Teatro Carignano: «Vita di Galileo» di Gabriele Lavia

Teatro - Danza
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Tratto da Bertold Brecht, sarà in scena fino al 25 ottobre.
Al Teatro Carignano di Torino, martedì 6 ottobre, a partire dalle ore 19.30, prenderà il via la nuova stagione del Teatro Stabile di Torino, Teatro Nazionale con “Vita di Galileo” di Bertolt Brecht, interpretato e diretto da Gabriele Lavia. Lo spettacolo, sarà replicato, fino al 25 ottobre prossimo.
Lo spettacolo, in prima nazionale, vedrà Lavia impegnato in scena con gli attori in ordine alfabetico, Massimiliano Aceti, Alessandro Baldinotti, Daniele Biagini, Silvia Biancalana, Pietro Biondi, Francesca Ciocchetti, Gianni De Lellis, Michele Demaria, Chiara De Palo, Luca Di Prospero, Alice Ferranti, Giulia Gallone, Ludovica Apollonj Ghetti, Giovanna Guida, Lucia Lavia, Andrea Macaluso, Mauro Mandolini, Luca Mascolo, Woody Neri, Mario Pietramala, Matteo Prosperi, Matteo Ramundo, Malvina Ruggiano, Carlo Sciaccaluga e Anna Scola. Le musiche originali, sono di Hanns Eisler, eseguite dal vivo dai musicisti della Scuola di Musica di Fiesole. Scene, costumi e luci, sono di Alessandro Camera, Graziano Lo Presti e Michelangelo Vitullo. Assistente regista Giacomo Bisordi. Interpreti, Elena Pruneti al flauto, Graziano Lo Presti al clarinetto e Giuseppe Stoppiello al pianoforte. Produzione Fondazione Teatro della Toscana e dal Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale.
Gabriele Lavia, mette in scena per la prima volta Bertolt Brecht. “Vita di Galileo”, ripercorre 28 anni di vita dello scienziato pisano. Si passa dall’euforia delle grandi scoperte, alla vecchiaia, segnata dalla cecità e dal disincanto.
A partire dal 1938, Brecht rielaborò per oltre un ventennio il testo, mettendo a fuoco il rapporto controverso tra la cultura scientifica e quella del potere. La prima versione, vide la luce durante l’esilio dello scrittore in Danimarca, come una riflessione su argomenti di stringente attualità. Galileo, fondatore della nuova fisica, è un eroe che sceglie di sconfessare le proprie scoperte per continuare la ricerca scientifica. Durante l'esilio in California, alcuni episodi come la scissione dell’atomo d’uranio e le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, portarono l’autore a modificare il testo. Ecco che Galileo diventa un antieroe, in quanto ha commesso un crimine contro la società e la scienza, ne ha ostacolato l'indipendenza dal potere costituito. Il “Galileo” di Brecht resta una figura umana ricca, moderna che, pur asserendo la verità contro ignoranza, superstizione e conformismo, resta in bilico tra fronti contrastanti e verità e dissimulazione.
Lo spettacolo andò in scena nel 1963, al Piccolo di Milano, con la regia di Giorgio Strehler, con Tino Buazzelli nel ruolo di Galileo. Dice Gabriele Lavia dello spettacolo: “Ho preso dentro di me la grande decisione di fare teatro. Dare un indirizzo alla mia vita, dal quale poi non mi sarei più tolto o potuto togliere, dopo aver visto “Vita di Galileo” di Strehler. Alla prima a Milano non ero ancora entrato alla ‘Silvio d’Amico’, presi allora la decisione di candidarmi. L’ultima volta che l’ho visto, anni dopo a Roma, stavo già studiando da attore. Le questioni affettive, personali, sono state molto forti per la scelta del testo: con questo spettacolo saldo il conto con la mia vita di teatrante. Per questo lo dedico a Giorgio Strehler”.
La serata riservata alla critica, è programmata al Carignano martedì 20 ottobre, alle ore 19,30.
 
Info: Tel. 011 5169555. Orari: martedì e sabato ore 19.30. Mercoledì, giovedì, venerdì ore 20.45. Domenica ore 15.30. Lunedì riposo. Prezzi dei biglietti, Settore A: Intero € 36. Ridotto di legge € 33. Settore B: Intero € 30. Ridotto di legge € 27. Biglietteria del Teatro Stabile di Torino - Teatro Gobetti - via Rossini 8, Torino. Orari: dal martedì al sabato ore 13-19 - Numero verde 800235333. Vendita on-line: www.teatrostabiletorino.it
 
Gabriele Lavia (Ph. Tommaso Le Pera)