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Mostra al MAO: “Acqua, islam e arte”

Dal 13 aprile al 1° settembre 2019. Goccia a goccia dal cielo cade la vita. Una mostra, a cura di Alessandro Vanoli con Ilaria Bellucci e Giovanni Curatola. Appuntamento al MAO, Museo d'Arte Orientale di Torino.

Si apre al Museo d'Arte Orientale di Torino dal 13 aprile al 1° settembre 2019, la mostra “Acqua, islam e arte”.

La mostra è una narrazione attraverso immagini, reperti, libri e miniature: tecnologia, vita quotidiana e arte, che per secoli si sono rispecchiate nelle tante diverse fruizioni dell'acqua.

Costumi orientali, Manoscritto, XVIII secolo

“Acqua, islam e arte” al MAO

L'allestimento giocherà con il suono e il movimento dell'acqua, così da far immergere opere e visitatori in un paesaggio di armonie sonore e visive. Richiamando impianti e simboli, la mostra si suddivide in quattro tematiche principali. Un percorso scandito da grandi temi, che servano a sottolineare le caratteristiche comuni di tale relazione, pur mostrando l'importanza delle varie differenze culturali e regionali dei mondi islamici.  Il percorso comincerà dalla fruizione religiosa: la parola del Corano, il pellegrinaggio, la preghiera, la purificazione. E per questa via il pubblico entrerà poi nella seconda sala, per una necessaria sosta nell'hammam, nel bagno inteso come luogo di purificazione e aggregazione, per sottolinearne il senso religioso, igienico e sociale. Poi si seguiranno i percorsi dell'acqua sino all'interno delle case e dei palazzi, nella vita quotidiana, tra sostentamento e convivialità, per affrontare infine il tema dell'approvvigionamento, degli acquedotti e delle fontane. Per questa via sarà inevitabile uscire infine negli spazi aperti, quelli dell'agronomia e del giardino, per parlare di campagne, di oasi e degli spazi domestici o pubblici adibiti alla coltivazione e alla ricreazione. Tecnologia, vita quotidiana e arte, che per secoli si sono rispecchiate nelle tante diverse fruizioni dell'acqua. Per non dimenticare quanto tutto questo parli al presente, visto che l'acqua è oggi forse il bene più fragile e conteso e che troppa parte del mondo musulmano lotta e soffre per l'accesso a quella risorsa.

Alcuni dei più importanti musei europei ed extraeuropei, tra i quali l'Ashmolean Museum of Art and Archaeology di Oxford, il L.A. Mayer Museum of Islamic Art di Gerusalemme, il Benaki Museum di Atene, il Museo de La Alhambra di Granada, la Biblioteca Apostolica Vaticana, il Museo Nazionale del Bargello di Firenze, il MUCIV – Museo delle Civilta' di Roma, hanno messo a disposizione le loro preziose opere per realizzare una grande mostra che racconta il rapporto tra acqua e Islam, dalle sue radici più antiche ai suoi tanti complessi sviluppi, sino alle necessità più recenti.

A partire dalle affermazioni del Corano e della letteratura successiva, si illustra lo sviluppo storico dei tanti ruoli e significati ricoperti dall'acqua e l'incarnazione dei suoi significati nell'arte e nei manufatti islamici.

Grafica guida

Tra l'acqua e il mondo islamico esiste infatti, un rapporto antico e intimo. Le ragioni climatiche lo spiegano solo in parte: vi è un'eredità antica di culture e civiltà precedenti, un senso religioso profondo e tante complesse ragioni sociali e culturali. L'acqua appartiene ai nostri sogni più profondi: evoca la maternità, la pulizia, la purità, la sensualità, la nascita e la morte. Questo naturalmente vale per ogni civiltà, ma nell'Islam tale serie di idee ha trovato un suo senso più profondo, facendo dell'acqua uno dei cardini stessi dell'esistenza umana: un cardine tanto spirituale quanto sociale ed estetico.

Grazie ai prestiti concessi dalle più importanti istituzioni europee ed extraeuropee, da autorevoli collezionisti privati e alle preziose opere custodite al MAO, l'esposizione testimonia la varietà e la ricchezza di manufatti legati al tema e all'uso dell'acqua. Tra gli oltre 120 manufatti esposti, vi saranno bocche di fontane siriane, una brocca iznik del XII secolo, tappeti che coprono un arco temporale che va dal XVI al XIX secolo, una coppa in vetro iraniana del IX-X secolo, uno spargiprofumo del XII secolo proveniente dall'India, oltre a numerosi manoscritti.

Verranno raccontate le canalizzazioni siriane, i giardini di Spagna e i bagni di Istanbul. Ma non solo. Vi sarà spazio anche per guardare all'eredità islamica nel mondo europeo: dal cinquecento sino all'orientalismo ottocentesco - nelle vetrine troveranno spazio straordinari oggetti "trasformati", come il vaso d'arte fatimide del X-XI secolo con montatura di manifattura fiorentina del 1555 diventato un reliquiario o oggetti ispirati al mondo islamico, come il catino da barbiere di manifattura veneta - fino a scoprire che tanto di quel passato non ci è solo vicino, ma ci appartiene intimamente.

Per tutta la durata della mostra un calendario di eventi consentirà al pubblico di approfondirne i temi e di immergersi, anche se solo figurativamente, nell'acqua che scorre nelle sale espositive del MAO. La rassegna prevede incontri con gli studiosi che hanno contribuito alla realizzazione della mostra e conferenze in collaborazione con il Politecnico di Torino. A completare il calendario visite guidate e attività per famiglie.

Catalogo mostra edito da Silvana Editoriale.

Info: orario da martedì a venerdì 10-18; sabato e domenica 11-19. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso normalmente il lunedì. Aperture straordinarie Pasqua, pasquetta, 25 e 30 aprile, 1 maggio, 2 e 24 giugno, 15 agosto 2019. Tariffe: Mostra: intero €10; ridotto €8; Gratuito Abbonati Musei Torino Piemonte. Mostra + collezioni: intero €14; ridotto €11; Gratuito Abbonati Musei Torino Piemonte. Per gratuità e altre riduzioni consultare il sito del museo. 011.4436932 www.maotorino.it

Ph. MAO - Museo d'Arte Orientale

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