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Architetture secondo '900 in Val d’Aosta

Valle d'Aosta
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Il Volume di Roberto Dini, con contributi di Giuseppe Nebbia. Il 15 giugno, alle ore 18, nella sala Maria Ida Viglino di Palazzo Regionale, ad Aosta, la presentazione.

Il 15 giugno prossimo, alle ore 18, nella sala Maria Ida viglino di Palazzo Regionale, ad Aosta, sarà presentato il volume «Architetture del secondo Novecento in Valle d’Aosta», di Roberto Dini, con contributi di Giuseppe Nebbia.
 
Il volume, illustra la ricerca svolta in Valle d’Aosta nell’ambito del Censimento nazionale delle architetture italiane del secondo Novecento, avviato dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo (MiBACT) per la valorizzazione e la promozione della conoscenza delle opere di architettura contemporanea.
In attuazione dell’Accordo tecnico stipulato tra il Ministero (Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte contemporanee) e la Regione autonoma Valle d’Aosta (Soprintendenza per i beni e le attività culturali), il lavoro è stato condotto dalla Fondazione Courmayeur Mont-Blanc, con la responsabilità scientifica dell’architetto Giuseppe Nebbia e con la collaborazione dell’architetto Roberto Dini.
La ricognizione generale effettuata sul territorio valdostano, ha portato alla redazione di un repertorio di circa 200 opere con una schedatura sintetica per ogni edificio individuato e, successivamente, alla selezione delle 50 architetture che meglio rispondevano ai criteri indicati dal MiBACT per le quali è stato effettuato un approfondimento storico-critico.
I testi, illustrati da numerosi disegni e fotografie, mettono in relazione le architetture con gli aspetti salienti della storia e della cultura locale, con i processi di modernizzazione e di patrimonializzazione, con le istanze di innovazione e di conservazione, con i riferimenti culturali e le realtà professionali, nel confronto continuo tra dinamiche locali e globali.
Alla presentazione interverranno l’autore Roberto Dini, Giuseppe Nebbia, responsabile scientifico della ricerca per conto dell’Osservatorio sul sistema montagna Laurent Ferretti della Fondazione Courmayeur Mont-Blanc, Maurizio Pece funzionario del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Sottolinea l’Assessore all’Istruzione e Cultura Emily Rini: «La pubblicazione, edita nella collana Documenti della Soprintendenza per i beni e le attività culturali, testimonia l’impegno di promozione della ricerca e di divulgazione della conoscenza che l’Assessorato persegue e che attraverso le sue strutture assolve con continuità. L’ampia rassegna di architetture che viene proposta ci permette di cogliere la molteplicità di linguaggi, culture e tendenze che, sebbene ancora poco studiata, è stata determinante nella produzione del paesaggio costruito oggi davanti ai nostri occhi».
Spiega il Soprintendente Roberto Domaine: «Il libro, vuole far conoscere l’architettura moderna presente in Valle d’Aosta e comprenderne meglio l’evoluzione della cultura progettuale in rapporto alle tematiche del Novecento; emerge così un doppio sguardo incrociato di maestri dell’architettura italiana, tra i quali Franco Albini e Carlo Mollino, che dall’esterno ragionano sui temi della tradizione, della storia, del paesaggio montano, e di architetti locali che praticano sul territorio guardando invece al dibattito internazionale».
 

 

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