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Palazzo Chiablese: arte di Toulouse Lautrec

Mostre - Musei
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Fino al 5 marzo, 170 opere provenienti dalla collezione dell’Herakleidon Museum di Atene, per una grande retrospettiva dedicata all’aristocratico bohémien, considerato il più grande creatore di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo.
Si è aperta a Palazzo Chiablese a Torino la mostra “Toulouse Lautrec – La Bella Époque”. 170 opere provenienti dalla collezione dell’Herakleidon Museum di Atene, per una grande retrospettiva dedicata all’aristocratico bohémien, considerato il più grande creatore di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico, fino al 5 marzo 2017.
 
Un'esposizione curata da Stefano Zuffi, con l’egida del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dei Musei Reali di Torino e di Arthemisia Group, con il patrocinio della Città di Torino.
In mostra litografie a colori (come “Jane Avril”, 1893), manifesti pubblicitari (come “La passeggera della cabina 54” del 1895 e “Aristide Bruant nel suo cabaret” del 1893), disegni a matita e a penna, grafiche promozionali e illustrazioni per giornali (come in “La Revue blanche” del 1895) diventati emblema di un’epoca indissolubilmente legata alle immagini dell’aristocratico visconte Henri de Toulouse-Lautrec.
Il percorso illustra l’arte eccentrica e la ricercata poetica anticonformista e provocatoria, tra le più innovative tra Ottocento e Novecento, di uno degli artisti oggi più apprezzati e ammirati. Un’ artista tormentato fin dall’infanzia e non adeguatamente riconosciuto, seppur pervaso da un fortissimo slancio ottimista e dalla consapevolezza della bellezza della vita. Una bellezza semplice, dai contorni volutamente sfumati e da vivere in momenti dissoluti, dai colori forti e spregiudicati e priva di abbellimenti, nei disegni come nelle tinte.
L’itinerario dell’esposizione, è diviso in 10 sezioni tematiche. Le prime quattro sezioni, sono dedicate alle Notti parigine: alle tre sale intitolate a singoli protagonisti delle scene, ne segue una quarta che spazia sul mondo degli spettacoli, dal Moulin Rouge all’Opéra. La quinta sezione, è dedicata ai cavalli. Alcuni disegni di questa sezione, risalgono agli anni dell’adolescenza, e dimostrano la straordinaria precocità dell’artista. La sesta sezione della mostra, è dedicata ai disegni. Una serie di disegni a matita e a penna, di travolgente
freschezza e mordente incisività. ,La settima ed ottava sezione, è dedicata alle collaborazioni editoriali. Dopo aver trascorso la notte facendo il giro dei caffè e cabaret di Montmartre, Toulouse Lautrec si metteva al lavoro con energia e lucidità, in grado di gestire parecchi incarichi contemporaneamente. Merito in parte della prodigiosa velocità inventiva e realizzativa, ma anche della passione per le tecniche della riproduzione a stampa, di cui seguiva tutte le fasi. La penultima sezione (nona) è dedicata agli amici intellettuali. Questa parte della mostra, narra delle frequentazioni intellettuali di Toulouse Lautrec: il rapporto con poeti, editori, facoltosi mecenati è in un certo senso l’altra faccia dell’artista bohemien, perso nei bicchieri di assenzio delle notti parigine. Infine la decima sezione è intitolata “L’amore è un’altra cosa”. Sotto l’occhio ironico di Toulouse Lautrec scorre la vita parigina fin du siécle: balli, spettacoli, svaghi serali, luci, teatri, risate e applausi grazie a cabarettisti, ballerine e chansonniers.
 
TOULOUSE LAUTREC - Rampollo di un’antica famiglia aristocratica del sud della Francia, nel 1881, il diciassettenne Henri decide di sfidare l’opposizione del padre, trasferirsi definitivamente a Parigi e di diventare pittore. Era ormai chiaro che non avrebbe potuto seguire le tradizioni di famiglia, una vita da gentiluomo di campagna o una carriera militare: a causa di una malattia genetica. La sua crescita si era fermata appena sopra il metro e mezzo, con gambe cortissime e problemi alla parola. Nonostante i limiti fisici Henri non ha difficoltà a inserirsi nel mondo libero e bohémien degli artisti e degli spettacoli: i caffè-concerto e i cabaret, principali luoghi della vita notturna parigina di fine secolo, diventano il suo rifugio prediletto e forniscono i temi principali della sua arte. Fra coraggiose scelte di soggetti scabrosi ed innovative ricerche espressive, Toulouse Lautrec trae ispirazione per i protagonisti delle sue opere soprattutto dal quartiere parigino di Montmartre e ne racconta la vita notturna, alternando l’animazione dei locali con istanti di quotidianità, sempre fissati con un effetto di grande immediatezza. In poco tempo, diventa uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi; gli sono commissionati manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli, oltre che illustrazioni d’importanti riviste dell’epoca, come la satirica Le Rire. Il circo e il Moulin Rouge, l’amore e le stelle effimere del cabaret, l’ultimo bicchiere di assenzio e il sorriso tirato di un’attricetta: l’aristocratico visconte di Lautrec lascia la scena a trentasette anni, il 9 settembre 1901, alle soglie del XX secolo. Un’epoca si chiude con lui.
 

Info: Palazzo Chiablese - Piazzetta Reale, Torino. Orari - Lunedì dalle 14.30 alle 19.30, martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica, dalle 9.30 alle 19.30, giovedì dalle 9.30 alle 22.30. Biglietti Intero € 13,00. Ridotto € 11,00. Prenotazioni: Tel. +39 011.024301 www.mostratoulouselautrec.it

 
Didascalie: © Herakleidon Museum, Athens Greece
  1. Henri de Toulouse-Lautrec – Ambassadeur
  2. Henri de Toulouse-Lautrec – Au Concert (Before Letters)
  3. Henri de Toulouse-Lautrec – Eldorado.

 

 

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