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Piemonte.Legge infrastruttura geografica

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Una piattaforma open source con i dati cartografici disponibili per tutti i cittadini. Legge approvata dal Consiglio Regionale del Piemonte.

Far confluire tutti i dati geografici del Piemonte, provenienti da fonti della pubblica amministrazione e da soggetti terzi autorizzati, in un’unica piattaforma open source fruibile da tutti i cittadini è la finalità della legge sull’infrastruttura regionale per l’informazione geografica, approvata dal Consiglio Regionale.
 
Un quadro normativo, che fissa i principi e le regole per la produzione e la fruizione di dati geografici, integrati attraverso le tecnologie di informazione e comunicazione in conformità alle norme nazionali ed europee.
L’obiettivo è quindi far convergere nell’Infrastruttura regionale per l’informazione geografica i dati con contenuto territoriale provenienti da varie fonti, a partire dagli uffici regionali ma anche da soggetti esterni all’amministrazione, pubblici e privati, individuandone l’autorità responsabile e quindi garantendone validità, coerenza e diffusione. Ad esempio, i dati ambientali acquisiti dalle Province, le informazioni sul patrimonio edilizio in possesso dei Comuni e quelle prodotte con la redazione dei piani regolatori, le misure catastali dall’Agenzia delle entrate.
L’insieme dei dati geografici, con determinate caratteristiche di organicità e coerenza, costituisce la Base dati territoriale di riferimento degli enti (BDTRE) da cui, già da qualche anno, è derivata la base cartografica ufficiale della Regione, pubblicata annualmente sul GeoPortale regionale, principale punto di condivisione dell’informazione geografica (www.geoportale.piemonte.it). Altre informazioni sono reperibili alla pagina istituzionale (www.regione.piemonte.it/territorio/cartografia). L’estrazione automatica e l’elaborazione dei dati dai procedimenti amministrativi “dematerializzati” gestiti dalla Regione diventa fonte di alimentazione della base geografica comune.
Spiega l’assessore all’Ambiente, governo e tutela del territorio della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia: “L’evoluzione delle tecnologie digitali, ha interessato e modificato radicalmente il concetto di cartografia, la sua complessità ed il suo utilizzo. La semplice rappresentazione su carte topografiche cartacee di pochi elementi territoriali (altimetria, idrografia, abitati, limiti amministrativi), ad elevato ed efficace effetto visivo ma legata ad una interpretazione soggettiva, ha lasciato il campo alla possibilità di rappresentare molti più oggetti che possono essere agevolmente sovrapposti e messi in relazione tra loro grazie ai Sistemi informativi geografici”. Di qui la possibilità, ha proseguito Valmaggia, “di rendere coerenti e interoperabili i dati prodotti dai diversi uffici competenti per materia, rafforzando le iniziative di coordinamento e di condivisione delle conoscenze”.
 

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