"L'anima buona del Sezuan" al teatro Astra

Teatro - Danza
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Una fiaba di ambientazione cinese scritta fra il 1938 e il 1940 dal drammaturgo tedesco. Una parabola antica e attuale, favola divertente e amara, irta di domande intorno al bene e al male, in cui Brecht, ormai una rarità vederlo rappresentato in Italia, trasforma in epica e poesia i grandi movimenti della storia, della politica, dell’etica. Appuntamento al teatro Astra dal 18 al 23 febbraio 2020.

Elena Bucci e Marco Sgrosso, somo i protagonisti da mercoledì 19 a domenica 23 febbraio 2020 al Teatro Astra de "L'anima buona del Sezuan" di Bertolt Brecht, autore che oggi è ormai una rarità veder rappresentato in Italia.


L'anima buona del Sezuan

Scritto fra il 1938 e il 1940, L'anima buona del Sezuan è una fiaba divertente e amara di ambientazione cinese, parabola antica e attuale irta di domande intorno al bene e al male, in cui Brecht trasforma in epica e poesia i grandi movimenti della storia, della politica, dell'etica. Lo spettacolo vede l'elaborazione drammaturgica e l'interpretazione di Elena Bucci, che cura anche la regia e di Marco Sgrosso.


Elena Bucci, ha vinto recentemente tutti i più prestigiosi premi teatrali: Ubu, Duse e Hystrio/Anct. Con Marco Sgrosso, è erede diretta della poetica e del teatro di Leo De Berardinis e insieme stanno trovando conferme sempre più ampie al loro lavoro. Con loro sul palcoscenico Maurizio Cardillo, Andrea De Luca, Nicoletta Fabbri, Federico Manfredi, Francesca Pica, Valerio Pietrovita e Marta Pizzigallo e Christian Ravaglioli che esegue le musiche originali dal vivo; il disegno luci è di Loredana Oddone, la cura e la drammaturgia del suono di Raffaele Bassetti, le scene in legno e le maschere di Stefano Perocco di Meduna. L'anima buona del Sezuan è prodotto dal Centro Teatrale Bresciano ed Ert - Emilia Romagna Teatro Fondazione, con la collaborazione artistica de Le belle bandiere.


Trama

Tre Dei confusi, ingenui e pasticcioni, vagano sulla terra in cerca di un'anima buona per dimostrare che il mondo non è sbagliato come si dice ed evitare così il faticoso compito di cambiarlo. Giunti nella capitale del Sezuan, cercano un rifugio per la notte e chiedono aiuto all'acquaiolo Wang, piccolo imbroglione dal cuore buono che li attendeva con ansia, ma soltanto Shen-Tè, generosa e povera prostituta, accetterà di accoglierli, ricevendo in premio una ricompensa di mille dollari d'argento, con i quali potrà cambiare vita e acquistare una piccola tabaccheria.
Di fronte all'assalto avido e cattivo di una schiera di approfittatori insaziabili, Shen-Tè, interpretata da Elena Bucci, si rivelerà però troppo debole e comprensiva: per non soccombere, sarà costretta a farsi sostituire dal cugino Shui-Tà, cinico e inflessibile affarista che trasforma il negozietto in una manifattura. In questo allestimento l'apparire e scomparire di Shen-Tè e Shui-Tà coinvolge anche gli altri attori che assumono su di sé le identità di diversi personaggi, a partire da Marco Sgrosso, che interpreta sia l'affettuoso acquaiolo Wang che l'opportunista aviatore Yang Sun di cui Shen-Tè si innamora, sviluppando una caleidoscopica vicenda fino al sorprendente epilogo dove gli smascheramenti si susseguono e l'accorata richiesta di aiuto di Shen Tè, come si può essere buoni per sé e per gli altri? - provoca una imprevista reazione degli Dei e apre uno spiraglio di speranza.


Lo sguardo lucido e profetico di Brecht immette nella drammaturgia questioni politiche e interrogativi etici e con i toni di una fiaba dolce e amara, in bilico tra tragedia e burla - induce a riflettere sul sentimento del bene e del male, ma anche sul senso e la funzione del teatro e dell'arte. La scrittura scenica è sospesa tra canto, parlato, movimento e si intreccia alla musica dal vivo, mentre attraverso l'uso di maschere senza tempo e di palchetti da commedia che diventano palafitte, stanze, rifugi, città, la compagnia si impegna in una vertiginosa danza con questa favola attuale che risveglia domande brucianti sul presente, ambientata in una Cina fantastica che assomiglia tanto al nostro mondo  dove rapidi mutamenti creano nuove ricchezze e nuove povertà, chiusure ed aperture, coraggio e paura.


TEATRO ASTRA
18 - 13 FEBBRAIO 2020
L'anima buona del Sezuan
DI BERTOLT BRECHT
TRADUZIONE DI ROBERTO MENIN
PROGETTO ED ELABORAZIONE DRAMMATURGICA ELENA BUCCI, MARCO SGROSSO
REGIA DI ELENA BUCCI
CON LA COLLABORAZIONE DI MARCO SGROSSO
CON ELENA BUCCI, MARCO SGROSSO, MAURIZIO CARDILLO, ANDREA DE LUCA, NICOLETTA FABBRI, FEDERICO MANFREDI, FRANCESCA PICA, VALERIO PIETROVITA, MARTA PIZZIGALLO
DISEGNO LUCI LOREDANA ODDONE
CURA E DRAMMATURGIA DEL SUONO RAFFAELE BASSETTI
MUSICHE ORIGINALI ESEGUITE DAL VIVO CHRISTIAN RAVAGLIOLI
MACCHINISMO E DIREZIONE DI SCENA VIVIANA RELLA
SUPERVISIONE AI COSTUMI DI URSULA PATZAK
IN COLLABORAZIONE CON ELENA BUCCI
SCENE E MASCHERE STEFANO PEROCCO DI MEDUNA
ASSISTENTI ALLA REGIA BEATRICE MONCADA, BARBARA ROGANTI
SARTA MANUELA MONTI
Durata
150 minuti con intervallo.

Info: biglietti INTERO: 25,00 € - RIDOTTO: 17,00 € - UNDER 30: 10,00 € Biglietti e abbonamenti: www.fondazionetpe.it

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