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Fase2 Piemonte: news 28 maggio 2020

Sanità - Benessere
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La situazione dell'Emergenza Coronavirus in Piemonte Fase2 a giovedì 28 maggio 2020. 16479 (+593) i nuovi guariti in Piemonte. 3463 in via di guarigione. 10 nuovi decessi, 3838 in totale. Situazione dei contagi in Piemonte 30445 (+58). Welfare: in Riparti Piemonte risorse per i centri disabili, cooperative edilizie, centri estivi, edilizia sovvenzionata. L’assessore regionale all’Istruzione ha ricevuto una delegazione dei CUB Scuola (Confederazione Unitaria di Base). Riparti Piemonte: iniziata rivoluzione della semplificazione. Bonus Piemonte facile e veloce. Riparti Piemonte: copertura totsale o parziale dei costi di costruzione per imprese e cittadini e semplificazione delle pratiche edilizie.

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Piemonte

Aggiornamento Coronavirus Piemonte 28 maggio 2020 FASE2
 NUMERO DI CONTAGIATI
30445
 IN TERAPIA INTENSIVA 64
 NON IN TERAPIA INTENSIVA 1058
 PERSONE IN ISOLAMENTO DOMICILIARE 4950
 GUARITI
16479
 IN VIA DI GUARIGIONE 3463
 DECEDUTI 3838
 TOTALE TAMPONI EFFETTUATI 304358
 TAMPONI ESAMINATI NEGATIVI 168670

16479 (+593) i nuovi guariti in Piemonte. 3463 in via di guarigione

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 17.072 (+593 rispetto a ieri): 1724 (+71) in provincia di Alessandria, 815 (+27) in provincia di Asti, 695 (+17) in provincia di Biella, 1683 (+45) in provincia di Cuneo, 1480 (+76) in provincia di Novara, 8962 (+307) in provincia di Torino, 740 (+31) in provincia di Vercelli, 847 (+16) nel Verbano-Cusio-Ossola, 126 (+3) provenienti da altre regioni.

Altri 3.463 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.


10 nuovi decessi, 3838 in totale

Sono 10 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 al momento registrato nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.838 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 638 Alessandria, 233 Asti, 203 Biella, 367 Cuneo, 332 Novara, 1693 Torino, 209 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.


Situazione dei contagi in Piemonte 30445 (+58)

Sono 30.445 (+58 rispetto a ieri, di cui 19 rilevate nelle Rsa) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.895 in provincia di Alessandria, 1.806 in provincia di Asti, 1.032 in provincia di Biella, 2.759 in provincia di Cuneo, 2.679 in provincia di Novara, 15.527 in provincia di Torino, 1.294 in provincia di Vercelli, 1.109 nel Verbano-Cusio-Ossola, 253 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 91 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 64 (-4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1058(-60 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 4.950.

I tamponi diagnostici finora processati sono 304.358, di cui 168.670 risultati negativi.


Welfare: in Riparti Piemonte risorse per i centri disabili, cooperative edilizie, centri estivi, edilizia sovvenzionata

Sono diversi gli interventi riguardanti il Welfare e le Politiche sociali inseriti in RipartiPiemonte.

“Riparti Piemonte è un piano straordinario che sostiene le nostre imprese, ma con altrettanta attenzione si prende cura delle famiglie - spiega il presidente della Regione Alberto Cirio - perché accanto al benessere economico di una comunità é fondamentale anche quello sociale”.

Uno stanziamento di 2 milioni di euro consentirà di sostenere le attività sociali svolte nei Centri semi-residenziali per disabili. Come osserva l’assessore Chiara Caucino, “si tratta di una somma che si aggiunge agli ordinari trasferimenti dei fondi regionali appositamente dedicati, che ammontano a 57 milioni, e che servirà ad aiutare la riattivazione di tali strutture in questo momento molto delicato, in quanto richiede un contingentamento nei numeri e un’aggiunta agli enti che erogano questi servizi di nuove spese per la sanificazione dei locali, i dispositivi di protezione individuale e i trasporti”. Sono 170 in Piemonte i Centri diurni per disabili autorizzati al funzionamento e accreditati dalle Commissioni di vigilanza territorialmente competenti facenti capo alle Aziende sanitarie locali. Annualmente accolgono oltre 4.000 persone.

Vi è poi la sospensione per il 2020 del 50% dei versamenti dovuti dalle cooperative edilizie a proprietà indivisa alla Regione quali restituzioni contributive. “In questo modo - precisa Caucino - diamo un aiuto indiretto alle cooperative edilizie, in quanto si permette di far fronte al periodo difficile conservando liquidità. La sospensione ha un valore aggregato di circa 3 milioni di euro, che dovranno essere rimborsate entro il 31 ottobre 2021”.

Nella legge è compresa anche un’importante norma di programmazione che consente, mediante appositi provvedimenti della Giunta, di recuperare le risorse derivanti dalla ex Gescal ancora disponibili presso la Cassa Depositi e Prestiti a seguito dell’Accordo di programma del 14 aprile 2001 stipulato con il Ministero delle Infrastrutture. Si potranno così rimettere in circuito circa 20 milioni di euro per interventi di manutenzione e recupero dell’ingente patrimonio di edilizia sovvenzionata dei Comuni e delle Agenzie Territoriali per la Casa (ATC).

L’assessore Caucino mette in rilievo anche i 2 milioni di euro per il sostegno all’attivazione in sicurezza dei Centri estivi organizzati nelle prossime settimane da Comuni ed enti religiosi.


L’assessore regionale all’Istruzione ha ricevuto una delegazione dei CUB Scuola (Confederazione Unitaria di Base)

L’assessore regionale all’Istruzione, Elena Chiorino, ha incontrato stamane nella sede della Regione, in piazza Castello, a Torino, i rappresentanti della Confederazione Unitaria di Base (CUB) scuola, che hanno manifestato in piazza il loro disappunto per le scelte del governo riguardo alla gestione del sistema scolastico a fronte dell’emergenza Covid, che ha, comportato la chiusura degli istituti da inizio marzo. Ma ora, a più di due mesi di distanza, da Roma non ci sono ancora risposte e men che meno certezze e l’impressione, condivisa, è che si navighi ancora «a vista».

I rappresentanti del CUB Scuola hanno evidenziato tutte le criticità della didattica a distanza, giudicata come un fallimento, che ha penalizzato numerosi ragazzi ai quali non è stato possibile garantire il servizio, nonostante l’impegno dei docenti. Il CUB ha chiesto anche che, in previsione della riapertura di settembre, venga emanata un’ordinanza per la riduzione del numero di alunni per classe, che vengano assunti più docenti, che vengano forniti spazi di insegnamento e di vita scolastica adeguati e che venga contingentato il numero di alunni per classe, che, per ragioni di sicurezza, non potranno essere più di circa 25. I rappresentanti della scuola hanno anche chiesto, per venire incontro alle esigenze di nuovo personale, la stabilizzazione dei precari e una moratoria per il blocco dei licenziamenti dei diplomati magistrali, azione fondamentale per far funzionare correttamente la scuola primaria dell’infanzia.

L’assessore Chiorino ha confermato di essere sostanzialmente in linea con le richieste dei rappresentanti della scuola. Non solo: l’esponente della giunta Cirio ha ribadito di aver, a più riprese, sollecitato con missive ufficiali e tramite l’interessamento diretto di parlamentari piemontesi le medesime istanze, senza purtroppo, al momento, ottenere risposte circostanziate da parte del governo e del ministro dell’Istruzione. Nello specifico, riguardo ai temi trattati, Chiorino e si è impegnata a proseguire, con ogni mezzo a disposizione, nell’azione di sensibilizzazione nei confronti del Ministero affinché, innanzitutto, l’attività scolastica possa ripartire nel più breve tempo possibile in condizioni di totale sicurezza.
Allo stesso tempo, riguardo all’esigenza di assumere nuovo personale, Chiorino si è detta contraria, in questa fase, all’ipotesi di un «concorsone» (che comporterebbe, peraltro, problematiche relative alla sicurezza sanitaria, oltre a creare nuovi precari) dando priorità alle stabilizzazioni del numeroso personale precario. Riguardo ai centri estivi, poi, Chiorino si è detta disponibile a esprimere pare positivo nel caso che i Servizi educativi chiedano una conversione temporanea in centri estivi limitatamente all’anno corrente.

L’assessore e i CUB si sono quindi lascati con l’intesa che il confronto, finalizzato ad ottenere risultati concreti a vantaggio di insegnanti, alunni e famiglie, proseguirà con una collaborazione costruttiva ed efficace nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.


Riparti Piemonte: iniziata rivoluzione della semplificazione. Bonus Piemonte facile e veloce

Bonus Piemonte con accredito su conto corrente facile e veloce, Sblocca Cantieri, Durc congelati e Stop ai nuovi centri commerciali, la Regione Piemonte con l'approvazione del  ddl Riparti Piemonte  punta sulla Semplificazione per far ripartire edilizia, commercio, artigianato e ristorazione.

“Dopo aver mandato in quarantena le persone era fondamentale mandare in quarantena la burocrazia - spiega il presidente della Regione Alberto Cirio -. Questo è l’impianto che abbiamo applicato su Riparti Piemonte, ma era anche uno dei tre pilastri del nostro progetto per il territorio. È passato esattamente un anno da quando la nostra Giunta si è insediata in Regione. Gli ultimi tre mesi li abbiamo passati a combattere contro il coronavirus, la più grande battaglia per il Piemonte dal dopoguerra ad oggi. Ma la nostra lotta alla burocrazia non si ferma, e adesso riparte proprio da qui”.

"Sono orgoglioso che il ddl Riparti Piemonte abbia al suo interno importanti interventi che semplificheranno la ripartenza di migliaia di Partite Iva - dichiara l'assessore alla Semplificazione della Regione Piemonte Maurizio Marrone -. L'emergenza coronavirus ci ha almeno fornito l’opportunità di cogliere la sfida della semplificazione, cominciando a liberare i comparti dell’edilizia, del commercio e della ristorazione da cavilli e zavorre evitabili. Ad esempio - prosegue l'assessore - con il Bonus Piemonte la nostra Regione inaugura una modalità veloce e semplificata per far arrivare il contributo direttamente sul conto dei beneficiari. Niente banche, niente interessi, niente garanzie e zero rendicontazione. Finalmente un contributo davvero a fondo perduto, libero per la prima volta da lungaggini e carte bollate. Ma non solo. Lo "Sblocca cantieri" rimetterà in piedi un’edilizia rimasta impantanata. La moratoria alle aperture di nuovi centri commerciali segna una vittoria storica per gli ambulanti ed i piccoli negozi di prossimità, tutti danneggiati dal blocco che ha invece lasciato operativa la grande distribuzione. Il congelamento dei Durc consentirà di lavorare e ricevere pagamenti a tante imprese a rischio liquidità. Una rivoluzione della Semplificazione che, grazie alle sue scelte coraggiose, siamo sicuri farà scuola in tutta Italia".

NEL DETTAGLIO:

BONUS PIEMONTE: - contributi a fondo perduto per un totale di 131 milioni di euro, destinati a 70mila imprese del territorio piemontese. Accredito diretto in soli tre giorni dal momento della compilazione della richiesta online. Ad oggi erogati oltre 30 milioni di euro, attraverso 13 mila bonifici sui conti correnti dei beneficiari.

SBLOCCA CANTIERI - Tempistiche tagliate, addio ai documenti prima obbligatori, elasticità su varianti urbanistiche, destinazioni d’uso temporanee per il riuso degli immobili dismessi e procedure più snelle. Una boccata d'ossigeno per far ripartire il comparto dell'edilizia.

DURC CONGELATI- validità dei documenti di regolarità contributiva 2019 estesa a tutto il 2020: il Governo nazionale aveva prorogato la validità dei certificati di regolarità contributiva in scadenza nel 2020 fino al 15 giugno. La Regione Piemonte estende la proroga di validità fino al 30 novembre, permettendo così alle aziende in crisi di liquidità di continuare ad ottenere commesse, lavorare e mettersi in pari nel 2021, così da evitare un cortocircuito di chiusure di massa e lavoro nero.

STOP  NUOVI CENTRI COMMERCIALI - sospese le autorizzazioni a nuove aperture e ampliamenti di centri commerciali ed ipermercati fino al 31 gennaio 2021, al fine di tutelare il piccolo commercio di prossimità, già pesantemente penalizzato dagli effetti dell'emergenza Covid19.


Riparti Piemonte: copertura totsale o parziale dei costi di costruzione per imprese e cittadini e semplificazione delle pratiche edilizie

Per agevolare il rilancio dell’edilizia, comparto fondamentale dell’economia piemontese, una parte importante della legge “Riparti Piemonte” prevede una serie di disposizioni in materia di governo del territorio, che vanno nella direzione della massima semplificazione e accelerazione dell’iter dei procedimenti amministrativi e della riduzione di costi e adempimenti in materia di urbanistica, edilizia e di paesaggio.

“Mio padre mi diceva: quando vai in una città per per capire se è ricca conta le gru - commenta il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -. Questo è il senso delle misure che abbiamo introdotto nel nostro Piano per sostenere famiglie e imprese nella ripartenza. Perché se non riparte l’edilizia non può ripartire il Piemonte”.

Tra le disposizioni economiche, spicca lo stanziamento a bilancio di 26 milioni di euro a copertura totale o parziale dei costi di costruzione dovuta ai Comuni da cittadini e imprese per interventi edilizi. Il massimo importo erogabile da parte della Regione è di 50 mila euro, a copertura del 50% di quanto dovuto per opere di nuova edificazione e del 100% nel caso di interventi sul patrimonio edilizio presente. “Questa differenza tra nuove costruzioni e ristrutturazioni - spiega il vicepresidente, Fabio Carosso - è stata introdotta per premiare il riuso e la valorizzazione delle costruzioni già esistenti, un tema che sta molto a cuore a questa amministrazione. Nei prossimi giorni, predisporremo, in accordo con le organizzazioni degli enti locali, le procedure per accedere a queste agevolazioni”.

Inoltre, per quanto riguarda nello specifico il governo del territorio, una serie di articoli della legge sono stati appositamente inseriti per snellire le tempistiche e i procedimenti che regolano la materia, in attesa della prevista revisione organica di tutta la normativa urbanistica ed edilizia regionale, a cui la Giunta sta già lavorando.

Le misure di semplificazione introdotte dal “Riparti Piemonte” sono “urgenti e temporanee” e saranno valide dalla data di entrata in vigore della legge al 31 gennaio 2022.

“Il Piemonte riparte anche e soprattutto dall’edilizia - conclude Carosso - settore trainante per molti altri comparti dell’economia della regione e quindi di crescita per tutto il sistema, pesantemente colpito dal lockdown imposto dall’epidemia da coronavirus. I cittadini e le imprese piemontesi hanno bisogno di meno vincoli e più risorse. Con la legge appena approvata abbiano iniziato il percorso in questa direzione. Con più competenze ai Comuni e tempi brevi e certi, saremo in grado di dare risposte pronte ed adeguate per favorire la ripartenza”.


 

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