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Asti-Cuneo: nuova strada di collegamento?

Piemonte
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Confindustria Cuneo, ha sottoposto al ministro Delrio una soluzione alternativa al lotto albese dell’attuale progetto.
Una soluzione d’emergenza che, costituisce una valida alternativa all’attuale progetto dell’Asti - Cuneo, in particolare al lotto n° 6 albese ancora da realizzarsi. Questa la nuova proposta di Confindustria Cuneo al Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, per trovare una soluzione all’emergenza realizzabile in meno di un anno.
 
La nuova realizzazione permetterebbe di unire con un collegamento veloce, sullo stile della tangenziale di Mondovì, l’attuale tratto interrotto dell’A33 con la Strada Provinciale 7 nei pressi della diga Enel. In seguito, dopo l’iter autorizzativo necessario, si potrebbe allungare la strada fino alla tangenziale di Alba seguendo il tracciato già previsto nel progetto autostradale.
Secondo lo studio dell’Unione Industriale, sottoscritto anche dalla Presidente di Ance Cuneo, Elena Lovera, dall’imprenditore delegato Domenico Monge e dall’ingegnere autore del progetto Giovanni Brero, la soluzione sarebbe realizzabile con un importo valutato intorno ai 9,9 milioni di euro (per 3,8 km di tratta) come da importo base di un’eventuale gara d’appalto. I costi d’opera, potrebbero scendere ancora. Questa soluzione, oltre a soddisfare l’emergenza immediata, si configura come propedeutica alla completa realizzazione di un collegamento fino alla tangenziale di Alba, seguendo il tracciato già previsto nel progetto autostradale. In futuro, dopo l’iter autorizzativo necessario, si potrebbe allungare questa strada di “sezione tipo c1” fino alla tangenziale albese (tratto lungo in tutto 5,8 km) con un costo standard di 13,3 milioni. Il valore totale dell’opera, a costi standard, sarebbe di 23,2 milioni di euro e i ribassi derivanti dalle gare d’appalto potrebbero essere eventualmente reimpiegati in opere di compensazione sul territorio, con ulteriori benefici per la messa in sicurezza della viabilità locale. La tratta potrebbe poi essere raddoppiata perché diventi una superstrada (strada extraurbana principale come la tangenziale di Alba, a doppia carreggiata separata).
Sottolinea il Presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi: “La soluzione individuata, si configura come soluzione d’emergenza. La proposta illustrata, nasce dalla constatazione di alcune problematiche viabilistiche del territorio, come la presenza di ponti potenzialmente pericolosi per una viabilità al collasso a causa dell’elevato transito di mezzi soprattutto pesanti. Oltre ai ponti sul Tanaro e sullo Stura, nodi critici sono anche le salite spesso teatro di incidenti del Bergoglio e di strada Orti nei comuni di Cherasco e Bra, per non parlare del disagio patito quotidianamente dai centri abitati di Bra, Roreto di Cherasco e Pollenzo”.
 
La planimetria della soluzione prospettata da Confindustria Cuneo
 

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