In scena al Teatro Regio da martedì 12 (ore 20) a domenica 24 marzo (ore 15). Comicità, azione e lieto fine per l’opera di Ferdinando Paer in prima rappresentazione moderna. Diego Fasolis dirige l’Orchestra e il Coro del Regio. Leo Muscato firma il nuovo allestimento.
Da martedì 12 a domenica 24 marzo, il Teatro Regio mette in scena il nuovo allestimento dell’opera «Agnese» di Ferdinando Paer (1771-1839), che catalizzerà la curiosità del pubblico e l’attenzione della critica attorno a questo titolo, proposto in prima rappresentazione moderna.
Al Teatro Regio «Agnese» di di Ferdinando Paer
L’Orchestra e il Coro del Teatro Regio, diretti da Diego Fasolis, riporteranno alla luce una gemma dimenticata del melodramma italiano di primo Ottocento: l’opera semiseria Agnese, del parmense di origini austriache Ferdinando Paer. Il nuovo allestimento del Regio vede Leo Muscato alla regia e come interpreti María Rey-Joly (Agnese), Markus Werba (Uberto), Edgardo Rocha (Ernesto), Filippo Morace (Don Pasquale), Andrea Giovannini (Don Girolamo), Lucia Cirillo (Carlotta), Giulia Della Peruta (Vespina) e Federico Benetti (il custode). Istruisce il Coro Andrea Secchi.
La riscoperta di Agnese nasce nel 2008 con una registrazione in forma di concerto diretta proprio da Diego Fasolis (che torna sul podio del Regio dopo il Così fan tutte della Stagione 2017-2018), che ci ha raccontato: «Agnese è solo una delle opere straordinarie che giacciono in archivi più o meno noti e prestigiosi. Molti Teatri iniziano a voler e dover proporre novità al proprio pubblico. Funziona bene con il Barocco, spesso con strumenti originali, e piano piano si avanza con curiosità ed entusiasmo verso epoche più vicine e altrettanto ricche. Sono stimolato da qualsiasi repertorio che permetta di costruire con i musicisti un’intesa a beneficio della qualità del lavoro e della vita che passa poi al pubblico, che ci auguriamo di incantare con Agnese. Sognare, commuoversi, sorridere e piangere in un bel sogno a lieto fine. Questo è Agnese di Paer».
Diego Fasolis - Si è distinto per l’attenzione alle interpretazioni storiche e ai titoli di repertorio barocco e classico meno eseguiti. Le sue letture scrupolose ma mai dogmatiche gli sono valse prestigiosissime collaborazioni e decine di incisioni discografiche, tra cui due premiate con l’ECHO Klassik 2013 nelle sezioni Prima registrazione mondiale (per l’album Mission con Cecilia Bartoli) e Opera dell’anno (per l’Artaserse di Vinci, alla guida dell’orchestra Concerto Köln).
Leo Muscato firma il nuovo allestimento
Leo Muscato - Ha vinto nel 2013 il Premio Abbiati come miglior regista d’opera e nel 2016 l’International Opera Award assegnato dalla Fondazione Verona per l’Arena, è alla sua seconda prova sul palcoscenico del Regio, dopo L’Incoronazione di Dario (Stagione 2016-2017); il titolo, non di repertorio e in bilico tra registro drammatico e interventi buffi dell’opera semiseria, ben si presta alla lettura di un regista che da qualche anno si occupa di ricerca sulle diverse possibilità espressive dei quattro principali registri interpretativi: Tragico, Drammatico, Commedia e Comicità.
TRAMA - Agnese è fuggita con l’amante Ernesto, da cui ha avuto una figlia; tradita e abbandonata, torna per chiedere perdono e riabbracciare il padre Uberto. Lo trova però rinchiuso in manicomio, in preda alla follia per averla creduta morta. Saranno una geniale intuizione del medico Don Girolamo e il potere del ricordo e della musica a restituire la ragione a Uberto e ad Agnese l’amore di suo padre e di Ernesto, in un commovente e raro lieto fine. Come in un dramma contemporaneo, il libretto di Luigi Buonavoglia mette in scena rapporti e legami che vanno ricuciti e sentimenti feriti che possono essere sanati, e modernamente descrive la follia non come condizione “romantica”, orribile e fatale, ma come una malattia, che può essere curata e finanche guarita. Tutto questo fa di Agnese una pagina di teatro originale e di grande interesse, dove Paer dispiega, oltre a una grande modernità compositiva, anche una capacità drammaturgica fuori dal comune, che impiega la musica a favore della scena con magistrale equilibrio tra momenti espressivi, comicità e azione.
Personaggi | Interpreti |
Agnese, figlia di Uberto soprano | María Rey-Joly |
Uberto, padre d’Agnese baritono | Markus Werba |
Ernesto, marito di Agnese tenore | Edgardo Rocha |
Don Pasquale, intendente dell’Ospedale dei pazzi basso |
Filippo Morace |
Don Girolamo, protomedico tenore | Andrea Giovannini |
Carlotta, figlia di Don Pasquale soprano |
Lucia Cirillo |
Vespina, sua cameriera soprano | Giulia Della Peruta |
Il custode dei pazzi basso | Federico Benetti |
Direttore d'orchestra |
Diego Fasolis |
Regia |
Leo Muscato |
Scene | Federica Parolini |
Costumi | Silvia Aymonino |
Luci | Alessandro Verazzi |
Assistente alla regia | Alessandra De Angelis |
Assistente alle scene | Anna Varaldo |
Maestro del coro | Andrea Secchi |
Info: Biglietti in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio, piazza Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242, presso Infopiemonte-Torinocultura, nei punti vendita Vivaticket, on line su www.vivaticket.it e telefonicamente al n. 011.8815.270. Prezzi dei biglietti: recita del 12 marzo: € 170 - 135 - 120 - 100 - 70 - 55; recite del 14, 15, 17 e 24 marzo: € 95 - 80 - 75 - 70 - 60 - 29. Biglietti ridotti del 20% per gli under 30 e del 10% per gli over 65. Un’ora prima degli spettacoli, eventuali biglietti ancora disponibili sono in vendita con una riduzione del 20% sul prezzo intero. Per ulteriori informazioni: Tel. 011.8815.557 e www.teatroregio.torino.it.
Ph. Teatro Regio Torino