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Emergenza freddo. GTT in aiuto ai clochard

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Per i senza dimora questa sera l'atrio della stazione metro di Porta Nuova, rimarrà aperto fino a mezzanotte. Comune al lavoro per rafforzare il complessivo sistema di servizi destinati agli homeless. Il servizio potrebbe essere adottato anche per le prossime serate che si attendono gelide.
Il Gruppo Torinese Trasporti, su invito e in accordo con la Città di Torino e in considerazione del freddo intenso che in questi giorni sta aumentando i disagi delle persone senza dimora, ha deciso per questa sera di non chiudere l’atrio della stazione della metropolitana a Porta Nuova alle ore 21, ma di tenerlo aperto fino a mezzanotte per offrire ospitalità e generi di conforto.
 
Dalla responsabile delle politiche sociali cittadine, è ribadito l’invito, lanciato già nelle scorse settimane, a segnalare la presenza di persone senza dimora che, a causa di freddo e maltempo, si trovino in situazione di particolare criticità e abbiano bisogno di aiuto, telefonando alla Polizia Municipale al numero 011.0111 oppure inviando una comunicazione via mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Spiega l’assessora comunale al Welfare, Sonia Schellino: "Si tratta d una tra le misura che rispondono a una situazione d’emergenza ma, più in generale, è nostro impegno, rafforzare e migliorare il sistema dell’accoglienza e del sostegno riservato alle persone senza dimora, lavorando insieme a tutte le realtà che in città operano per aiutare chi vive in condizione di estrema marginalità, tenendo naturalmente conto degli esiti delle esperienze passate e, al contempo, considerando la crescente necessità di far fronte a un fenomeno, quello dell’homelessness, che da alcuni anni risulta in progressiva crescita.  Sappiamo che l’efficacia di un sistema di accoglienza non si può misurare solo sulla base del numero posti letto e dei pasti messi a disposizione. Occorre infatti pensare all’offerta anche in termini di rapporti umani e, più in generale, di benessere non solo materiale. Certo, grandi strutture di accoglienza, come quella che da alcuni anni viene allestita alla Pellerina, possono rispondere solo in parte ai bisogni di chi vive in strada, anche se, non bisogna dimenticarlo, quei moduli abitativi hanno svolto e continuano a svolgere ancora oggi un’importante funzione salvavita per tante persone”.
 
Foto Bruno Peruzzini
 

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