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GAM: “Dalle bombe al museo 1942-1959”

Mostre - Musei
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Dal 14 dicembre al 14 maggio 2017, alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, a cura di Riccardo Passoni e Giorgina Bertolino, la mostra ripercorre l’itinerario di rinascita dell’arte moderna in Italia, all’uscita del ventennio di autoritarismo e isolamento che il regime fascista, alleato della Germania nazista, aveva imposto.
Si apre dal 14 dicembre al 14 maggio 2017, alla GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, nata dall’idea di da un’idea di Carolyn Christov-Bakargiev, a cura di Riccardo Passoni e Giorgina Bertolino, la mostra “Dalle bombe al museo 1942-1959” – La rinascita dell’arte moderna. L’esempio della GAM.
 
L’esposizione ripercorre l’itinerario di rinascita dell’arte moderna in Italia, all’uscita del ventennio di autoritarismo e isolamento che il regime fascista, alleato della Germania nazista, aveva imposto. La storia della ricostruzione della Galleria d’Arte Moderna di Torino, progettata da Carlo Bassi (1923) e Goffredo Boschetti (1923-2013), durante la direzione di Vittorio Viale (1891-1977). Ricostruzione che il nostro paese, con straordinaria vitalità ed energia, incomincia nel 1945 e realizza lungo i decenni successivi.
Tra il 1940 e il 1945, durante la seconda guerra mondiale, Torino fu sottoposta ad una lunga serie di incursioni aeree e molte zone della città furono danneggiate dalle bombe. Anche l’edificio del 1880, che ospitava le collezioni della Galleria Civica d’Arte Moderna fu bombardato e parzialmente ridotto in macerie, così come furono danneggiate alcune sculture di grandi dimensioni che non si erano potute trasferire altrove. Dopo la guerra, la nuova galleria, aperta nel 1959, sorse dai ruderi del Padiglione Calderini, colpito da uno spezzone incendiario nel corso dei bombardamenti della notte del 20 novembre 1942. Dal 1895 ospitava le Collezioni d’arte moderna dei Musei Civici di Torino. La vicenda, ricostruita dalla mostra, è concentrata in un isolato (tra via Magenta, corso Galileo Ferraris, via Vela e via Fanti): il luogo della città dove è possibile scoprire l’arte del proprio tempo, all’incrocio del dialogo tra arte italiana e straniera.
Il percorso espositivo, prevede nelle prime sale, alcune opere emblematiche, in parte distrutte e in parte restaurate del museo bombardato. Si comprende, che nella galleria dell’epoca si stava lavorando già con l’intenzione di costruire una collezione di respiro internazionale. Basti pensare all’acquisto, alla Biennale di Venezia del 1948, di un’opera di Chagall, seguita poi dalle importanti acquisizioni nelle rassegne “Pittori d’Oggi. Francia Italia”, a partire dal 1951, Hartung, Manessier, Tal Coat. Le oltre 60 opere esposte, sono intercalate da 90 fotografie d’epoca e da un’ampia selezione di tavole e disegni d’architettura, lettere e documenti originali. Dipinti, sculture e carte appartengono alle Collezioni della GAM e ai suoi Archivi storici. Lungo il percorso espositivo, poltroncine, tavoli, sedie e lampade ricostruiscono alcuni degli arredi originali della Galleria, documentando la ricerca del design di quegli anni.
 
Info: GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea - Via Magenta 31, 10128 – Torino, Tel. 011.4429518 www.gamtorino.it Orari di apertura martedì – domenica 10 – 18. Ingressi. Intero: 10 euro, Ridotto: 8 euro. Ingresso libero: Abbonamento Musei e Torino Card. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale.
 
Foto Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
1. HARTUNG Composition T 50-5
2. Il museo dopo i bombardamenti del 20 novembre 1942
 
 

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