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Václav Havel: “Il potere dei senza potere”

Mostre - Musei
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Dal 10 al 29 gennaio 2020, presso Polo del ‘900, Via del Carmine 14, la mostra che intervista Václav Havel, a cura di Ubaldo Casotto e Francesco Magni.

Il 29 dicembre del 1989, Václav Havel, da dissidente e perseguitato politico sotto il regime comunista, venne eletto Presidente della Cecoslovacchia e, in seguito, della Repubblica Ceca (1993). A trent’anni da quel giorno, la vicenda umana e politica di Havel, rivivono nella mostra “Il potere dei senza potere. Interrogatorio a distanza con Vaclav Havel”, dal 10 al 29 gennaio 2020, presso il centro culturale Polo del ‘900 di Torino. A cura di Ubaldo Casotto e Francesco Magni.


A otto anni dalla morte di Václav Havel,  e a trent’anni dalla Rivoluzione di Velluto e quaranta dalla pubblicazione del suo libro-manifesto “Il potere dei senza potere”, la mostra esplora l’attualità del pensiero di Havel, oltre i confini geografici e le circostanze storiche.

Temi conduttori della mostra sono il ruolo politico della verità, il protagonismo della società, la forza dell’individuo contro le logiche replicanti del potere, la democrazia intesa come una rivoluzione esistenziale. Per scoprire, oggi come allora, cosa può segnare la storia di un popolo.


L'interrogatorio a distanza

A dar risalto al pensiero di Havel, la struttura della mostra che procede sotto forma di intervista (Havel, con indubbio humor, le chiamava “interrogatori a distanza” per distinguerli da quelli numerosi, che ha subito nelle carceri ceche). Le domande sono state poste oggi, da un gruppo di giovani lettori e conoscitori delle sue opere, provenienti da diversi paesi europei. Fra queste, perché è diventato un dissidente, che cosa pensa della vita e della politica, dell’ideologia e della verità, dell’Est europeo e dell’Occidente, della crisi dell’uomo moderno e del suo rapporto con Dio, della fine del Patto di Varsavia e dell’adesione all’Unione europea, della fede e dell’esperienza dell’assurdo, della dignità dell’uomo e della speranza. Le risposte sono tutte rigorosamente di Havel, tratte dai suoi libri, dalle sue lettere dal carcere, dai suoi discorsi.

32 pannelli compongono l’esposizione che, in una prima sezione, procede fra aneddoti e fatti biografici, con contributi video dell’epoca e testimonianze di chi ha collaborato e conosciuto Havel, cui si aggiunge una sezione dedicata all’attualità e alle contrapposizioni con l’oggi. In mezzo tra le due sezioni, come trait-d’union, compare il negozio dell’ortolano di Praga, immagine emblematica descritta nel “Potere dei senza potere” dell’uomo simbolo della vita nella verità - tanto cara ad Havel - che un giorno decise di non esporre più tra frutta e verdure il cartello “Proletari di tutto il mondo unitevi” come prescritto dal regime. Un piccolo gesto di libertà, scrisse Havel "Una palla di neve, che diverrà una valanga".


Dopo essere stata esposta a Roma, presso la Camera dei Deputati ed aver ricevuto il riconoscimento della “Targa del Presidente della Repubblica”, la mostra inaugura al Polo del ‘900 di Torino, venerdì 10 gennaio alle ore 18. Aperta al pubblico ad accesso gratuito fino al 29 gennaio, dalle 9 alle 21. La mostra è promossa dalla Fondazione Costruiamo il futuro, in collaborazione con la Václav Havel Library Foundation (Praga); Fondazione Polo del ’900 (Torino), Centro Ceco (Milano), DRFG Foundation (Brno), Consolato generale della Repubblica Ceca (Milano).


Fondazione Polo del ‘900

Il Polo del ’900 è un centro culturale aperto alla cittadinanza e rivolto soprattutto alle giovani generazioni e ai nuovi cittadini. Al Polo del ‘900 trovano casa 22 Enti Partecipanti che rappresentano un punto di riferimento nella ricerca storica, sociale, economica e culturale del Novecento e nella salvaguardia dei valori della resistenza, della democrazia e delle libertà. La concentrazione e l’integrazione degli archivi e delle biblioteche, la pluralità delle esperienze e delle competenze degli enti partner, la volontà di mettere in connessione memoria e presente, la storia con i grandi temi della contemporaneità, rendono il Polo un soggetto innovativo rivolto a tutti coloro che desiderano avvicinarsi ai grandi temi del ’900 e dell’attualità.


Fondazione Costruiamo il Futuro

Per la Fondazione Costruiamo il Futuro la cultura, l’istruzione e l’educazione sono elementi centrali nella costruzione di una nuova società. La sfida educativa rappresenta infatti la priorità di intervento, nelle attività dello Stato come del privato. Per questo motivo la Fondazione promuove da anni iniziative e progetti culturali, incontri pubblici con importanti esponenti del mondo della cultura, della politica, dell’economia e dell’imprenditoria, affrontando temi legati all’attualità nazionale e temi etici, di rilevanza sociale o economica. In particolare le mostre sono occasione di valorizzare la realtà, offrendo una chiave di lettura alla luce degli eventi storici, delle vite dei personaggi di interesse pubblico.

Ph.

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