La situazione dell'Emergenza Coronavirus in Piemonte al 29 aprile 2020, ore 21. Aggiornamento Coronavirus Piemonte. 4624 nuovi guariti in Piemonte. 2429 in via di guarigione. 66 nuovi decessi, 3022 in tutto. Situazione dei contagi in Piemonte 25995. Le richieste del'unità di crisi alle aziende sanitarie regionali per la Fase2. L’Ospedale di Verduno verso la Fase2. Dal 4 maggio consentiti in Piemonte take away e ristorazione da asporto. A Torino dal 9 maggio, i sindaci potranno assumere misure differenti in caso di eventuali criticità Covid19 e fase due: la Città Metropolitana di Torino si propone come motore per il rilancio del territorio Un decreto della sindaca Appendino per coordinare l'azione. La situazione a Cuneo.
NUOVA AUTODICHIARAZIONE 26/3 --> LEGGI IL PDF
Piemonte
NUMERO DI CONTAGIATI |
25995 |
IN TERAPIA INTENSIVA | 199 |
NON IN TERAPIA INTENSIVA | 2621 |
PERSONE IN ISOLAMENTO DOMICILIARE | 12694 |
GUARITI |
4911 |
IN VIA DI GUARIGIONE | 2538 |
DECEDUTI | 3022 |
TOTALE TAMPONI EFFETTUATI | 152447 |
TAMPONI ESAMINATI NEGATIVI | 85195 |
4624 nuovi guariti in Piemonte. 2429 in via di guarigione
Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 4.911 (287 in più di ieri): 446 in provincia di Alessandria, 195 in provincia di Asti (+10), 255 (+24) in provincia di Biella, 549 (+45) in provincia di Cuneo, 401 (+30) in provincia di Novara, 2.479 (+135) in provincia di Torino, 256 (+28) in provincia di Vercelli, 268 (+11) nel Verbano-Cusio-Ossola, 62 (+4) provenienti da altre regioni.
Altri 2.538 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
66 nuovi decessi, 3022 in tutto
Sono 66 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 14 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 3.032 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 564 ad Alessandria, 168 ad Asti, 162 a Biella, 236 a Cuneo, 257 a Novara, 1.346 a Torino, 158 a Vercelli, 110 nel Verbano-Cusio-Ossola, 31 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
Situazione dei contagi in Piemonte 25995
Sono 25.995 (+457 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.354 in provincia di Alessandria, 1.557 in provincia di Asti, 964 in provincia di Biella, 2.471 in provincia di Cuneo, 2.266 in provincia di Novara, 12.938 in provincia di Torino, 1.102 in provincia di Vercelli, 1.005 nel Verbano-Cusio-Ossola, 233 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 105 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 199 (-3 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.621 (- 16 rispetto a ieri)
Le persone in isolamento domiciliare sono 12.694
I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 152.447, di cui 81.195 risultati negativi.
Le richieste del'unità di crisi alle aziende sanitarie regionali per la Fase2
L’Unità di crisi della Regione Piemonte ha inviato ai direttori generali di tutte le Aziende sanitarie della Regione Piemonte la richiesta di predisporre le azioni propedeutiche alla fase 2 dell’emergenza coronavirus sul territorio, elaborando i piani per il progressivo ritorno all’operatività pre-covid per le aree ospedaliera e territoriale, insieme ai piani delle reti di assistenza ospedaliera, territoriale e di programmazione di quadrante per affrontare l’eventuale ritorno dell’epidemia.
«Oggi c’è meno pressione sui reparti di terapia intensiva e sub-intensiva – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, dobbiamo pensare a una graduale riconversione dei reparti covid all’attività ordinaria e a riprendere il programma dell’attività chirurgica che avevamo sospeso nella fase acuta dell’emergenza. Parallelamente dobbiamo tenere alta la guardia su una possibile ripartenza dell’epidemia, per cui stiamo lavorando con il gruppo del professor Fazio alla riorganizzazione della rete di medicina sul territorio, con il supporto dell’epidemiologo Paolo Vineis sulla pianificazione strategica complessiva».
In ogni caso, nei piani che le Asl dovranno comunicare all’Unità di crisi entro il 3 maggio verranno mantenuti percorsi Covid dedicati e un’organizzazione modulabile per affrontare l’eventuale ripresa epidemica, considerando anche l’offerta delle strutture private, oltre che il progressivo recupero delle prestazioni ambulatoriali non urgenti e delle procedure di prenotazione.
L’Ospedale di Verduno verso la Fase2
Gratitudine e riconoscenza per il lavoro svolto dal commissario “ad acta” dell’ospedale di Verduno, Giovanni Monchiero, e del suo “vice”, Paolo Tofanini, vengono espresse dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e dall’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, alla conclusione del mandato di attivazione della struttura per il ricovero emergenziale dei pazienti affetti da covid19.
«Con l’avvio della “fase 2” – osserva il presidente Cirio – inizia il graduale trasloco dei pazienti covid dell’ospedale di Verduno, che si appresta ad ospitare le normali attività ospedaliere dell’Asl Cn2. Monchiero e Tofanini hanno portato a termine con assoluta efficacia e puntualità la loro missione a supporto dell’emergenza. Siamo grati a loro e a tutti quanti hanno collaborato all’attivazione di questo grande progetto».
«Il lavoro dei due commissari – rileva l’assessore Icardi - è stato preziosissimo e molto efficace, un patrimonio che non intendo disperdere e di cui la Sanità piemontese ha ancora bisogno, specialmente in questo momento di difficoltà. Domani presenterò alla Giunta un nuovo progetto di lavoro che certamente farà tesoro di questa straordinaria esperienza».
Dal 4 maggio consentiti in Piemonte take away e ristorazione da asporto. A Torino dal 9 maggio, i sindaci potranno assumere misure differenti in caso di eventuali criticità
In Piemonte l’attività di ristorazione da asporto sarà consentita da lunedì 4 maggio, mentre nel comune di Torino a partire da sabato 9 maggio.
- In attesa dell’ingresso, la distanza minima in coda dovrà essere di 2 metri
- Il ritiro dei prodotti, precedentemente ordinati, dovrà avvenire per appuntamenti dilazionati nel tempo allo scopo di evitare assembramenti all’esterno e consentendo nel locale la presenza di un cliente alla volta, assicurando che permanga il tempo strettamente necessario alla consegna e sempre rispettando le misure di sicurezza previste dal DPCM del 26 aprile
- Il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e nelle immediate vicinanze
- Sarà consentito l’asporto anche in quegli esercizi di ristorazione per i quali è prevista la consegna al cliente direttamente dal veicolo
- Ogni cliente, così come il personale in servizio, dovrà indossare una mascherina
- Le persone presenti all’interno del locale dovranno sempre mantenere la distanza minima di 2 metri
Covid19 e fase due: la Città Metropolitana di Torino si propone come motore per il rilancio del territorio Un decreto della sindaca Appendino per coordinare l'azione
Gli effetti dell'emergenza dettata dal coronavirus stanno minando significativamente il tessuto produttivo e sociale dell'intero territorio metropolitano torinese e la crisi va affrontata individuando nuovi modelli d'intervento e soluzioni innovative in stretto raccordo con le misure coordinate con la Regione Piemonte per proteggere i lavoratori, favorire l'occupazione, sostenere il reddito ed il lavoro, rafforzare il sistema di welfare e le reti di protezione sociale ed i servizi pubblici essenziali.
“Come già emerso nel proficuo confronto dei Sindaci con il Governo dei giorni scorsi - dice Chiara Appendino - i Comuni e gli altri enti territoriali dovranno essere la base da cui prenderà avvio la ripartenza della fase due e di quelle successive, in considerazione del ruolo di questi enti di antenne sul territorio e di gestori dei più rilevanti servizi di prossimità per i cittadini. Ci vogliamo quindi attivare con la Regione Piemonte in un’ottica collaborativa per discutere e condividere un piano di difesa e sviluppo socioeconomico, con precise priorità d'intervento e risorse sufficienti per supportare tutte le misure utili alla ripresa dei cantieri e ad un riapertura uniforme in tutte le diverse realtà".
La sindaca metropolitana Chiara Appendino dopo il confronto nella riunione dei capigruppo del Consiglio metropolitano ha firmato un decreto che sarà esaminato nella prossima seduta virtuale di venerdì 8 maggio nel quale si ribadisce che la Città Metropolitana di Torino, nell’ambito della sua funzione fondamentale di promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale, intensificherà la concertazione con le 11 zone omogenee in cui è suddiviso il vasto territorio metropolitano con le 312 Amministrazioni comunali.
La Città metropolitana attiverà un tavolo di coordinamento stabile con i portavoce delle zone omogenee che rappresentano dimensioni ed esigenze diverse a seconda delle caratteristiche socio economiche territoriali.
Roberto Montà, capogruppo della lista Città di Città, ricorda come il suo gruppo avesse già sollecitato "un ruolo più incisivo da parte di Città metropolitana sul fronte del coordinamento in considerazione proprio delle marcate differenze territoriali" e chiede "di essere più incisivi verso la Regione Piemonte che ci deve riconoscere un ruolo strategico".
Paolo Ruzzola capogruppo della Lista civica per il territorio aggiunge che "ogni iniziativa utile a fare sistema per rispondere attraverso una visione condivisa tra i Comuni, la Città metropolitana, la Regione e il governo per favorire una ripartenza che non lasci indietro nessuno, non può che essere auspicata".
Conclude Dimitri De Vita capogruppo della lista Movimento 5 stelle "Rappresentiamo oltre il 50% della popolazione regionale, siamo stati individuati ex lege quali curatori dello sviluppo strategico del territorio, ora più che mai ci si deve coordinare con la Regione sui temi d'interesse metropolitano con particolare riferimento alla difesa ed al sostegno della micro e piccola impresa".
L'emergenza dai comuni
La situazione a Cuneo
Ieri sera è arrivato a Cuneo, direttamente dall'aeroporto di Malpensa, un camion contenente 10.000 tute in tyvek, 81.500 mascherine di tipo chirurgico e 12.500 mascherine KN95. Il materiale è stato acquistato da una cordata che vede come capofila il Comune di Cuneo e che raggruppa Comuni, Enti Pubblici, Associazioni, Aziende ed Onlus senza scopo di lucro che operano sul territorio cuneese. Il materiale è stato distribuito dai volontari della Protezione Civile Comunale all'Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo, agli Ospedali dell'Asl Cn1, ai Consorzi Socio Assistenziali, alle Case di Riposo, alle Associazioni di volontariato e alle aziende del territorio.
Si segnala che è stata prorogata fino al 31 maggio l'autorizzazione alla sosta gratuita per il personale sanitario dell'Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo e gli operatori dell'Amos su tutti i parcheggi a raso nella zona dell'Ospedale, con la sola esclusione dei posti di via Coppino, nell'isolato di fronte all'ingresso della struttura, spazi destinati alla sosta degli utenti in situazione di emergenza e dove è quindi necessario mantenere la massima rotazione. Per godere di tale possibilità, gli operatori sanitari devono esporre sul cruscotto il contrassegno rilasciato dall'Aso o dall'Amos in modo da essere facilmente riconoscibili.
Si comunica inoltre che, fino al 17 maggio, restano sospesi i divieti di sosta per la pulizia strade. Le operazioni di pulizia meccanizzata vengono comunque effettuate, compatibilmente con le macchine parcheggiate. La settimana prossima si procederà anche con i nuovi interventi di pulizia e sanificazione dei portici, delle rastrelliere e delle aree maggiormente frequentate.
Numeri utili e informazioni di servizio
E' sempre attivo il numero telefonico 0171-444.700 riservato alle richieste per i Buoni Spesa (dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 17 e il venerdì dalle 8.30 alle 12.30). Chi volesse contribuire ad aiutare le tante famiglie cuneesi che in questi giorni si stanno trovando in difficoltà nell'acquistare beni di prima necessità come cibo e farmaci, può farlo mediante bonifico bancario sul conto corrente intestato al Comune di Cuneo, IBAN: IT 22 P 03111 10201 0 0000 0032346, indicando la seguente causale: "COVID-19 Solidarietà alimentare e Codice Fiscale".
Per rimanere aggiornati su informazioni e nuove disposizioni si ricorda che è possibile aderire al Servizio Sms della Protezione Civile, per iscriversi compilare il modulo pubblicato qui. Invitate parenti, amici e conoscenti ad attivare il servizio, più iscritti ci saranno maggiore sarà l'efficacia.
Nel ricordare il numero unico 0171.44.44.44 del Comune, attivo tutti i giorni dalle 9 alle 18 per fornire informazioni di carattere non sanitario e richieste di chiarimenti, si segnala che per necessità e difficoltà particolari in ambito sociale e di volontariato si può chiamare il Segretariato sociale attivato dal Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese (tel. 0171-334666). Il servizio è operativo dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 17, il sabato dalle 8 alle 13.
Borgosesia. Supporto psicologico del Comune: una mano tesa a cui molti si aggrappano
Una sessantina di colloqui di sostegno già sostenuti, numerosi contatti quotidiani e totale disponibilità all’aiuto nei confronti di chi sta patendo questo periodo di isolamento, incertezza, timore: questo è l’identikit del servizio di supporto psicologico attivato dal Comune di Borgosesia, per volontà del Sindaco Tiramani e della Vice Sindaco Emanuela Buonanno.
Il servizio è molto mirato: dopo aver individuato i soggetti da contattare, la dott.ssa Pochetti li ha chiamati ad uno ad uno, in tutto 29 persone, offrendo loro il supporto psicologico. Oltre al Servizio di Supporto Psicologico, il Comune ha attivato anche LINEA AMICA ai numeri 0163.290247 e 0163.290270 rispondono due operatrici disponibili ad ascoltare chiunque abbia bisogno di un conforto in questo momento così difficile. Mentre il supporto psicologico viene attivato dal Comune stesso, per il servizio di Linea Amica è lo stesso cittadino a contattare i numeri indicati se ne sente la necessità.