Il Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, anche nella stagione 2019/2020, dedica un appuntamento ai più piccoli e alle loro famiglie. Al Teatro Carignano andrà in scena fuori abbonamento "Il Mago di Oz", nato dalla penna di Lyman Frank Baum, per la regia di Silvio Peroni. Appuntamento da sabato 18 gennaio al 3 maggio 2020. Dal 9 al 17 maggio le recite saranno al teatro Gobetti.
"Il Mago di Oz" nato dalla penna di Lyman Frank Baum, per la regia di Silvio Peroni e con l’adattamento di Emanuele Aldrovandi arriva al teatro Carignano dal 18 gennaio al 3 maggio 2020, per la gioia di grandi e piccini. Infatti, il Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, anche nella stagione 2019/2020, dedica un appuntamento ai più piccoli e alle loro famiglie. Dal 9 al 17 maggio le recite saranno al teatro Gobetti.
Sul palcoscenico, Vittorio Camarota, Giorgia Cipolla, Maria Lombardo, Aron Tewelde, Andrea Triaca, Isacco Venturini. Scene e i costumi sono di Silvia Brero, le luci di Valerio Tiberi e le musiche di Oliviero Forni.
Il Mago di Oz
La celebre storia del Mago di Oz, contiene tutti gli elementi per affascinare il pubblico di ogni età: coinvolgente per lo spirito di avventura e il sentimento di amicizia che lega i protagonisti e divertente per le vicissitudini che devono affrontare. Il viaggio verso la Città di Smeraldo alla ricerca del grande mago, sarà il comune denominatore che unirà Dorothy e il suo desiderio di tornare a casa, l’uomo di latta impaziente di ricevere un cuore, il leone alla ricerca del coraggio che gli spetta e lo spaventapasseri che, oltre alla paglia, in testa vorrebbe un cervello.
Il Taglialegna, lo Spaventapasseri e il Leone vanno dal Mago di Oz per chiedergli cuore, cervello e coraggio, sono tre tratti distintivi di un’interiorità umana, tre capacità (amare, ragionare e agire) che tutti abbiamo, ma che a volte ci dimentichiamo di avere. Dobbiamo impegnarci in un percorso, un viaggio, che ci faccia riscoprire quello che pensavamo di non avere o di avere perso. Da questo viaggio ovviamente non viene esclusa Dorothy, l’eroina che cerca qualcosa ma non capisce cosa, l’eroina catalizzatrice attraverso la quale tutti ritrovano se stessi, l’eroina che è pronta a sacrificarsi per il bene comune. Conoscerà il coraggio, l’amicizia e il valore delle cose. Potrà tornare nel suo mondo consapevole che il cambiamento è sempre possibile.
La verità dietro l'illusione
Note di regia a cura di Emanuele Aldrovandi e Silvio Peroni
"Ognuno ha una propria immagine dei personaggi letterari. Un’immagine personale che si è costruita nella nostra fantasia attraverso le prime letture e che poi è stata modificata, delusa, arricchita o stravolta dalle immagini cinematografiche. Ognuno ha un suo Piccolo Principe, una sua Alice o un suo Pinocchio, suggestionato ovviamente dalle parole degli autori, ma anche dalle illustrazioni presenti sui libri o in quei casi in cui la visione ha preceduto la lettura, creato direttamente, appunto, dalle immagini cinematografiche. Se di ogni personaggio esistono però varie versioni che, in un certo senso, rendono diverse le immagini personali che si sono stratificate in ogni individuo, per quanto riguarda Il mago di Oz l’impressione che abbiamo è che il film di Victor Fleming, sia per la potenza iconografica, sia per la mancanza di valide alternative visive, abbia in un certo senso colonizzato l’immaginario e cristallizzato una certa visione dei personaggi principali: chi, pensando al Il mago di Oz, non ricorda l’abito con grembiule e le scarpette rosse di Dorothy, l’imbuto in testa del Taglialegna, lo Spaventapasseri vestito di verde e il Leone piagnucoloso e antropomorfo? Tutte interpretazioni funzionali alla creazione cinematografica, ma non necessariamente aderenti al racconto di Baum. Che negli anni è stato anche soggetto a numerose interpretazioni, una su tutte quella politica, come critica nei confronti del fiorente capitalismo di inizio Novecento che avrebbe trasformato gli Stati Uniti da società rurale nella più importante potenza militare e economica mondiale. Quello che abbiamo provato a fare con questo spettacolo teatrale, sia per quanto riguarda l’adattamento che l’allestimento, è stato cercare di slegarci il più possibile dall’immaginario del film e dalle possibili interpretazioni critiche, per concentrarci sui personaggi descritti nel romanzo, senza considerarli dei semplici cliché stravaganti, ma provando - pur senza uscire dal contesto favolistico - a indagare la loro personalità".
Silvio Peroni
Regista teatrale e direttore artistico di Festival e rassegne culturali. Esordisce come regista a 22 anni. Negli anni realizza la regia di spettacoli e di letture poetiche debuttando in numerosi festival e curando l’allestimento di spettacoli nella maggiori piazze nazionali. Ha concentrato e specializzato il suo lavoro sulla drammaturgia contemporanea realizzando spettacoli di autori come Will Eno, Nick Payne, Mike Bartlett, Lucy Prebble, Annie Baker, Neil LaBute, Harold Pinter; creando una perfetta sinergia fra il lavoro con gli attori e i testi rappresentati. Collabora con produzioni pubbliche e private fra le quali il Teatro Stabile di Torino, il Teatro Stabile d’Abruzzo, la Compagnia Mauri Sturno e Khora.teatro. Parallelamente al lavoro di regista ha da anni sviluppato e approfondito il suo interesse per la pedagogia teatrale, interesse che lo ha portato a condurre vari seminari in festival, scuole e accademie teatrali nazionali.
Calendario delle recite
Info: Telefono 011/5169555 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.ETÀ CONSIGLIATA: a partire dai 5 anni BIGLIETTI: € 5,00 in biglietteria - € 5,00* on-line (*escluse commissioni). In vendita presso la Biglietteria del Teatro Gobetti (via Rossini, 8 Torino), dal martedì al sabato dalle 13 alle 19, domenica e lunedì riposo, e on-line sul sito www.teatrostabiletorino.it la Biglietteria del Teatro Carignano, piazza Carignano 6 aperta il venerdì, il sabato e la domenica dalle ore 15 alle ore 19.
Ph. Luigi di Palma