La situazione dell'Emergenza Coronavirus in Piemonte Fase2 a mercoledì 20 maggio 2020. 13094 (+418) i nuovi guariti in Piemonte. 3922 in via di guarigione. 21 nuovi decessi, 3718 in totale. Situazione dei contagi in Piemonte 29885 (+158). Fase2: in Piemonte riparte la manutenzione delle foreste e dei boschi. Cantieri di lavoro pronti a partire la prossima settimana e operai attrezzati per la sicurezza. Cirio: dati confortanti, ma ci vuole responsabilità. Da Roma in arrivo 3 milioni di mascherine. La situazione a Cuneo. Asti: riapertura pista di atletica. Asti: sostegno solidale a favore di chi ha bisogno di un aiuto quotidiano, come accade alla Mensa Sociale gestita dalle Suore della Pietà.
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Piemonte
NUMERO DI CONTAGIATI |
29885 |
IN TERAPIA INTENSIVA | 96 |
NON IN TERAPIA INTENSIVA | 1513 |
PERSONE IN ISOLAMENTO DOMICILIARE | 7542 |
GUARITI |
13094 |
IN VIA DI GUARIGIONE | 3922 |
DECEDUTI | 3718 |
TOTALE TAMPONI EFFETTUATI | 264624 |
TAMPONI ESAMINATI NEGATIVI | 147038 |
13094 (+418) i nuovi guariti in Piemonte. 3922 in via di guarigione
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 13.094 (+418) rispetto a ieri: 1.215 (+30) in provincia di Alessandria, 554 (+35) in provincia di Asti, 565 (+3) in provincia di Biella, 1.345 (+36) in provincia di Cuneo, 1.153 (+36) in provincia di Novara, 6.905 (+245) in provincia di Torino, 580 (+15) in provincia di Vercelli, 662 (+13) nel Verbano-Cusio-Ossola, 115 (+5) provenienti da altre regioni.
Altri 3.922 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
21 nuovi decessi, 3718 in totale
Sono 21 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
In seguito al riallineamento in corso dei dati richiesto alle Asl, sono inoltre risultati ulteriori 18 decessi risalenti ai mesi di marzo e aprile che le stesse Asl non avevano ancora registrato sulla piattaforma informatica regionale.
Il totale è ora di 3.718 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 624 Alessandria, 221 Asti, 198 Biella, 352 Cuneo, 319 Novara, 1.640 Torino, 203 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, 36 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
Situazione dei contagi in Piemonte 29885 (+158)
Sono 29.885 (+158 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.813 in provincia di Alessandria, 1.758 in provincia di Asti, 1.026 in provincia di Biella, 2.706 in provincia di Cuneo, 2.632 in provincia di Novara, 15.237 in provincia di Torino, 1.261 in provincia di Vercelli, 1.100 nel Verbano-Cusio-Ossola, 257 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 95 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 96 (+0 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.513 ( -66 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 7.542
I tamponi diagnostici finora processati sono 264.624, di cui 147.038 risultati negativi.
Fase2: in Piemonte riparte la manutenzione delle foreste e dei boschi. Cantieri di lavoro pronti a partire la prossima settimana e operai attrezzati per la sicurezza.
Cantieri per le manutenzioni forestali pronti a partire e assunzioni degli operatori stagionali attivate. Da ieri pomeriggio il comparto forestale della Regione Piemonte è pronto a ripartire a poco meno di un mese della tradizionale data di apertura della stagione, quest’anno rimandata a causa dell’epidemia Covid-19.
«In questo mese – sottolinea l’Assessore alla Difesa del Suolo della Regione Piemonte Marco Gabusi - abbiamo lavorato costantemente con i sindacati per individuare la modalità migliore di ripartenza del settore forestale regionale. Grazie alla collaborazione di tutti siamo arrivati a due risultati importanti. Il primo: i cantieri per la manutenzione delle foreste e dei boschi sono stati organizzati in coerenza con le misure di sicurezza previste dal protocollo condiviso proprio con i sindacati. Il secondo: siamo pronti a procedere con le assunzioni degli operai forestali stagionali non appena avremo i responsi delle visite mediche obbligatorie. Abbiamo fatto i salti mortali per anticipare le visite mediche il più possibile, tant’è vero che la data prevista di fine delle visite è stata anticipata dal 27 al 21 maggio, considerando che nel periodo di massima emergenza erano a ranghi estremamente ridotti. Per quanto riguarda la sicurezza del personale la Regione Piemonte ha acquistato per tutti gli operatori forestali i dispositivi di sicurezza individuali e li ha già consegnati ai direttori dei lavori, che stanno provvedendo a distribuirli al personale unitamente alla formazione in vista dell’apertura dei cantieri. Cantieri che apriranno presumibilmente la prossima settimana».
Il personale forestale si occupa di interventi di manutenzione ambientale, allo scopo di prevenire i fenomeni di dissesto idrogeologico, ripristinare gli ambienti dai danni dovuti a calamità naturali, gestire il patrimonio forestale regionale e contribuire a mantenere condizioni di vivibilità nelle aree più disagiate del territorio rurale. Dei 413 operai forestali regionali 243 sono dipendenti a tempo indeterminato, per i quali è stata prolungata la cassa integrazione fino al giorno in cui riprenderanno il lavoro. Gli altri 170 sono invece ‘stagionali’, con obbligo di visita medica per l’assunzione a tempo determinato.
«Come ho detto ieri nel corso della riunione con i sindacati - specifica l’Assessore Gabusi - la Regione non ha intenzione di cambiare orientamento sulla stabilizzazione di queste figure professionali. Si tratta solo di farlo in maniera corretta con le giuste coperture finanziarie e normative. Mi è spiaciuto leggere su importanti testate di informazione, proprio mentre la riunione di ieri era in corso, notizie, evidentemente false, secondo cui la Regione lascerebbe a casa i lavoratori stagionali. È vero, invece, il contrario: sono tutti riassunti e siamo pronti a partire con la stagione. Non era possibile assumerli prima poiché, da un lato, non avevamo la certezza dell’avvio dei cantieri e, dall’altro, i laboratori per le visite mediche erano pressoché chiusi. Falsa anche la notizia di numerosi solleciti ad incontrarsi da parte sindacati nei miei confronti andati a vuoto: al contrario, in questi mesi abbiamo avuto un dialogo intenso e molto costruttivo, al quale l’autrice dell’appello sui giornali non ha mai partecipato. Evidentemente non era al corrente della situazione e ha pensato di lanciare un grido d’allarme su autorevoli testate online, proprio mentre la riunione con i livelli più alti dei sindacati era in corso».
Cirio: dati confortanti, ma ci vuole responsabilità
Il presidente Alberto Cirio ha dichiarato che i dati della diffusione del contagio "sono confortanti, ma tutti devono continuare a essere responsabili. Questa è una settimana importante, hanno riaperto i negozi, da oggi ai mercati sono tornati i banchi dei generi non alimentari, sabato ripartirà l'attività completa di bar e ristoranti. Stiamo cominciando a vedere gli effetti del 4 maggio, quando sono riprese le attività lavorative e al momento non ci sono segnali che i dati sui contagi possano cambiare per queste riaperture. L'indice R0 oscilla tra 0,34 e 0,52, la pagella data dal Ministero della Salute certifica che in Piemonte il rischio è basso, ma bisogna continuare a rispettare tutte le regole, a cominciare da quella del distanziamento interpersonale".
Il presidente ha inoltre affermato che non sono giunte finora segnalazione di movide o assembramenti irregolari in Piemonte, ma ha garantito che “se si dovessero verificare situazioni rischiose siamo pronti a introdurre misure rigide per fare rispettare le norme”.
Da Roma in arrivo 3 milioni di mascherine
Durante la cerimonia di consegna di 119.350 mascherine requisite dalla Guardia di Finanza e dall'Agenzia Dogane Monopoli, il presidente Alberto Cirio ha comunicato che “altri 3 milioni di mascherine di comunità, per l'uso quotidiano dei cittadini, sono state destinate al Piemonte dal commissario per l'emergenza Covid Arcuri. Questa nuova dotazione di aggiunge ai 3,5 milioni di mascherine distribuite grazie alle donazioni e ai 5 milioni che il Piemonte ha prodotto".
L'emergenza dai comuni
La situazione a Cuneo
Si è conclusa da poco la riunione quotidiana del Centro Operativo Comunale. Dovrebbe concludersi entro la giornata di venerdì, la distribuzione delle mascherine della Regione Piemonte ai tutti i cuneesi, al momento ne sono già state consegnate oltre 40.000.
A partire da domani, giovedì 21 maggio, dopo aver proceduto con la sanificazione, il sottopasso del Movicentro sarà chiuso per permettere lo svolgimento di interventi per la messa in sicurezza dell'area dal punto di vista igienico-sanitario. Se già normalmente non è umanamente accettabile che ci siano delle persone, prevalentemente stagionali della frutta, che non hanno nessun posto dove dormire se non spazi come il Movicentro, quest'anno, con l'emergenza sanitaria in corso, questa soluzione è impercorribile per la tutela della loro stessa salute e quella degli altri. La scorsa settimana il Comune di Cuneo, insieme ad altre Amministrazioni del territorio, ha chiesto alla Regione Piemonte e alla Prefettura, la nomina di un Commissario con competenze di Protezione Civile, visto che un Commissario per l'ambito sanitario è già stato nominato, per gestire dal punto di vista dell'accoglienza tutte le persone, con regolare permesso di soggiorno, che vengono a Cuneo da altri posti dell'Italia per fare la campagna della raccolta della frutta.
La chiusura è quindi una misura preventiva per evitare assembramenti, impedire che si creino focolai e garantire la sicurezza sanitaria.
Insieme alle Forze dell'Ordine, alla Croce Rossa, agli operatori del sociale e alle associazioni di volontariato, l'Amministrazione Comunale è costantemente impegnata, e continuerà, a monitorare la situazione e seguire le persone che abitualmente frequentano questi spazi, a cui verrà fornita assistenza e supporto.
Numeri utili e informazioni di servizio
Per informazioni e chiarimenti di carattere non sanitario, è sempre attivo il numero unico 0171.44.44.44. Per le richieste dei Buoni Spesa è operativo il numero telefonico 0171-444.700 (dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 17 e il venerdì dalle 8.30 alle 12.30). Chi volesse contribuire ad aiutare le tante famiglie cuneesi che in questi giorni si stanno trovando in difficoltà nell'acquistare beni di prima necessità come cibo e farmaci, può farlo mediante bonifico bancario sul conto corrente intestato al Comune di Cuneo, IBAN: IT 22 P 03111 10201 0 0000 0032346, indicando la seguente causale: "COVID-19 Solidarietà alimentare e Codice Fiscale".
Per rimanere aggiornati su informazioni e nuove disposizioni si ricorda che è possibile aderire al Servizio Sms della Protezione Civile, per iscriversi compilare il modulo pubblicato sul sito istituzionale.
Asti: riapertura pista di atletica
A seguito dell’emanazione del Decreto della Regione Piemonte n. 57 del 17/5/2020
che permette la riapertura di impianti, centri e siti sportivi dove praticare sport individuali all’aperto, lo sport riparte con l’apertura da domani 21 maggio della Pista di Atletica di Via Gerbi.
La fruizione della sola pista di atletica è consentita agli atleti per lo svolgimento degli allenamenti degli sport individuali con ingresso contingentato e ai privati cittadini in possesso di apposita tessera dal lunedì’ al sabato, dalle 8.30 alle 19.00
In questa prima fase di apertura non sarà possibile utilizzare gli spogliatoi e tutte le strutture posizionate nell’area verde circostante la pista .
A tutti i fruitori del campo chiediamo la massima collaborazione nel rispetto delle misure di sicurezza mantenendo il distanziamento sociale di almeno 1 metro, di non sostare all’interno dell’impianto oltre il tempo strettamente necessario allo svolgimento dell’allenamento, di non abbandonare fuori degli appositi contenitori guanti, mascherine , fazzoletti etc. e alle associazioni sportive di organizzare le proprie attività rispettando il distanziamento sociale anche durante l’allenamento e di attenersi scrupolosamente alle linee guide emesse dalle Federazioni di appartenenza.
Il Sindaco Maurizio Rasero e l’Assessore allo Sport Mario Bovino sono certi che tutti gli atleti e fruitori della struttura sappiano dare un segnale importante: nel rispetto delle regole, lo sport può ripartire.
Asti: sostegno solidale a favore di chi ha bisogno di un aiuto quotidiano, come accade alla Mensa Sociale gestita dalle Suore della Pietà
L'emergenza determinata dal Covid-19 è ancora più pesante per le fasce più deboli della popolazione. Le misure di distanziamento fisico dettate dalla necessità di contenere la diffusione del virus rendono infatti maggiormente complessa ogni azione di sostegno solidale a favore di chi ha bisogno di un aiuto quotidiano, come accade alla Mensa Sociale gestita dalle Suore della Pietà, nell'ambito delle attività istituzionali dell'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Asti.
I pasti non possono, al momento, essere serviti direttamente, per evitare rischiosi affollamenti della struttura di Corso Genova 30, e sono distribuiti sul modello “take away”in contenitori preconfezionati di generi alimentari.
In questa circostanza la Saclà ha voluto incrementare il contributo di suoi prodotti che dona costantemente alla Mensa, proprio perché è particolarmente funzionali alla preparazione di pasti da asporto.
“La nostra azienda ha cuore e radici profondamente astigiani – dice il Presidente della Saclà, Lorenzo Ercole – e fare del bene nella nostra città è una consuetudine di cui siamo assolutamente orgogliosi. In questo caso particolare il poter essere ancor più vicini ad un'istituzione comunale storica come la Mensa Sociale, che dal 1932 aiuta i meno fortunati, è una vera opportunità per comunicare il concetto che il bene è contagioso e farne può contribuire a portare altri sulla stessa via. Per questo continueremo a fare del nostro meglio, anche quando questo drammatico momento sarà passato”.
Un'attenzione speciale è stata dedicata all'origine multi-etnica delle persone che si rivolgono alla Mensa Sociale del Comune, così la Saclà ha stabilito di inserire il “cous cous” nell'elenco degli altri suoi prodotti destinati alla mensa. Una decisione che ha riscosso grande apprezzamento.
Il Sindaco Maurizio Rasero e l’Assessore Mariangela Cotto ringraziano la famiglia Ercole e la Saclà SpA per l’impegno e l’aiuto ai più bisognosi sul territorio comunale.