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Covid-19 Piemonte: 28 aprile ore 21

Sanità - Benessere
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La situazione dell'Emergenza Coronavirus in Piemonte al 28 aprile 2020, ore 21. Aggiornamento Coronavirus Piemonte. 4442 nuovi guariti in Piemonte. 2355 in via di guarigione. 54 nuovi decessi, 2913 in tutto. Situazione dei contagi in Piemonte 25216. 4624 nuovi guariti in Piemonte. 2429 in via di guarigione. 53 nuovi decessi, 2966 in tutto. Situazione dei contagi in Piemonte 25538. Al via da lunedì 4 maggio 2020 i test sierologici sul personale del servizio sanitario regionale.IoLavoro in agricoltura. Consiglio Regionale: l'assessore Icardi risponde alle interrogazioni. La situazione a Cuneo. Borgosesia. Supporto psicologico del Comune: una mano tesa a cui molti si aggrappano.

NUOVA AUTODICHIARAZIONE 26/3 --> LEGGI IL PDF


Piemonte

Aggiornamento Coronavirus Piemonte 28 aprile 2020
 NUMERO DI CONTAGIATI
25538
 IN TERAPIA INTENSIVA 202
 NON IN TERAPIA INTENSIVA 2637
 PERSONE IN ISOLAMENTO DOMICILIARE 12680
 GUARITI
4624
 IN VIA DI GUARIGIONE 2429
 DECEDUTI 2966
 TOTALE TAMPONI EFFETTUATI 146173
 TAMPONI ESAMINATI NEGATIVI 77541

4624 nuovi guariti in Piemonte. 2429 in via di guarigione

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 4.624 (182 in più di ieri): 446 (+29) in provincia di Alessandria, 185 (+19) in provincia di Asti, 231 (+13) in provincia di Biella, 504 (+21) in provincia di Cuneo, 371 (+2) in provincia di Novara, 2.344 (+98) in provincia di Torino, 228 (+0) in provincia di Vercelli, 257 (+0) nel Verbano-Cusio-Ossola, 58 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 2.429 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.


53 nuovi decessi, 2966 in tutto

Sono 53 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 16 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 2.966 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 554 ad Alessandria, 158 ad Asti, 161 a Biella, 230 a Cuneo, 254 a Novara, 1.312 a Torino, 157 a Vercelli, 110 nel Verbano-Cusio-Ossola, 30 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.


Situazione dei contagi in Piemonte 25538

Sono 25.538 (+322 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.329 in provincia di Alessandria, 1.530 in provincia di Asti, 961 in provincia di Biella, 2.420 in provincia di Cuneo, 2.245 in provincia di Novara, 12.625 in provincia di Torino, 1.096 in provincia di Vercelli, 999 nel Verbano-Cusio-Ossola, 234 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 99 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 202 (-12 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.637 (- 52 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.680

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 146.173, di cui 77.541 risultati negativi.


Al via da lunedì 4 maggio 2020 i test sierologici sul personale del servizio sanitario regionale

Inizieranno lunedì 4 maggio i test sierologici sul personale sanitario (compresi medici di famiglia, pediatri di libera scelta e specialisti convenzionati) di tutte le Aziende sanitarie del Piemonte.

Lo annuncia l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, osservando che si tratterà di un’indagine a fine epidemiologico, con l’obiettivo di comprendere meglio le caratteristiche della diffusione del virus e di fornire fondamentali informazioni per lo studio della patogenesi e lo sviluppo di strategie mirate di prevenzione, anche riguardanti l’identificazione di coorti target di possibile vaccinazione una volta che tale tecnologia preventiva sia disponibile.

«Tutti gli esiti dei test – rileva l’assessore Icardi - saranno riportati dal CSI sulla piattaforma Covid grazie ad un'integrazione con l'ecosistema informativo della Regione che consentirà di recuperare in tempo reale le informazioni utili ai fini epidemiologici direttamente dai referti validati dai Laboratori analisi delle singole Aziende sanitarie. Vuol dire applicare un modello di automatizzazione che non ha precedenti, risparmiando agli operatori il caricamento manuale di decine di migliaia di esiti. Sul piano sanitario, gli esiti positivi verranno interessati da approfondimenti diagnostici, anche attraverso l’utilizzo dei tamponi».

Il piano di screening regionale avverrà attraverso l’utilizzo di un test immunometrico IgG (test sierologico per IgG neutralizzanti anti-SARS-CoV2).

Tramite la Società di committenza regionale Scr, sono stati acquistati con procedura d’urgenza 70 mila kit e la consegna dei lotti necessari da parte delle tre ditte assegnatarie, Diasorin Spa, Abbot Srl e Medical System Srl, è prevista per il 30 aprile. Al momento, si stanno raccogliendo i fabbisogni di ogni Azienda sanitaria per poter procedere al recapito delle forniture.

Intanto, l’Unità di crisi ha fornito alle Aziende sanitarie regionali le indicazioni per effettuare l’indagine, specificando che si dovrà procedere all’acquisizione del consenso informato e quindi al prelievo del sangue di tutti gli operatori, su base volontaria.

I campioni saranno processati da ciascuna Azienda nei propri laboratori, con le apparecchiature di cui già tutte dispongono, escludendo quindi il ricorso ai privati.

I referti saranno inseriti negli applicativi locali e importati nella piattaforma Covid appositamente predisposta dal Csi. L’elaborazione epidemiologica dei dati sarà quindi affidata al Seremi (Servizio di riferimento regionale di epidemiologia delle malattie infettive) di Alessandria.


Garantire la libertà di culto

L’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca ha scritto al premier Giuseppe Conte una lettera sul tema del culto per esprimere “la volontà di mettere a disposizione parte degli sforzi della Regione Piemonte nel trovare una soluzione, congiunta con la Curia, il Governo e le realtà dei fedeli, per far tornare a vivere le chiese in sicurezza. Come faremmo altrimenti, se tra qualche mese la situazione si dimostrasse ancora pericolosa, a negare i riti religiosi per settimane e settimane? E dal 4 maggio a spiegare ai nostri cittadini che è lecito e consigliato recarsi a lavoro per otto ore, vicini ai colleghi, magari arrivando in fabbrica o in ufficio con i mezzi pubblici, ma non lo è andare in chiesa per un’ora alla settimana, distanziati dagli altri fedeli?”.


IoLavoro in agricoltura.

La Regione Piemonte sostiene il comparto agricolo piemontese tramite l'Agenzia Piemonte Lavoro e i suoi Centri per l'impiego. Con il portale web www.iolavoro.org/agricoltura sarà dato supporto alle aziende nella ricerca di candidati disponibili a svolgere attività stagionali urgenti, quali la raccolta di fragole, asparagi e primizie, le operazioni di primavera nelle vigne e l'avvio delle colture estive, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità. Possono candidarsi disoccupati, inoccupati e quanti intendono integrare il proprio reddito. Chi percepisce l'indennità di disoccupazione Naspi o il reddito di cittadinanza potrà mantenere il proprio status e non subirà decurtazioni nei limiti e nelle modalità previste dalla legge.

L’assessore al Lavoro Elena Chiorino la considera “un’iniziativa particolarmente significativa, assolutamente in linea con quanto vado sostenendo da settimane, cioè che per salvare i nostri raccolti occorre puntare prima di tutto sui tanti italiani e piemontesi che hanno perso il lavoro e che sarebbero ben disponibili a reinventarsi in questo settore e anche sui tanti i beneficiari del reddito di cittadinanza che, al momento, non hanno ancora trovato sbocco occupazionale”. Per l’assessore all'Agricoltura Marco Protopapa "è uno strumento utile per questa emergenza ma pratico anche per la futura gestione del lavoro in agricoltura, che permetterà di trovare e offrire lavoro superando molti ostacoli burocratici. L'obiettivo è presentare opportunità lavorative e al tempo stesso rispondere alle richieste urgenti di manodopera pervenute dalle aziende agricole piemontesi".


Consiglio Regionale: l'assessore Icardi risponde alle interrogazioni

Nel rispondere all’interrogazione del consigliere Pd, Domenico Ravetti, su quali azioni mirate siano state messe in atto sul territorio alessandrino, particolarmente colpito dall’emergenza sanitaria Covid, l’assessore alla sanità Luigi  Icardi ha segnalato che, in aggiunta a tanti altri interventi,  in termini di rete ospedaliera, si è provveduto ad un incremento del 70% dei posti letto di terapia intensiva (da 31 a 53); a Novi ligure l’ospedale è giunto a 102 posti letto riservati a pazienti Covid e sospetti e i posti in rianimazione sono passati da 6 a 12. A Casale Monferrato i posti letto riservati 104, posti in rianimazione portati da 8 a 12; ad Aqui Terme 52 posti letto riservati, portati da 5 a 9 quelli in terapia intensiva; Ovada è stata dotata di 35 posti letto dedicati; Tortona esclusivamente ospedale Covid, ha visto potenziato con 12 i posti letto rianimazione, di 8 unità posti letto sub-intensiva (caschi), 91 posti letto area medica e 20 posti letto di bassa intensità. E’ stata inoltre potenziata l’assistenza territoriale con 4 percorsi: Covid a Casa; percorso USCA (Unità speciali di continuità assistenziali;  percorso DISA (diversificazione setting territoriali); percorso Residenze sicure in 150 strutture della provincia.

La consigliera del Movimento cinque stelle Francesca Frediani ha poi interrogato l’assessore Icardi su quante strutture residenziali e alberghiere siano state messe a disposizione di soggetti che, a causa di ragioni logistiche, strutturali, socio-economiche, non abbiano potuto essere accolte in isolamento presso il proprio domicilio. Attualmente, ha specificato Icardi, i posti letto in RSA Covid e CAVS (continuità a valenza sanitaria) Covid, pubblici e privati, sono 497 su tutto il Piemonte. Altri posti saranno messi a disposizione nel mese di maggio. Per quel che riguarda le strutture alberghiere, il Settore Protezione civile della Regione Piemonte ha proceduto, con una modalità selettiva basata sul criterio territoriale, nell’ottica di trovare soluzioni alternative di tipo abitativo per i soggetti positivi al COVID-19, che non necessitano di particolari cure di tipo ospedaliero, ma che devono essere ancora oggetto di un sistema di quarantena. Al momento sono state attivate, a livello locale, alcune iniziative: per l’ASL AT, la Casa del Pellegrino – Villanova Asti, e l’hotel il Palio di AT per personale sanitario). Manca, al momento, la rilevazione delle ulteriori iniziative attivate a livello locale.

Quali procedure siano state adottate, nel corso di questa situazione emergenziale, per le persone decedute per cause diverse dal Covid, è invece la domanda che il consigliere dei moderati Silvio Magliano ha posto all’assessore alla Sanità. Secondo quanto indicato nella Circolare del Ministero della Salute, ha ribadito Icardi, nei casi per i quali vi sia certezza (oltre i dati clinici, almeno anche con secondo tampone negativo non anteriore a 15 giorni dal decesso) che il decesso non sia dovuto a COVID-19 , con certificazione del medico del reparto sottoscritta, datata (inclusa la data del 2° tampone negativo) , firmata e allegata in originale all'attenzione del Medico necroscopo, valgono le stesse procedure previste per i casi di decessi non dovuti a Covid-19 e, comunque, secondo i protocolli disposti dalle norme vigenti in materia. Nei casi di morte nei quali non si possa escludere con certezza che la persona fosse affetta da tale patologia, si applicano le specifiche cautele per defunti previste dalle disposizioni in presenza di sospetta o accertata patologia da Covid-19.

Perché la Clinica della memoria di Collegno non sia stata utilizzata a pieno per accogliere pazienti Covid positivi dimessi dai reparti ospedalieri: questo il quesito della consigliera del movimento cinque stelle Sarah Disabato. Icardi ha risposto che la Commissione di Vigilanza dell’Asl To3, ha verificato che su 60 posti letto totali, solo 20 fossero idonei secondo i requisiti strutturali richiesti.

Nel corso dei question time è stata data inoltre risposta alle interrogazioni dei consiglieri: Paolo Demarchi (Lega), sulla Prosecuzione cantiere Tenda bis; di  Paolo Ruzzola (Forza Italia) sul garantire ai cittadini piemontesi di usufruire del Bonus facciate; di Paolo Bongioanni (Fratello d’Italia) su Fondo rotativo a disposizione delle piccole e medie imprese a seguito crisi epidemiologica; di Ivano Martinetti (Movimento cinque stelle)  su riduzione dei servizi per i pendolari a causa della provincia di Cuneo; di Raffaele Gallo (Partito democratico) sullo smantellamento elettrificazione tratta Torre Pellice-Pinerolo; di Monica Canalis (Partito democratico) sull’affidamento servizio mediazione linguistica e culturale della Città della salute e della Scienza diTorino; di Marco Grimaldi (Liberi Uguali Verdi) su pazienti positivi al SARS-CoV-2 inseriti nelle RSA piemontesi.


L'emergenza dai comuni

La situazione a Cuneo

Gli uffici comunali sono al lavoro per approfondire le nuove disposizioni contenute nel Dpcm del 26 aprile 2020. Prima di fornire indicazioni ai cittadini è necessario attendere i chiarimenti sull'interpretazione delle norme da parte della Presidenza del Consiglio e gli eventuali ulteriori provvedimenti annunciati dalla Regione Piemonte. Le misure contenute del Dpcm diventeranno operative solo da lunedì 4 maggio, fino ad allora è importante attenersi alle diposizioni attualmente in vigore, quindi evitare di uscire il più possibile, se non per motivi di lavoro, di salute o di estrema necessità. È fondamentale mantenere un distanziamento interpersonale di almeno un metro e, quando ci si reca presso attività commerciali (sia al chiuso che all'aperto), è raccomandato l'utilizzo della mascherina. 

A tal proposito si ricorda che il mercato alimentare in programma venerdì 1° maggio in piazza Seminario è stato anticipato a giovedì 30 aprile. Come nelle ultime settimane, gli accessi saranno presidiati dai volontari della Protezione Civile Comunale e dell'Ana che garantiranno ingressi in piena sicurezza.

Per chi dovesse averne bisogno, si segnala che è sempre attivo il numero telefonico 0171-444.700 dedicato alle richieste per i Buoni Spesa (dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 17 e il venerdì dalle 8.30 alle 12.30). Grazie alle donazioni arrivate sul conto corrente del Comune (oltre 31.000 euro) e dedicate alla solidarietà alimentare, in aggiunta ai 1297 Buoni già distribuiti nelle scorse settimane, sarà possibile sostenere oltre 200 famiglie in difficoltà a cui a partire da domani saranno consegnate, da parte di volontari della Caritas, delle carte prepagate finalizzate all'acquisto di alimenti e prodotti di prima necessità. Chi volesse contribuire ad aiutare le tante famiglie cuneesi che in questi giorni si stanno trovando in stato di bisogno, può farlo mediante bonifico bancario sul conto corrente intestato al Comune di Cuneo, IBAN: IT 22 P 03111 10201 0 0000 0032346, indicando la seguente causale: "COVID-19 Solidarietà alimentare e Codice Fiscale".

Numeri utili e informazioni di servizio

Per rimanere aggiornati su informazioni e nuove disposizioni si ricorda che è possibile aderire al Servizio Sms della Protezione Civile, per iscriversi compilare il modulo pubblicato qui. Invitate parenti, amici e conoscenti ad attivare il servizio, più iscritti ci saranno maggiore sarà l'efficacia.

Nel ricordare il numero unico 0171.44.44.44 del Comune, attivo tutti i giorni dalle 9 alle 18 per fornire informazioni di carattere non sanitario e richieste di chiarimenti, si segnala che per necessità e difficoltà particolari in ambito sociale e di volontariato si può chiamare il Segretariato sociale attivato dal Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese (tel. 0171-334666). Il servizio è operativo dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 17, il sabato dalle 8 alle 13.


Borgosesia. Supporto psicologico del Comune: una mano tesa a cui molti si aggrappano

Una sessantina di colloqui di sostegno già sostenuti, numerosi contatti quotidiani e totale disponibilità all’aiuto nei confronti di chi sta patendo questo periodo di isolamento, incertezza, timore: questo è l’identikit del servizio di supporto psicologico attivato dal Comune di Borgosesia, per volontà del Sindaco Tiramani e della Vice Sindaco Emanuela Buonanno.

Il servizio è molto mirato: dopo aver individuato i soggetti da contattare, la dott.ssa Pochetti li ha chiamati ad uno ad uno, in tutto 29 persone, offrendo loro il supporto psicologico. Oltre al Servizio di Supporto Psicologico, il Comune ha attivato anche  LINEA AMICA ai numeri 0163.290247 e 0163.290270 rispondono due operatrici disponibili ad ascoltare chiunque abbia bisogno di un conforto in questo momento così difficile.  Mentre il supporto psicologico viene attivato dal Comune stesso, per il servizio di Linea Amica è lo stesso cittadino a contattare i numeri indicati se ne sente la necessità.


 

 

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