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Fase2 Piemonte: news 7 maggio 2020

Sanità - Benessere
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La situazione dell'Emergenza Coronavirus in Piemonte Fase2 al 7 maggio 2020. 7278 (+387) i nuovi guariti in Piemonte. 3106 in via di guarigione. 35 nuovi decessi, 3282 in totale.Situazione dei contagi in Piemonte 28135 (+196). Riparti Piemonte: confronto coi sindacati per i 55 milioni ai sanitari. Pazienti Covid: via libera al trasferimento nell'ex-clinica San Giuseppe di Asti. Manodopera in Agricoltura: prima i disoccupati e i giovani. Il Piemonte e le altri regioni scrivono al Governo. La situazione a Cuneo. Borgosesia: distribuzione di mascherine riutilizzabili e lavabili.

NUOVA AUTODICHIARAZIONE 4/5 --> LEGGI IL PDF


Piemonte

Aggiornamento Coronavirus Piemonte 6 maggio 2020 FASE2
 NUMERO DI CONTAGIATI
28135
 IN TERAPIA INTENSIVA 144
 NON IN TERAPIA INTENSIVA 2153
 PERSONE IN ISOLAMENTO DOMICILIARE 12172
 GUARITI
7278
 IN VIA DI GUARIGIONE 3106
 DECEDUTI 3282
 TOTALE TAMPONI EFFETTUATI 194584
 TAMPONI ESAMINATI NEGATIVI 106262

7278 (+387) i nuovi guariti in Piemonte. 3106 in via di guarigione

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 7.278 (+387 rispetto a ieri): 560 (+27) in provincia di Alessandria, 317 (+16 ) in provincia di Asti, 368 (+18) in provincia di Biella, 825 (+55) in provincia di Cuneo, 607 (+51) in provincia di Novara, 3.798 (+182) in provincia di Torino, 316 (+8) in provincia di Vercelli, 411 (+28) nel Verbano-Cusio-Ossola, 76 (+2) provenienti da altre regioni.

Altri 3.106 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.


35 nuovi decessi, 3282 in totale

Sono 35 i decessi di persone positive al test del Coronavirus Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 7 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid). Il totale è ora di 3.282 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 585 Alessandria, 197 Asti, 166 Biella, 270 Cuneo, 278 Novara, 1.469 Torino, 167 Vercelli, 117 Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.


Situazione dei contagi in Piemonte 28135 (+196)

Sono 28.135 (+196 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.654 in provincia di Alessandria, 1.655 in provincia di Asti, 1.002 in provincia di Biella, 2.603 in provincia di Cuneo, 2.434 in provincia di Novara, 14.204 in provincia di Torino, 1.160 in provincia di Vercelli, 1.069 nel Verbano-Cusio-Ossola, 250 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 104 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 144 (-6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.153 (+6 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.172 (- 389 rispetto a ieri).

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 194.584, di cui 106.262 risultati negativi.


Riparti Piemonte: confronto coi sindacati per i 55 milioni ai sanitari

E’ in corso un confronto con le rappresentanze sindacali del personale sanitario e tecnico per la definizione dei criteri con cui assegnare i 55 milioni di euro destinati dalla Regione nel “Riparti Piemonte” a chi ha operato in prima linea contro il Covid-19.  Lo ha annunciato l’assessore alla sanità Luigi Icardi nella seduta pomeridiana della Prima commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti, che sta esaminando il disegno di legge presentato dalla Giunta.

Gli assessori si stanno susseguendo in commissione, illustrando la parte di loro competenza del provvedimento e rispondendo alle numerose richieste di chiarimenti che vengono dai consiglieri della minoranza.

In mattinata l’assessore al bilancio Andrea Tronzano aveva analizzato le coperture del Riparti Piemonte, con 171 milioni di nuove risorse recuperate anche con le economie derivanti dalla cancellazione del riacquisto parziale di derivati, in quanto non conveniente per l’Ente, visto l’andamento dei mercati. Per aiutare le imprese che non sono in grado di accedere ai prestiti bancari, l’assessore ha spiegato che verrà utilizzato lo strumento del microcredito.

In generale, per gli interventi a fondo perduto l’assessore Tronzano ha specificato come verranno coperti e ha auspicato, visti anche i recenti annunci, che il Governo faccia degli stanziamenti specifici. Inoltre ha sottolineato che la Regione potrebbe affiancare lo Stato mettendo risorse pure a sostegno del fondo di garanzia, che aiuterà le imprese ad accedere al credito e pagherà gli interessi di questi finanziamenti ottenuti dalle banche.

Nel pomeriggio l’assessore all’ambiente Matteo Marnati ha illustrato le misure di sua competenza, a partire dalla proroga al 31 dicembre 2020 della scadenza per il pagamento dei canoni sull’uso delle acque pubbliche, per altro già incassati per 54,6 milioni sui 58,6 dovuti.

Per far ripartire il settore edile, attraverso il miglioramento energetico degli edifici privati, sono previsti quasi 7 milioni, di cui 5 a garanzia attraverso FinPiemonte, il resto a fondo perduto.

Oltre 5 milioni andranno alla riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera grazie al rinnovo dei veicoli aziendali e alla promozione dello smart working nelle aziende. Una parte delle risorse servirà a incentivare l’utilizzo delle bici elettriche.

3,2 milioni sosterranno le tecnologie per il lavoro agile nella pubblica amministrazione e per la dematerializzazione, la semplificazione e il potenziamento dei servizi e degli strumenti rivolti a cittadini e imprese. 5 milioni a fondo perduto sono destinati ai consorzi dei rifiuti per la raccolta differenziata e per migliorare la protezione dei lavoratori dal Covid-19.

10 milioni andranno ad enti pubblici, imprese e liberi professionisti, su due linee di sostegno: 1 milione a fondo perduto per il rimborso totale delle spese per la sperimentazione e la dichiarazione di conformità dei dispositivi di protezione antiCovid; 9 milioni, di cui il 70% a fondo perduto, finanzieranno servizi qualificati e specialistici di supporto alla ricerca, sviluppo e innovazione, finalizzati ad accrescere il grado di innovazione tecnologico delle Pmi.

10 milioni serviranno a far scorrere le graduatorie di due bandi Finpiemonte per l’innovazione alle imprese e le start up innovative. Altri 10 milioni saranno destinati ai laboratori di ricerca pubblica, anche per fronteggiare la sfida della pandemia. In gran parte andranno all’Università, già impegnata su questo fronte.

Infine l’assessore allo sport Fabrizio Ricca ha annunciato che per la metà del mese dovrebbero essere pubblicati i bandi che assegnano bonus “una tantum” alle società dilettantistiche e agli enti di promozione sportiva per 7,5 milioni, per sostenere le loro spese vive e la risistemazione degli impianti, in modo da adeguarli alle norme antiCovid.


Pazienti Covid: via libera al trasferimento nell'ex-clinica San Giuseppe di Asti

Da domani mattina potrà iniziare il trasferimento dei pazienti covid dall’ospedale Cardinal Massaia di Asti all’edificio “Al Castello” dell’ex clinica San Giuseppe di Asti.

Lo comunica l’Assessorato regionale alla Sanità del Piemonte, dopo che questa mattina si è svolto il sopralluogo alla struttura da parte del commissario e del presidente della Commissione di vigilanza dell’Asl di Asti, alla presenza dei carabinieri del Nas di Alessandria, che, acquisito il parere dei Vigili del Fuoco, hanno verificato le condizioni di sicurezza.

«Sono state eseguite le ulteriori modifiche richieste – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi –, per cui la struttura può finalmente aprire in sicurezza. Su questi aspetti di garanzia dobbiamo essere assolutamente intransigenti. Meglio una precauzione in più, piuttosto che rischiare di estendere il contagio. In questo caso, il vantaggio di liberare decine di posti all’interno dell’ospedale cittadino per accelerarne il progressivo ritorno alla normalità operativa, valeva certamente il massimo sforzo precauzionale per consentire di portare a termine l’operazione in condizione di totale sicurezza».


Manodopera in Agricoltura: prima i disoccupati e i giovani. Il Piemonte e le altri regioni scrivono al Governo

L’Assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa scrive nuovamente ai ministri Bellanova e Catalfo, in merito all’emergenza legata alla carenza di manodopera in agricoltura per rimarcare al Governo la possibilità di utilizzare per il lavoro nelle aziende agricole la disponibilità di cittadini italiani e stranieri regolarmente presenti in Italia.

La lettera, oltre che della Regione Piemonte, è a firma della Provincia autonoma di Trento, delle Regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Liguria, Basilicata, Abruzzo, ed è maturata a seguito della seduta della Commissione Politiche Agricole che si è svolta il 6 maggio 2020.

I firmatari fanno presente che con l’emergenza Covid-19 si apre la possibilità di percorrere nuovi canali e inserire nuovi strumenti normativi per creare strumenti di supporto al reddito delle famiglie italiane. “Rivolgersi in primis ai nostri disoccupati e alle giovani generazioni significa non soltanto andare incontro alle esigenze del mondo agricolo e rispondere alla necessità di trovare un’occupazione ma anche sensibilizzare gli italiani sull’importanza dell’agricoltura”.

Inoltre avvicinare i giovani all’agricoltura significa creare nuove professionalità legate anche all’innovazione e alla tecnologia, come l’agricoltura di precisione, e garantire un ricambio generazionale.

“Per questo chiediamo – spiega l’assessore regionale del Piemonte, Marco Protopapa – quali siano le azioni messe in atto dal ministro Bellanova per sensibilizzare i cittadini italiani sul tema, rivolgendosi in primo luogo ai disoccupati e ai giovani”. “Quali le novità su corridoi verdi, voucher e trattative in corso con altri Stati europei ? A livello nazionale ci saranno interventi e risorse disponibili per le misure richieste in Commissione Politiche agricole ?”

Infine si chiede al ministro del Lavoro di incentivare non l’assistenzialismo ma l’immissione sul mercato del lavoro delle persone che effettivamente sono nelle condizioni di offrire la proprio manodopera.

“Mi compiaccio che ci sia una condivisione anche delle altre Regioni ad un argomento che era già stato sollevato dal Piemonte nelle scorse settimane. Il tempo stringe e aspettiamo ancora risposte dal ministro Bellanova che invece pensa ad altri progetti”, conclude l’assessore regionale Protopap


L'emergenza dai comuni

La situazione a Cuneo

Si è conclusa da poco la riunione quotidiana del Centro Operativo Comunale. 

Prosegue l'attività di verifica del rispetto delle disposizioni da parte della Polizia Municipale. In questi giorni sono stati intensificati i controlli presso gli esercizi commerciali, ma anche nelle aree maggiormente frequentate, parchi, giardini e isola pedonale di Viale Angeli. 

Non è il momento di abbassare la guardia, serve responsabilità e attenzione da parte di tutti per tutelare la propria salute e di quelli che ci circondano. Anche in questa Fase 2 occorre continuare ad osservare attentamente le regole per prevenire il contagio così da limitare il rischio di diffusione del virus, quindi: manteniamo le distanze e indossiamo la mascherina.

A tal proposito si segnala che il Centro Operativo Comunale è ancora in attesa di ricevere le mascherine della Regione Piemonte da consegnare ai cittadini. Come comunicato dalla Protezione Civile, la distribuzione completa è infatti partita dai Comuni sotto i 3000 abitanti, per gli altri sono previste consegne "a rate". Ad oggi a Cuneo è pervenuto solo un primo stock da 11.400 mascherine, utile a coprire il 20% dei residenti. Per non creare disparità, la consegna sarà quindi effettuata porta a porta solo quando la fornitura sarà completa e coprirà il 100% dei cuneesi. L'arrivo è previsto nelle prossime settimane.

Intanto, proseguono le operazioni di consegna alle famiglie dei libri di testo rimasti nelle scuole chiuse a causa dell'emergenza. In queste ore i ragazzi della Consulta Giovanile e i volontari della Protezione Civile stanno restituendo i libri agli alunni delle Scuole dell'Oltre Stura e di Corso Soleri.

Numeri utili e informazioni di servizio

E' sempre attivo il numero telefonico 0171-444.700 riservato alle richieste per i Buoni Spesa (dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 17 e il venerdì dalle 8.30 alle 12.30). Chi volesse contribuire ad aiutare le tante famiglie cuneesi che in questi giorni si stanno trovando in difficoltà nell'acquistare beni di prima necessità come cibo e farmaci, può farlo mediante bonifico bancario sul conto corrente intestato al Comune di Cuneo, IBAN: IT 22 P 03111 10201 0 0000 0032346, indicando la seguente causale: "COVID-19 Solidarietà alimentare e Codice Fiscale". 

Per rimanere aggiornati su informazioni e nuove disposizioni si ricorda che è possibile aderire al Servizio Sms della Protezione Civile, per iscriversi compilare il modulo pubblicato qui. Invitate parenti, amici e conoscenti ad attivare il servizio, più iscritti ci saranno maggiore sarà l'efficacia.

Nel ricordare il numero unico 0171.44.44.44 del Comune, attivo tutti i giorni dalle 9 alle 18 per fornire informazioni di carattere non sanitario e richieste di chiarimenti, si segnala che per necessità e difficoltà particolari in ambito sociale e di volontariato si può chiamare il Segretariato sociale attivato dal Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese (tel. 0171-334666). Il servizio è operativo dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 17, il sabato dalle 8 alle 13.


Borgosesia: distribuzione di mascherine riutilizzabili e lavabili

Inizia l’8 maggio, a Borgosesia, la distribuzione delle prime 2600 mascherine lavabili e riutilizzabili che la Regione Piemonte sta inviando ai Comuni affinché vengano consegnate ai cittadini: «Da qui a fine maggio ogni famiglia di Borgosesia riceverà un pacco di mascherine corrispondente al numero dei componenti del nucleo familiare – spiega l’Assessore Fabrizio Bonaccio – procederemo con la consegna mano a mano che riceveremo la fornitura dalla Regione, partendo dalle vie principali per arrivare in ogni casa e famiglia della nostra città e delle frazioni. Ringraziamo AIB, Soccorso Alpino e Croce Rossa, i cui volontari si occuperanno della consegna alle famiglie borgosesiane.».

Insieme alle mascherine, i borgosesiani riceveranno una breve lettera con le istruzioni per l’uso: lavarle e disinfettarle dopo l’uso, indossarle in tutti i luoghi chiusi ed anche all’aperto dove ci sono altre persone, per ridurre il rischio che chi le indossa possa contagiare gli altri, poiché fermano buona parte delle minuscole goccioline che possono veicolare il virus e che ciascuno di noi  emette dalla bocca e dal naso, non solo in caso di tosse ma anche semplicemente parlando.


 

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