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Fase2 Piemonte: news 5 maggio 2020

Sanità - Benessere
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La situazione dell'Emergenza Coronavirus in Piemonte Fase2 al 5 maggio 2020. 6564 nuovi guariti in Piemonte. 2671 in via di guarigione. 30 nuovi decessi, 3216 in tutto. Situazione dei contagi in Piemonte 27622. Riparti Piemonte: zero oneri di urbanizzazione per imprese e cittadini e semplificazione delle pratiche per rilanciare l'edilizia. Le indicazioni dell'assessorato alla sanità sull'effettuazione dei test sierologici ai privati cittadini. Chiarimenti rispetto alla produzione di mascherine in distribuzione gratuita. Da Unicredit e cittadini 500mila euto per il Piemonte. I positivi al Covid non possono prendere taxi o altri mezzi pubblici. Agricoltura: dalla Regione contributi ai Comuni per l'affitto di strutture abitative per i lavoratori salariati stagionali. La situazione a Cuneo. Al via a Bra la distribuzione delle mascherine della Regione Piemonte. Consegna gratuita e a domicilio a tutta la cittadinanza.

NUOVA AUTODICHIARAZIONE 4/5 --> LEGGI IL PDF


Piemonte

Aggiornamento Coronavirus Piemonte 5 maggio 2020 FASE2
 NUMERO DI CONTAGIATI
27774
 IN TERAPIA INTENSIVA 155
 NON IN TERAPIA INTENSIVA 2307
 PERSONE IN ISOLAMENTO DOMICILIARE 12861
 GUARITI
6564
 IN VIA DI GUARIGIONE 2671
 DECEDUTI 3216
 TOTALE TAMPONI EFFETTUATI 181316
 TAMPONI ESAMINATI NEGATIVI 98750

6564 nuovi guariti in Piemonte. 2671 in via di guarigione

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 6.564: 518 (numero di guarigioni invariato rispetto a ieri) in provincia di Alessandria, 267 (+6 ) in provincia di Asti, 346 (+6) in provincia di Biella, 721 (+17) in provincia di Cuneo, 538 (+1) in provincia di Novara, 3.437(+192) in provincia di Torino, 296 (+6) in provincia di Vercelli, 372(+16) nel Verbano-Cusio-Ossola, 69 (+2 ) provenienti da altre regioni.

Altri 2.671 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.


30 nuovi decessi, 3216 in tutto

Sono 30 decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.216 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 583 ad Alessandria, 189 ad Asti, 165 a Biella, 263 a Cuneo, 273 a Novara, 1.433 a Torino, 164 a Vercelli, 113 nel Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.


Situazione dei contagi in Piemonte 27622

Sono 27.774 (+152) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.606 in provincia di Alessandria, 1.629 in provincia di Asti, 993 in provincia di Biella, 2.559 in provincia di Cuneo, 2.394 in provincia di Novara, 14.018 in provincia di Torino, 1.149 in provincia di Vercelli, 1.067 nel Verbano-Cusio-Ossola, 247 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 112 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 155.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2307.

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.861.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 181.316 , di cui 98.750 risultati negativi.


Riparti Piemonte: zero oneri di urbanizzazione per imprese e cittadini e semplificazione delle pratiche per rilanciare l'edilizia

Il Piemonte riparte anche e soprattutto dall’edilizia, settore trainante per molti altri comparti dell’economia della regione e quindi di crescita per tutto il sistema, pesantemente colpito dal lockdown imposto dall’epidemia da coronavirus. Per agevolare questo rilancio, una parte importante del disegno dilegge “Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l’emergenza da Covid-19”, approvato il 4 maggio dalla Giunta, prevede una serie di disposizioni in materia di governo del territorio che vanno nella direzione della massima semplificazione e accelerazione dell’iter dei procedimenti amministrativi e della riduzione di oneri e adempimenti in materia di urbanistica, edilizia e di paesaggio.

Le nuove misure introdotte sono state presentate oggi nel corso di una conferenza stampa dagli assessori all’Urbanistica, Fabio Carosso, e alla Semplificazione, Maurizio Marrone.

Tra gli interventi, spicca lo stanziamento a bilancio di 50 milioni di euro a copertura totale o parziale degli oneri di urbanizzazione dovuta ai Comuni da cittadini e imprese per interventi edilizi.

A favore dei gestori di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, è stata introdotta poi la possibilità di ampliare i propri dehors, per adeguarsi alle misure di distanziamento sociale imposte dall’epidemia, a titolo gratuito, previa una semplice comunicazione al Comune, che attesti il rispetto delle norme in materia di ambiente, paesaggio e sicurezza, nonché l’impegno alla rimozione delle opere a fine emergenza.

Per quanto riguarda nello specifico il governo del territorio, 23 articoli del disegno di legge (dal 42 al 64) sono stati appositamente studiati per snellire le tempistiche e i procedimenti che regolano la materia, nelle more della prevista revisione organica di tutta la normativa urbanistica ed edilizia regionale.

Le misure “urgenti e temporanee” saranno in vigore dalla data di entrata in vigore della legge al 31 gennaio 2022 e potranno essere applicate anche ai procedimenti già avviati, ma non ancora conclusi.

“Sono molto soddisfatto del lavoro effettuato fino ad adesso - ha dichiarato il vicepresidente Carosso - .Ringrazio i nostri uffici, perché siamo riusciti a dare il primo segnale contro la burocrazia delle pubbliche amministrazioni. I cittadini e le imprese piemontesi hanno bisogno di meno vincoli e più risorse. Con il nostro disegno di legge abbiano iniziato il percorso in questa direzione. Con più competenze ai Comuni e tempi brevi e certi, saremo in grado di dare risposte pronte ed adeguate per favorire la ripartenza”.

"Con il nostro disegno di legge - aggiunge l’assessore Marrone - il Piemonte si pone all’avanguardia di una terapia shock per un comparto, come quello dell’edilizia, che dà occupazione a tantissime persone e segna il tasso di sviluppo di un territorio.
La rivoluzione della semplificazione spazzerà via anni di immobilismo, dando una scossa al tessuto economico della Regione e facendo scuola in tutta Italia".


Le indicazioni dell'assessorato alla sanità sull'effettuazione dei test sierologici ai privati cittadini

In merito alla possibilità di effettuare test sierologici, presso laboratori privati, da parte di privati cittadini, la Direzione dell’Assessorato regionale alla Sanità del Piemonte ha diffuso una nota in cui precisa che “è consentito l’utilizzo del test sierologico per le immunoglobuline specifiche per il SARS-CoV-2 anche ai privati cittadini, presso i laboratori di analisi cliniche privati, per i soli esami che il Ministero considera attendibili nel loro esito epidemiologico”, aggiungendo che “le Commissioni di Vigilanza delle ASL sono a disposizione per fornire ai laboratori privati le indicazioni circa l’attendibilità e la specificità dei test sierologici”.

Nella stessa nota viene citato l’ultimo pronunciamento del Ministero della Salute che non considera i test sierologici come test in grado di produrre una diagnosi: “I test sierologici – scrive il Ministero -, secondo le indicazioni dell’OMS, non possono sostituire il test diagnostico molecolare su tampone, tuttavia possono fornire dati epidemiologici riguardo la circolazione virale nella popolazione anche lavorativa. Circa l’utilizzo dei test sierologici nell’ambito della sorveglianza sanitaria per l’espressione del giudizio di idoneità, allo stato attuale, quelli disponibili non sono caratterizzati da una sufficiente validità per tale finalità. In ragione di ciò, allo stato, non emergono indicazioni al loro utilizzo per finalità sia diagnostiche che prognostiche nei contesti occupazionali, né tantomeno per determinare l’idoneità del singolo lavoratore”.

In vista dell’allentamento del lock down, fatte salve le medesime riserve sull’affidabilità diagnostica dei test sierologici, il 29 aprile la direzione dell’Assessorato alla Sanità aveva già autorizzato i datori di lavoro all’impiego dei test in ambiti aziendali, esclusivamente sotto la supervisione del medico competente.

In tal caso, le prestazioni sierologiche possono essere eseguite in laboratori analisi privati e autorizzati, secondo le tariffe definite tra le parti, oppure, nel caso di test su digitopuntura, direttamente in azienda da parte di personale sanitario preposto, secondo le modalità individuate dal medico competente.

I test molecolari su tamponi nasofaringei e orofaringei per la diagnosi di laboratorio del virus SARS-CoV-2 possono essere effettuati esclusivamente dai laboratori autorizzati.

Sia per i test sierologici che per i tamponi, gli oneri delle prestazioni in azienda sono a carico del datore di lavoro.

Da parte del medico competente, deve essere immediatamente data notizia delle generalità e dei relativi recapiti della persona risultata positiva al test molecolare (tampone) effettuato privatamente, al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl territorialmente competente, al fine dell’immediata attivazione, da parte di quest’ultimo, delle necessarie procedure di quarantena, di sorveglianza sanitaria e della contestuale segnalazione della positività al medico di medicina generale che ha in cura l’assistito. Indipendentemente dall’esito, poi, devono essere forniti da parte del laboratorio che ha effettuato l’analisi i dati all’Unità di crisi della Regione Piemonte, secondo i flussi informativi previsti dalla piattaforma regionale covid Piemonte.


Chiarimenti rispetto alla produzione di mascherine in distribuzione gratuita

In riferimento alle notizie stampa e alle richieste di chiarimento rispetto a eventuali subappalti nella produzione delle mascherine piemontesi, si specifica che l’appalto per la realizzazione di 5 milioni di mascherine lavabili da distribuire gratuitamente a tutti i piemontesi è stato dato, attraverso bando di gara Scr, a tre aziende piemontesi.

Le aziende Casalinda e Pratrivero si avvalgono della propria filiera di produzione, che include partner fuori dal territorio piemontese, ma comunque italiani.

La ditta Miroglio, invece, si avvale del proprio stabilimento produttivo del Gruppo Miroglio in Marocco per una piccola parte della produzione destinata al Piemonte, circa 350 mila mascherine su 2 milioni. Lo stabilimento e la produzione sono certificati e le mascherine prodotte per il Piemonte sono conformi al Decreto Legge 18 “Cura Italia” articolo 16 comma 2, come indicato nel bando di gara.


Da Unicredit e cittadini 500mila euto per il Piemonte

“Ringraziamo Unicredit e tutti i cittadini che attraverso il loro gruppo bancario hanno scelto di donare e di dare un nuovo e importante supporto al nostro territorio - con queste parole il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio esprime la gratitudine per i 500 mila euro che Unicredit ha deciso di versare alla Regione Piemonte, come anticipazione dei fondi che verranno raccolti dalla banca nel corso dell’anno per sostenere il territorio nell’emergenza Covid -. Grazie a un primo intervento di Unicredit l’area sanitaria delle Ogr è stata dotata di un innovativo modulo per la terapia intensiva, l’unità mobile Cura, che viene utilizzato per la prima volta proprio a Torino nell’ambito dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Ora è iniziata una nuova fase che affrontiamo con fiducia ma anche con grande attenzione, convinti che la ripartenza possa e debba convivere con la prudenza. Adesso questa nuova importante donazione sarà un supporto in più per aiutare il nostro Piemonte a ripartire e a farlo in sicurezza”.

I positivi al Covid non possono prendere taxi o altri mezzi pubblici

A seguito delle segnalazioni di associazioni datoriali e sindacali degli operatori Taxi,  di persone positive COVID-19 che, al momento della dismissione dagli ospedali, hanno utilizzato il servizio pubblico dei Taxi per raggiungere i propri domicilio senza particolari cautele di trasporto, il consigliere Pd, Alberto Avetta ha chiesto quale sia il protocollo di trasporto previsto per i pazienti nel tragitto tra le strutture sanitarie e i rispettivi domicili e perché, nonostante ciò, alcune strutture sanitarie siano state costrette a rivolgersi ai Taxi per il trasporto dei dimessi COVID-19. L’assessore Luigi Icardi ha sottolineato che “La nota che l’Unità di Crisi ha trasmesso alle Aziende sanitarie con le prime indicazioni per la gestione delle dimissioni di pazienti con infezione confermata da SARS - COV2, risale allo scorso 25 marzo. La nota dava indicazioni anche rispetto alle precauzioni da adottare per gli spostamenti di pazienti Covid+ pauci- asintomatici. Lo scorso 19 marzo, l’Unità di crisi ha nuovamente ribadito che è fatto divieto di utilizzare mezzi pubblici, compresi taxi, per gli spostamenti per motivi sanitari per pazienti Covid positivi. Il documento riporta che è' fatto divieto di utilizzare mezzi pubblici”. 


Agricoltura: dalla Regione contributi ai Comuni per l'affitto di strutture abitative per i lavoratori salariati stagionali

La Regione Piemonte stanzia 97 mila euro di contributi per l’ospitalità dei salariati in agricoltura da destinare ai Comuni, alle Unioni di Comuni ed ai Consorzi di Comuni del Piemonte per la sistemazione temporanea dei lavoratori stagionali che operano nelle aziende agricole piemontesi. I contributi concessi permettono agli enti locali di destinare direttamente presso l’azienda agricola che ne fa richiesta la locazione e installazione di strutture prefabbricate ad uso abitativo e temporaneo: si tratta di prefabbricati, moduli abitativi anche tipo container a noleggio.

L’importo massimo concesso all’Ente richiedente per il progetto delle strutture abitative è di 25 mila euro. È responsabilità degli enti locali beneficiari la gestione delle strutture, assicurandosi che gli interventi realizzati siano eseguiti in conformità alle norme edilizie e igienico-sanitarie.

“Dalla Regione Piemonte arriva un sostegno diretto ai Comuni per l’ospitalità dei salariati stagionali in agricoltura - sottolinea l’assessore all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa – affinché possano direttamente o indirettamente noleggiare strutture abitative temporanee, tipo container, per l’ospitalità rurale specialmente in quelle aree più problematiche. Un intervento fortemente voluto dall’Assessorato all’Agricoltura e in condivisione con i Comuni che ha una duplice finalità: permette la collocazione dei moduli abitativi direttamente presso le aziende agricole offrendo una disponibilità immediata dei lavoratori in azienda e al tempo stesso garantisce maggior sicurezza in emergenza Covid-19 evitando la concentrazione di numeri elevati di persone in strutture centralizzate e limitando gli spostamenti tra comuni della mano d’opera salariata stagionale non fissa”.
“Se la dotazione finanziaria non fosse sufficiente a fronte delle richieste pervenute – conclude l’assessore regionale Protopapa - la Regione Piemonte si adopererà per attivarsi ad implementare il contributo complessivo”.


L'emergenza dai comuni

La situazione a Cuneo

Fulcro della riunione del Coc di oggi, martedì 5 maggio, è stata l'analisi di tutti gli aspetti emersi con la "parziale" riapertura di ieri. 

Per le prossime due settimane il Viale Angeli continuerà a essere chiuso al transito delle auto (ad eccezione dei residenti). Dopo le verifiche effettuate nel primo giorno di "sperimentazione", nell'interesse di tutti, si rende necessario chiedere ai cuneesi la massima collaborazione nel rispettare il giusto distanziamento tra le persone. E' importante ricordare che runner e ciclisti devono percorrere il viale utilizzando le corsie stradali nelle due direzioni di marcia, mentre i pedoni possono camminare esclusivamente lungo i percorsi pedonali e ciclopedonali sul marciapiede e i controviali. L'intero tratto è presidiato dagli agenti della Polizia Municipale.

Collaborazione e responsabilità viene richiesta anche a tutti gli esercizi commerciali che da ieri hanno attivato il servizio da asporto. Stanno pervenendo diverse segnalazioni di mancato rispetto degli obblighi e da oggi pomeriggio saranno intensificati i controlli presso gli esercizi da parte della Polizia Locale. A tal proposito si ricorda che il Decreto regionale 49 del 30 aprile 2020, prevede alcune prescrizioni che l'esercente ha la responsabilità di far rispettare:

  • In attesa dell'ingresso la distanza minima in coda deve essere di 2 metri;
  • Il ritiro dei prodotti, ordinati da remoto, deve avvenire per appuntamenti dilazionati nel tempo, allo scopo di evitare assembramenti all'esterno e consentendo nel locale la presenza di un cliente alla volta, assicurando che permanga il tempo strettamente necessario alla consegna;
  • Ogni cliente, così come il personale in servizio, dovrà indossare la mascherina;
  • In ogni atto e movimento tra gli addetti alla vendita ed il cliente deve essere mantenuta la distanza minima di due metri.

Il mancato rispetto delle regole prevede una sanzione amministrativa e la revoca dell'autorizzazione ad effettuare il servizio (maggiori dettagli alla pagina http://www.comune.cuneo.it/emergenza-covid-19-a-cuneo.html nella sezione "Ristorazione da asporto. Comunicazioni da effettuare e prescrizioni da rispettare")

Numeri utili e informazioni di servizio

E' sempre attivo il numero telefonico 0171-444.700 riservato alle richieste per i Buoni Spesa (dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 17 e il venerdì dalle 8.30 alle 12.30). Chi volesse contribuire ad aiutare le tante famiglie cuneesi che in questi giorni si stanno trovando in difficoltà nell'acquistare beni di prima necessità come cibo e farmaci, può farlo mediante bonifico bancario sul conto corrente intestato al Comune di Cuneo, IBAN: IT 22 P 03111 10201 0 0000 0032346, indicando la seguente causale: "COVID-19 Solidarietà alimentare e Codice Fiscale". 

Per rimanere aggiornati su informazioni e nuove disposizioni si ricorda che è possibile aderire al Servizio Sms della Protezione Civile, per iscriversi compilare il modulo pubblicato qui. Invitate parenti, amici e conoscenti ad attivare il servizio, più iscritti ci saranno maggiore sarà l'efficacia.

Nel ricordare il numero unico 0171.44.44.44 del Comune, attivo tutti i giorni dalle 9 alle 18 per fornire informazioni di carattere non sanitario e richieste di chiarimenti, si segnala che per necessità e difficoltà particolari in ambito sociale e di volontariato si può chiamare il Segretariato sociale attivato dal Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese (tel. 0171-334666). Il servizio è operativo dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 17, il sabato dalle 8 alle 13.


Al via a Bra la distribuzione delle mascherine della Regione Piemonte. Consegna gratuita e a domicilio a tutta la cittadinanza

Prende il via oggi a Bra la distribuzione alla cittadinanza delle mascherine della Regione Piemonte, dopo l’arrivo del primo lotto da 6000 pezzi inviato sotto la Zizzola dall’amministrazione regionale. Le mascherine verranno consegnate gratuitamente a domicilio, direttamente nella buca delle lettere, con il coordinamento del Comune di Bra e la preziosa collaborazione del volontariato cittadino, in particolare del Gruppo Giovani della Croce Rossa, di alcuni volontari temporanei della sezione di Bra e di componenti dei comitati di frazione della città.
E’ obbligatorio indossare le mascherine nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Sono esentati i bambini con meno di 6 anni e i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l 'uso continuativo delle mascherine.
L’utilizzo corretto di tali dispositivi va ad aggiungersi alle altre misure di protezione finalizzate alla riduzione del contagio (come il distanziamento fisico e l’igiene costante e accurata delle mani), che restano invariate e prioritarie.


 

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