIATI
POSITIVI ATTUALI 393
OSPEDALIZZATI 90
IN TERAPIA INTENSIVA 18
CASI NEGATIVI 444
PERSONE IN ISOLAMENTO 1467
COMUNI INTERESSATI 64 SU 74 MAPPA
GUARITI 2
DECEDUTI
13 MASCHI 11 FEMMINE 2
FASCE D'ETA' 63/98
IN OSPEDALE 12
A DOMICILIO 1
FORZE DELL'ORDINE
CONTROLLI 821
DENUNCE 18
Covid-19: 393 contagiati e 13 morti in Valle d'Aosta
Oggi, crescono in maniera costante i casi positivi al coronavirus Covid-19 in Valle d'Aosta. Sono 393, 38 in più rispetto a ieri (a cui si devono aggiungere 13 morti 'ufficiali' tra i 63 e i 98 anni). E' quanto riportato nel bollettino dell'Unità di crisi diffuso alle 17.30. Tra i contagiati ci sono 90 ricoverati all'ospedale Parini di Aosta (17 in Rianimazione) mentre gli altri 303 sono in isolamento domiciliare.
Mamma in ospedale per controllo. Ad Aosta poliziotti baby-sitter
La mamma doveva essere portata in ospedale per accertare il possibile contagio da coronavirus, ma i due bambini non potevano restare da soli. Così, in assenza di familiari e vista l'impossibilità dei servizi di assistenza ai minori di intervenire (erano già tutti impegnati), l'equipaggio di una Volante della questura di Aosta se ne è occupato per tre e ore e mezza.
Un vero e proprio servizio di baby-sitting svolto dai poliziotti nel pomeriggio di domenica 22 marzo in un alloggio del quartiere Cogne, nella periferia ovest di Aosta. La donna, tunisina di 42 anni, manifestava possibili sintomi del contagio e i sanitari giunti sul posto hanno dovuto portarla all'ospedale Parini per gli esami del caso.
I due bambini, un maschio di 10 anni e una femmina di 12, hanno così trascorso il pomeriggio con gli agenti, in attesa che la madre tornasse dall'ospedale. Non essendo grave, anche se positiva (ieri sera il risultato del tampone non era ancora noto) avrebbe comunque potuto stare in isolamento domiciliare. Anche per tutelare i due bambini, durante le ore trascorse nell'alloggio, i poliziotti si sono protetti con guanti e mascherine. Lo riferisce l'ANSA.
Dove fare la spesa: precisazioni in merito agli spostamenti dai Comuni senza attività di rivendita alimentari
In relazione al DPCM del 22 marzo, che vieta il trasferimento da Comune diverso da quello in cui ci si trova, se non per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute, la Protezione Civile della Valle d’Aosta ha fornito, attraverso una nota esplicativa inviata ai Sindaci, le precisazione necessarie per la corretta applicazione del provvedimento sul territorio valdostano.
In particolare, considerato che alcuni Comuni della Valle d’Aosta, per loro dimensione o configurazione morfologica, non dispongono di esercizi di vendita di generi alimentari e di beni di prima necessità, nonché di supermercati, è consentito alle persone che risiedono presso questi Comuni lo spostamento presso il Comune confinante al fine dell'approvvigionamento di tali beni o, se anche quest'ultimo Comune non dispone di tali esercizi, presso il Comune più vicino o più facilmente raggiungibile.
La Protezione civile sottolinea che, in ogni caso, tali spostamenti devono essere contenuti e correlati all’indicazione che limitare gli spostamenti significa contenere il virus. Ulteriore indicazione: provvedere alla spesa per più giornate, sempre nell’ottica di una migliore gestione del contrasto alla diffusione epidemiologica.
Il grazie di Regione e Uslai valdostani per la loro generosità e per la disponibilità
La Regione autonoma Valle d’Aosta e l’azienda Usl ringraziano la popolazione per la grande sensibilità e la generosità dimostrata in questi giorni. Attraverso donazioni in denaro e fornitura di materali sanitari e di articoli di supporto a chi lavora per l’emergenza, i valdostani ancora una volta hanno dimostrato generosità e solidarietà, ma anche un grande spirito di appartenenza alla comunità.
Sono molti i titolari di aziende che hanno riconvertito la produzione per far fronte alla fornitura di materiale sanitario come, ad esempio, mascherine protettive e camici per gli operatori in prima linea.
Da segnalare anche, con un ringraziamento particolare da parte di coloro che lavorano nel nuovo Reparto COVID-19, la fornitura arrivata da alcuni albergatori di 150 teli doccia, che sono funzionali all’igiene personale di fine turno di medici e infermieri che per tutto il giorno utilizzano pesanti tute.
La Regione e l’azienda Usl della Valle d’Aosta provvederanno a pubblicare l’elenco dei tanti, privati cittadini e aziende, che si stanno adoperando per dare un importante supporto all’emergenza sul territorio valdostano.
* Fonte Regione Autonoma Valle d'Aosta