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Al teatro Erba "Il fu Mattia Pascal"

Teatro - Danza
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Un grande classico "Il fu Mattia Pascal" di Luigi Pirandello in un allestimento di pregio, va in scena al teatro Erba da giovedì 12 a domenica 15 dicembre 2019. La regia è di Guglielmo Ferro. Sul palco Pino Quartullo e Rosario Coppolino.

Per il cartellone di Grande Prosa di Torino Spettacoli, al teatro Erba di Torino da giovedì 12 a domenica 15 dicembre, PINO QUARTULLO ne va in scena, "Il fu Mattia Pascal" di Luigi Pirandello, per la regia di Guglielmo Ferro.


Protagonista Pino Quartullo. Accanto a lui, Rosario Coppolino. Completano il cast Alfredo Cavicchio, Adriano Giraldi, Diana Hobel e Marzia Postogna. Le scene sono firmate da Salvo Manciagli, i costumi da Francoise Raybaud e le musiche da Massimiliano Pace. Produzione LA CONTRADA Teatro Stabile di Trieste e ABC Produzioni.


Il fu Mattia Pascal

Mattia Pascal vive a Miragno, immaginario paese della Liguria. Il padre, intraprendente mercante, ha lasciato alla famiglia una discreta eredità, che presto va in fumo per i disonesti maneggi dell'amministratore, Batta Malagna. Per vendicarsi, Mattia ne compromette la nipote Romilda, che però poi è costretto a sposare, ritrovandosi anche a convivere con la suocera, che lo disprezza. La vita familiare è un inferno, umiliante il modesto impiego nella Biblioteca Boccamazza. Mattia decide allora di fuggire per tentare una vita diversa. A Montecarlo, dove vince alla roulette un'enorme somma di denaro, legge per caso su un giornale della sua presunta morte. Ha finalmente la possibilità di cambiare vita. Col nome di Adriano Meis comincia a viaggiare, poi si stabilisce a Roma come pensionante in casa del signor Paleari. S'innamora della figlia di lui Adriana e vorrebbe proteggerla dalle mire del losco cognato Terenzio. Ma si accorge che la nuova identità fittizia non gli consente di sposarsi, né di denunciare Terenzio, perché Adriano Meis per l'anagrafe non esiste. Architetta allora un finto suicidio per poter riprendere la vera identità. Tornato a Miragno dopo due anni nessuno lo riconosce e la moglie è ormai risposata e con una bambina. Non gli resta che chiudersi in biblioteca a scrivere la sua storia e portare ogni tanto dei fiori sulla tomba del Fu Mattia Pascal.


Luigi Pirandello

Nato ad Agrigento nel 1867, Luigi Pirandello è stato un drammaturgo,  scrittore e poeta italiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. Per la sua produzione, le tematiche affrontate e l'innovazione del racconto teatrale è considerato tra i maggiori drammaturghi del XX secolo. Tra i suoi lavori spiccano diverse novelle e racconti brevi (in lingua italiana e siciliana) e circa quaranta drammi, l'ultimo dei quali incompleto. Laureatosi in Lettere nel 1891, Pirandello diventa insegnante di lettere e coltiva nel frattempo la professione letteraria; dopo le prime raccolte in versi, l’autore lavora ai primi romanzi (Marta Ayala, poi edito nel 1901 con il titolo de L’esclusa, e Il turno del 1902) e alle raccolte di novelle, e collabora con diversi giornali e riviste. Nel 1903 lo scrittore lavora al primo capolavoro: Il fu Mattia Pascal,  pubblicato a puntate sulla «Nuova Antologia» nel 1904. La stesura di novelle (dalle quali saranno tratte diverse opere teatrali) si intreccia d'ora in poi con la scrittura romanzesca. Gli anni della Guerra Mondiale sono invece quelli che aprono la grande carriera teatrale: già nel 1910 Pirandello ricava da una sua novella l’atto unico Lumìe di Sicilia, cui seguono, nel 1916, Se non è così e Pensaci,Giacomino!, sempre tratto da un racconto. L’anno successivo è quello dei testi in siciliano, e poi ritradotti in lingua “ufficiale”: Liolà, Il berretto a sonagli e La giara, e soprattutto di Così è (se vi pare) e de Il piacere dell’onestà. Se il primo successo di pubblico e di critica è Come prima, meglio di prima, nel 1921 escono i due “capolavori” pirandelliani: i Sei personaggi in cerca di autore, che abolendo di fatto la “quarta parete” inaugurano la fase metateatrale di Pirandello, e l’Enrico IV che sviluppa ulteriormente l’analisi pirandelliana sulla multiforme ed inconoscibile personalità umana. I testi successivi (tra gli altri: L’uomo dal fiore in bocca, Ciascuno a suo modo, L’altro figlio) confermano il successo delle prove precedenti e precedono la pubblicazione, nel 1926, dell’altro celebre romanzo dello scrittore agrigentino, Uno, nessuno e centomila. Dal 1928, con La nuova colonia, si entra nell’ultima fase del teatro pirandelliano, che sviluppa la riflessione sull’uomo moderno ricorrendo agli strumenti del fantastico, come dimostrano Lazzaro e l'incompiuto I giganti della montagna. Appassionatosi di cinema negli ultimi anni della sua vita, Pirandello si ammala di polmonite sul set de "Il fu Mattia Pascal" e muore il 10 dicembre 1936 a Roma.

Info: repliche al Teatro Erba (Torino, corso Moncalieri 241): da giovedì 12 a sabato 14 dicembre ore 21 - domenica 15 dicembre ore 16;  gio 12 e ven 13 dicembre anche ore 10. Prezzi: giovedì sera e dom pomeriggio: p. unico € 22,50 + 1,50 - ridotto (under 26, over 60) € 16,50+ 1,50 ridotto speciale (abbonati, convenzionati e gruppi) € 15 + 1 ven e sab sera: p.unico € 24,50 + 1,50 - rid (und26, ov60, abbonati, conven, gruppi) € 17,50 + 1,50 scolastiche ore 10: € 8. TEATRO ERBA  - To, c.Moncalieri 241 - tel 011/6615447 - www.torinospettacoli.it - online: www.ticketone.it

Ph. Torino Spettacoli

 

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