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Fase2 Piemonte: news 12 maggio 2020

Sanità - Benessere
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La situazione dell'Emergenza Coronavirus in Piemonte Fase2 a martedì 12 maggio 2020. 9003 (+272) i nuovi guariti in Piemonte. 3274 in via di guarigione. 28 nuovi decessi, 3428 in totale. Situazione dei contagi in Piemonte 28889 (+113). Il punto sul monitoraggio della curva epidemica, riorganizzazione sanitaria territoriale ed ospedaliera. Nuovi protocolli di cura con il plasma. Ipo lavoro in agricoltura: l'assessore Protopapa invita i sindaci del Piemonte a divulgare l'iniziativa tra cittadini. Intesa Sanpaolo e Federalberghi insieme per il rilancio del settore alberghiero. Tra le iniziative condivise, la sospensione straordinaria sino a 24 mesi dei finanziamenti a medio-lungo termine in essere, rivolta al solo settore turistico-alberghiero per la sola quota capitale o per l’intera rata. La situazione a Cuneo. Asti: distibuzione mascherine della Regione Piemonte.

NUOVA AUTODICHIARAZIONE 4/5 --> LEGGI IL PDF


Piemonte

Aggiornamento Coronavirus Piemonte 12 maggio 2020 FASE2
 NUMERO DI CONTAGIATI
28889
 IN TERAPIA INTENSIVA 136
 NON IN TERAPIA INTENSIVA 1900
 PERSONE IN ISOLAMENTO DOMICILIARE 11148
 GUARITI
9003
 IN VIA DI GUARIGIONE 3274
 DECEDUTI 3428
 TOTALE TAMPONI EFFETTUATI 218071
 TAMPONI ESAMINATI NEGATIVI 120333

9003 (+272) i nuovi guariti in Piemonte. 3274 in via di guarigione

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 9.003 (+272 rispetto a ieri): 635 (+0) in provincia di Alessandria, 380 (+16) in provincia di Asti, 472 (+18) in provincia di Biella, 958 (+9) in provincia di Cuneo, 806 (+33) in provincia di Novara, 4.771 (+46) in provincia di Torino, 401 (+11) in provincia di Vercelli, 499 (+38) nel Verbano-Cusio-Ossola, 81 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 3.274 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.


28 nuovi decessi, 3428 in totale

Sono 28 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di Crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.428 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 602 Alessandria, 204 Asti, 167 Biella, 300 Cuneo, 295 Novara, 1.536 Torino, 171 Vercelli, 120 Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.


Situazione dei contagi in Piemonte 28889 (+113)

Sono 28.889 (+113 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.744 in provincia di Alessandria, 1.690 in provincia di Asti, 1.016 in provincia di Biella, 2.649 in provincia di Cuneo, 2.494 in provincia di Novara, 14.631 in provincia di Torino, 1.205 in provincia di Vercelli, 1.097 nel Verbano-Cusio-Ossola, 254 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 109 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 136 (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.900 (-121 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.148.

I tamponi diagnostici finora processati sono 218.071, di cui 120.333 risultati negativi.


Il punto sul monitoraggio della curva epidemica, riorganizzazione sanitaria territoriale ed ospedaliera. Nuovi protocolli di cura con il plasma

«Il Piemonte si prepara al graduale ritorno alla normalità, con un monitoraggio attento e puntuale di tutti gli indicatori previsti, con il potenziamento della medicina territoriale che oggi è in grado di tracciare i contatti e individuare i casi con tempestività, la programmazione dell’attività degli ospedali nel medio-periodo, il rafforzamento della diagnostica e della rete dei laboratori e con la fondata prospettiva che i nuovi protocolli farmacologici e le cure al plasma possano rappresentare una risposta terapeutica efficace ed utile per i malati».

Così l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, in apertura della conferenza stampa convocata per fare il punto della situazione dopo la prima settimana di allentamento delle misure restrittive.

CONTROLLO DELLA CURVA EPIDEMICA E MEDICINA TERRITORIALE

Professor Ferruccio Fazio, coordinatore Gruppo di lavoro sulla Medicina territoriale

Il gruppo di lavoro coordinato dal professor Ferruccio Fazio ha messo a punto un dettagliato sistema di identificazione e tracciamento attivo dei contatti che vede coinvolti tutta una serie di soggetti: dalle Unità speciali di Continuità assistenziale (USCA), ai medici di medicina generale, ai sindaci dei Comuni, ai medici di pronto soccorso, al 118, ai Servizi di Igiene e Sanità pubblica, il cui obiettivo è identificare i casi che si presentano sul territorio.

“Qualora i casi siano sospetti, inizia il tracciamento attivo dei contatti e contenimento. L’indagine epidemiologica, entro 24 ore dalla segnalazione, prevede l’identificazione dei contatti stretti, con percorsi differenziati per i conviventi e i non conviventi.”

Professor Paolo Vineis, epidemiologo, consulente della Regione Piemonte

«L’aggiornamento sugli indicatori giornalieri, l’andamento della curva epidemica, di R0 giornaliero a livello regionale e provinciale, e tutti i parametri che monitoriamo quotidianamente evidenziano che il Piemonte sta gradualmente uscendo dalla fase critica. In questo momento R0 è a 0,5, un livello migliore di altre regioni. I nostri indicatori oggi sono anche più dettagliati di quelli previsti dal Ministero della Salute. Ora stiamo mettendo a punto metodi per il riconoscimento precoce dei focolai. Fondamentale il tracciamento dei contatti».

POTENZIAMENTO DIAGNOSTICA E RETE LABORATORI

Assessore Matteo Marnati

«Nel corso delle prime 10 settimane dell’epidemia siamo passati da 0 a 40.000 test molecolari Covid 19. La produttività massima teorica realizzabile è di circa 9.000 tamponi al giorno. Lavoriamo per la messa in rete e potenziamento dei laboratori che sono passati dai 2 iniziali a 21».

Previste nuove linee diagnostiche e attivazione di 2 nuovi laboratori nell’Asl Alessandria. Assunzione di nuovo personale in grado di estendere l’attività diagnostica h24, attivazione di 3 nuovi centri dedicati a Biella, Novara (in collaborazione con UPO) e La Loggia che diventerà il primo centro virologico ambientale regionale (in collaborazione con Arpa). Estensione del coinvolgimento dei laboratori privati, anche fuori regione.

FASE 2 IN OSPEDALE E RIMODULAZIONE DELLA RETE

Dottor Gian Alfonso Cibinel, coordinatore Area Dea Unità di Crisi

“I posti letto in terapia intensiva sono passati dai 287 del 27 febbraio ai 586 del 31 marzo. I posti letto in terapia sub-intensiva sono passati da 172 a 517. I ricoverati in terapia intensiva dopo aver raggiunto il picco di 450 persone a fine marzo, sono regolarmente scesi per raggiungere i 135 di ieri. In calo anche i ricoveri ospedalieri.”

Il piano per la fase 2 prevede: il riavvio delle attività ordinarie, diagnostica e visite ambulatoriali, con mantenimento delle prioritarie (classi U e B), la ripresa delle attività programmate a partire dai prenotati della fase1 che saranno contattati dalle Aziende sanitarie, la chirurgia elettiva programmata, l’uscita dallo status Covid e la risposta ad eventuale ripresa dell’emergenza Covid.

Dottor Giovanni Monchiero, coordinatore Gruppo riorganizzazione ospedaliera

“Entro 30 giorni sarà pronto il piano di rafforzamento della rete ospedaliera che terrà conto del Decreto in fase di emanazione da parte del Governo. Ci sarà un aumento dei posti letto, anche in terapia intensiva, che di fatto il Piemonte ha già attuato nella fase più acuta dell’emergenza.”

Fondamentale rimodulare la rete degli ospedali sul territorio, anche sulla base dei parametri di disponibilità eventuale previsti dalla normativa. Essenzialmente, ha anticipato, si tratterà di riconvertire strutture già presenti che negli ultimi anni sono state dismesse.

LE CURE CON IL PLASMA

Anna Maria Bordiga (Città della Salute di Torino), Gennaro Mascaro (AOU Novara) e Massimo Milan (Asl Città di Torino)

La cura con il plasma delle persone guarite dall’infezione da Sars-Cov-2, sperimentata all’Ospedale  di Novara dal 15 aprile, ha già dato importanti risultati: il plasma prelevato dal primo donatore e trasfuso a una persona che era in terapia intensiva ha funzionato fin dalla prima trasfusione e il paziente è potuto uscire dalla Rianimazione. La sperimentazione, seguendo un protocollo pensato al policlinico ‘San Matteo’ di Pavia, è stata avviata dal Servizio di medicina trasfusionale, diretto dal dottor Gennaro Mascaro, con la collaborazione della Direzione medica (in particolare il dott. Philippe Caimmi) e la Struttura di anestesia e rianimazione diretta dal professor Francesco Della Corte.

Al momento sono otto i guariti che hanno donato il loro plasma, che sarà utilizzato in altrettanti pazienti che dimostreranno compatibilità. A Novara si aggiungono ora gli studi e le sperimentazioni della Città della Salute e della Scienza di Torino, con il servizio di immunoematologia diretto dalla dottoressa Bordiga che coinvolge anche altre Aziende presenti sul territorio.

L’obiettivo dello studio di 18 mesi è valutare se l’infusione di plasma contenente anticorpi neutralizzanti anti SARS- Cov-2 o di plasma proveniente da donatori non venuti in contatto con Sars- Cov-2, in aggiunta al trattamento standard, sia più efficace del solo trattamento standard sul risultato di pazienti affetti da Covid-19, con recente sviluppo di insufficienza respiratoria acuta che necessita di supporto ventilatorio. Il protocollo prenderà avvio a Torino dal 1° giugno su un campione di pazienti selezionati in base alla loro compatibilità clinica.

Videoconferenza visibile sul sito della Regione Piemonte

https://www.facebook.com/regione.piemonte.official/


Ipo lavoro in agricoltura: l'assessore Protopapa invita i sindaci del Piemonte a divulgare l'iniziativa tra cittadini

L’assessore all'Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa scrive ai sindaci dei Comuni piemontesi perché siano promotori dell’iniziativa di Regione Piemonte “Io Lavoro in agricoltura”, il servizio di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro realizzato attraverso l’Agenzia Piemonte Lavoro e lanciato a fine aprile 2020.

“E’ un’iniziativa della Regione Piemonte per sostenere le imprese del settore agricolo nel reclutamento di personale – sottolinea l’assessore regionale Marco Protopapa - e al tempo stesso si offre un’opportunità di lavoro soprattutto in un momento dove le difficoltà economiche delle famiglie e la crisi del lavoro sono ancora più presenti nei nostri territori. Ritengo che i primi cittadini possano intercettare nel proprio comune le persone interessate a questo servizio”.

Sul portale web di matching on line  www.iolavoro.org/agricoltura è possibile reperire tutte le informazioni utili sia per gli Enti e le aziende in cerca di mano d’opera, sia per chi intende proporre la propria candidatura.

Tutti i servizi offerti sono completamente gratuiti sia per le aziende sia per le persone in cerca d’impiego.


Intesa Sanpaolo e Federalberghi insieme per il rilancio del settore alberghiero. Tra le iniziative condivise, la sospensione straordinaria sino a 24 mesi dei finanziamenti a medio-lungo termine in essere, rivolta al solo settore turistico-alberghiero per la sola quota capitale o per l’intera rata

Intesa Sanpaolo e Federalberghi, la principale organizzazione imprenditoriale del segmento turistico-ricettivo in Italia - hanno condiviso l’urgenza e la necessità di attivare un pacchetto di soluzioni dedicato alle aziende rappresentate dall’associazione che consenta loro di superare un periodo più lungo di difficoltà, di salvaguardare l’occupazione e di porre le basi per una ripresa sicuramente posticipata rispetto ad altri settori dell’economia.
Intesa Sanpaolo ritiene il turismo una delle principali leve di attrazione del nostro Paese, grazie a un vasto patrimonio diffuso - materiale e immateriale, culturale e naturale - e rappresenta una componente strategica dell’intera economia italiana anche in prospettiva futura.
L’offerta ricettiva italiana, infatti, si caratterizza per la prevalente presenza di micro/piccole imprese che, per affrontare l’attuale sfida emergenziale, hanno la necessità di investire nelle proprie strutture, considerando l’impatto, anche prospettico, delle tutele previste dall’avvio della Fase 2 che prevedono l’introduzione di azioni mitigative della mobilità nazionale con particolare riferimento all’attuale stagione estiva.
L’iniziativa è parte integrante delle misure straordinarie già avviate in queste settimane da Intesa Sanpaolo a sostegno dell’economia, delle imprese e delle famiglie italiane, anche grazie alle misure varate dal Governo: 50 miliardi di euro di credito complessivo a favore del Paese per l’emergenza Covid 19. In questo quadro, le realtà associate a Federalberghi potranno accedere alle seguenti misure straordinarie:
1. Sospensione straordinaria sino a 24 mesi dei finanziamenti a medio-lungo termine in essere, rivolta al solo settore turistico-alberghiero per la sola quota capitale o per l’intera rata, e richiedibile entro il 30 giugno 2020 in alternativa alla moratoria di Legge orevista dal DL Cura Italia;
2. Nuovi finanziamenti per le imprese di tutto il territorio nazionale a supporto della gestione del circolante, declinata attraverso linee di credito aggiuntive rispetto a quelle preesistenti, nella formula del 18 mesi -1 giorno, con sei mesi di pre-ammortamento;
3. Supporto per la liquidità rivolto ai clienti Intesa Sanpaolo, e tra questi le imprese associate Federalberghi, grazie a linee di credito già deliberate a loro favore e ora messe a disposizione per finalità ampie e flessibili, quali la gestione dei pagamenti urgenti;
4. Soluzione per gli investimenti e la liquidità attraverso finanziamenti a medio-lungo termine, di durata fino a 72 mesi e con un preammortamento che potrà arrivare sino a 36 mesi.
In aggiunta, Intesa Sanpaolo e Federalberghi hanno deciso di avviare sin da subito – attraverso la costituzione di tavoli di lavoro comuni - un percorso congiunto volto ad individuare tutte le azioni da intraprendere, in coerenza con le norme di legge, al fine di mettere in campo i migliori strumenti – non solo finanziari - di accompagnamento delle imprese per sostenerne l’immediato rilancio.
In particolare, Intesa Sanpaolo potrà accompagnare le aziende aderenti a Federalberghi, attraverso azioni e strumenti concreti al fine di fornire supporto finanziario alle imprese mediante l’attivazione di finanziamenti tailor-made per la realizzazione, ampliamento e miglioramento delle strutture ricettive; nonché l’apertura di credito stagionale a breve termine per esigenze di liquidità e anticipo sulle prenotazioni dei soggiorni, rimborsabili anche attraverso gli incassi derivanti dall’operatività dei POS.
Verranno, infine, messe a disposizione degli associati anche le competenze che Intesa Sanpaolo ha maturato nel settore attraverso il proprio Desk Turismo: un team di risorse dedicate in grado di assistere le imprese dalla valutazione dei progetti di investimento alla predisposizione del business plan. In aggiunta, completeranno l’offerta, l’accesso per tutti gli associati al plafond Circular Economy della banca, alla piattaforma digitale di formazione del Gruppo; così come la messa a disposizione delle più moderne tecnologie legate agli strumenti di incasso e pagamento; e, attraverso Intesa Sanpaolo Forvalue, la disponibilità di servizi non finanziari, di e-commerce e di strumenti per favorire lo smart working. Da ultimo, le imprese potranno utilizzare la piattaforma Welfare Hub, dove sono disponibili prodotti e servizi da destinare ai propri dipendenti.


Assessore Marnati: Il Governo approsimativo su incentivi monopattini e biciclette. Tagliati fuori 3 miglioni di Piemontesi No ai cittadini di SerieB. Soltanto 6 comuni su 1181 potranno usufrire del bonus di 500 Euro per l'acquisto di mezzi alternativi alle auto

A oggi soltanto 6 comuni piemontesi su 1.181 potranno usufruire dell’incentivo di 500 euro previsto dal governo per l’acquisto di biciclette o mezzi di mobilità alternativi all’auto. Il provvedimento in discussione in queste ore prevede, infatti, l’assegnazione dell’incentivo soltanto per i comuni con popolazione al di sopra dei 50.000 abitanti che escluderebbe tre capoluoghi: Vercelli Verbania e Biella.

«L’intenzione del governo di promuovere la mobilità alternativa per evitare assembramenti sui mezzi pubblici – osserva l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati - può essere lodevole, ma il criterio di assegnazione del bonus ai Comuni con popolazione al di sopra dei 50.000 abitanti non ha senso, ed è il segnale di un Governo che ormai assume decisioni approssimative e superficiali creando cittadini di serie A e serie B, e che in questo caso tagliano fuori più di 3 milioni di piemontesi».

In regione soltanto Torino Alessandria Novara Asti Moncalieri e Cuneo hanno una popolazione sopra ai 50.000 abitanti.


L'emergenza dai comuni

La situazione a Cuneo

Proseguono le riunioni quotidiane del Centro Operativo Comunale impegnato a gestire tutti gli aspetti legati all'emergenza sanitaria in città. 

In accordo con il Consorzio Ecologico del Cuneese si segnala che da lunedì 18 maggio ripartirà la distribuzione dei sacchetti per la raccolta differenziata. La consegna avverrà scaglionata in base alla lettera iniziale del cognome così da evitare assembramenti e lunghe attese. 

Utenti residenti nel capoluogo

Ritiro presso la sede del Cec in Via Cascina Colombaro 55 - Cuneo, ingresso lato Euronics (orari: dal lunedì dal venerdì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19, sabato 8.30 alle 13)

  • Lettere A e B che erano stati convocate nel mese di marzo prima dell'interruzione e che non sono riusciti a rifornirsi possono recarsi in qualsiasi altra data
  • Lettere D, E, F, G, H, I, J, K, L dal 18 al 23 maggio
  • Lettere M, N, O, P, Q, R dal 25 al 30 maggio
  • Lettere S, T, U, V, W, X, Y, Z dal 1° al 5 giugno (2 giugno chiuso)
  • Utenze non domestiche dal 1° al 5 giugno

Utenti residenti nelle frazioni Oltrestura (Confreria, Cerialdo, Passatore, San Pietro del Gallo, Madonna dell'olmo, Roata Rossi, Ronchi, San Benigno)

Ritiro presso l'area ricreativa dell'Associazione Amici di Confreria, Via San Damiano Macra (orari: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19, sabato dalle 8.30 alle 13)

  • Lettere A-B 8 giugno
  • Lettere C, D, E, F, G 9 giugno
  • Lettere H, I, J, K, L, M 10 giugno
  • Lettere N, O, P, Q, R, S 11 giugno
  • Lettere T, U, V, W, X, Y, Z 12 giugno
  • Utenze non domestiche 13 giugno

Utenti residente nelle frazioni Oltregesso (Borgo San Giuseppe, Bombonina, Madonna delle Grazie, Spinetta, Roata Canale, Tetti Pesio) 

Ritiro presso l'Acli-Oratorio di Via Lesegno 6 a Borgo San Giuseppe (orari: dal lunedì al venerdì 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19, sabato dalle 8.30 alle 13)

  • Lettere A, B, C 16 giugno
  • Lettere D, E, F, G, H, I, J, K, L 17 giugno
  • Lettere M, N O, P, Q, R 18 giugno
  • Lettere S, T, U, V, W, X, Y, Z 19 giugno
  • Utenze non domestiche 20 giugno

Da lunedì verranno riaperte anche tutte le isole ecologiche nei consueti orari e modalità (senza prenotazione). Si raccomanda recarsi a scaricare solo in casi di assoluta necessità, rimandando i conferimenti non urgenti, così da evitare lunghe attese e code. L'accesso è consentito per due utenti massimo alla volta, obbligatorio rispettare le distanze di sicurezza e indossare mascherine e guanti.

Numeri utili e informazioni di servizio

Per informazioni e chiarimenti di carattere non sanitario, è sempre attivo il numero unico 0171.44.44.44. Per le richieste dei Buoni Spesa è operativo il numero telefonico 0171-444.700 (dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 17 e il venerdì dalle 8.30 alle 12.30). Chi volesse contribuire ad aiutare le tante famiglie cuneesi che in questi giorni si stanno trovando in difficoltà nell'acquistare beni di prima necessità come cibo e farmaci, può farlo mediante bonifico bancario sul conto corrente intestato al Comune di Cuneo, IBAN: IT 22 P 03111 10201 0 0000 0032346, indicando la seguente causale: "COVID-19 Solidarietà alimentare e Codice Fiscale". 

Per rimanere aggiornati su informazioni e nuove disposizioni si ricorda che è possibile aderire al Servizio Sms della Protezione Civile, per iscriversi compilare il modulo pubblicato sul sito istituzionale.


Asti: distibuzione mascherine della Regione Piemonte

È il secondo fine settimana consecutivo che circolano per Asti postini molto speciali: giovani ragazzi con magliette colorate e i tradizionali foulard appartenenti ai Rioni e Borghi della città, impegnati a consegnare a tutti i cittadini le mascherine consegnate al Comune di Asti dalla Regione Piemonte.

Nelle scorse settimane infatti la Regione Piemonte ha deliberato di distribuire mascherine lavabili per tutti i cittadini piemontesi, 5 milioni totali, affidando ai comuni il compito di distribuirle porta a porta.

E così si è pensato di coinvolgere per la città il mondo del palio, comitati e gruppo del Capitano, in un momento in cui la nostra città avrebbe dovuto essere stata travolta dalle feste legate a San Secondo e al Palio, ma tutto spento da questa tremendo virus; per le frazioni sono stati coinvolti anche proloco, volontari del territorio, parrocchie e alcuni consiglieri comunali.

E così ha avuto l’avvio una mega operazione, senza precedenti, che scherzosamente il Sindaco Maurizio Rasero ha battezzato dynamo in ricordo dello sforzo incredibile grazie al quale la Marina civile inglese riuscì a far evacuare centinai di miglia di soldati inglesi e francesi accerchiati dalle truppe naziste in quel di Dunkerque: si sono distribuite in due giorni quasi 60.000 mascherine. Anche oggi molti non ci credevano, invece, sottolinea l’Assessore Stefania Morra, grazie ai comitati palio Don Bosco, San Silvestro, Torretta, Tanaro, San Pietro, San Lazzaro, Santa Caterina, San Martino San Rocco, Santa Maria Nuova, San Secondo, San Paolo, Cattedrale, San Marzanotto, Viatosto, il Capitano del Palio, Don Rodrigo, l’Associazione Radioamatori, la Proloco Casabianca, la Proloco di Quarto, i signori Gerbo e Vigna volontari del territorio, gli assessori Berzano e Coppo ed i consiglieri comunali Amasio, Bassi, Garrone è stato possibile consegnate buona parte delle mascherine.  Ci scusiamo con le poche persone che non le hanno ancora ricevute: arriveranno nelle prossime ore.

Questa iniziativa ci potrà aiutare anche in futuro perché ci ha fatto capire un potenziale fino ad ora non sfruttato che, magari per altri motivi, anche più piacevoli, ci consentirà di arrivare ai cittadini in poco tempo ..


 

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