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Covid-19 Piemonte: 29 marzo ore 19.30

Sanità - Benessere
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La situazione dell'Emergenza Coronavirus in Piemonte al 29 marzo 2020, ore 19.30. Aggiornamento Coronavirus Piemonte. 75 nuovi guariti in Piemonte. 212 in via di guarigione. 72 nuovi decessi, 734 in tutto. Situazione dei contagi in Piemonte 8461. Coronavirus Piemonte. Ordinanza della Regione. Ok alla vendita di cancelleria negli esercizi commerciali già aperti e priorità di accesso per la spesa agli operatori sanitari e di protezione civile. Coronavirus Piemonte. Ordinanza della Regione. Ok alla vendita di cancelleria negli esercizi commerciali già aperti e priorità di accesso per la spesa agli operatori sanitari e di protezione civile. Oltre al personale sanitario, tamponi anche ai medici di famiglia ed agli operatori del 118. Dalla Regione 15 milioni per i servizi all'infanzia. La preoccupazione dell'unità di crisi per un falso volantino del Ministero dell'Interno. Pratiche edilizie gratis in tutti i comuni piemontesi. Accordo Regione CSI. Coronavirus: test su tamponi, il San Luigi è pronto.

NUOVA AUTODICHIARAZIONE 26/3 --> LEGGI IL PDF


IL TESTO DEL DECRETO --> LEGGI IL PDF


Piemonte

Aggiornamento Coronavirus Piemonte

NUMERO DI CONTAGIATI 7920 (+541)

IN TERAPIA INTENSIVA 442 (+60)

GUARITI 75 (+21)

IN VIA DI GUARIGIONE 212

DECEDUTI 734 (+72)

TOTALE TAMPONI EFFETTUATI 24782

TAMPONI ESAMINATI NEGATIVI 14657

* Differenze dalle ore 19.30 del 28 marzo 2020)


75 nuovi guariti in Piemonte. 212 in via di guarigione

Questo pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è salito a 75 (+21 rispetto a ieri), cosi suddiviso su base provinciale: 5 in provincia di Alessandria, 10 in provincia di Asti, 1 in provincia di Biella, 11 in provincia di Cuneo, 7 in provincia di Novara, 26 in provincia di Torino, 9 in provincia di Vercelli, 3 nel Verbano-Cusio-Ossola, 3 provenienti da altre regioni.

Altri 212 sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e attendono ora l’esito del secondo.


72 nuovi decessi, 734 in tutto

Sono 72 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 14 in provincia di Alessandria, 2 in provincia di Asti, 4 in provincia di Biella, 9 in provincia di Cuneo, 10 in provincia di Novara, 23 in provincia di Torino, 4 in provincia di Vercelli, 4 nel Verbano-Cusio-Ossola, 2 provenienti da fuori regione,

Il totale complessivo è ora di 734 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 155 ad Alessandria, 32 ad Asti, 68 a Biella, 50 a Cuneo, 103 a Novara, 236 a Torino, 32 a Vercelli, 45 nel Verbano-Cusio-Ossola, 13 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.


Situazione dei contagi in Piemonte 8461

Sono 8.461 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 1.266 in provincia di Alessandria, 385 in provincia di Asti, 467 in provincia di Biella, 613 in provincia di Cuneo, 715 in provincia di Novara, 4.012 in provincia di Torino, 442 in provincia di Vercelli, 363 nel Verbano-Cusio-Ossola, 80 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 118 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 446.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 24.782, di cui 14.657 risultati negativi.


Coronavirus Piemonte. Ordinanza della Regione. Ok alla vendita di cancelleria negli esercizi commerciali già aperti e priorità di accesso per la spesa agli operatori sanitari e di protezione civile

All’interno delle attività di vendita di generi alimentari e alle altre attività commerciali non soggette a chiusura sarà possibile a partire da domani lunedì 30 marzo la vendita al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio (codice ATECO 47.62.20).
Lo stabilisce, in deroga al Decreto nazionale che vieta il commercio di questa tipologia di prodotti, l’ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Il documento è stato definito in collaborazione con l’assessore al Commercio Vittoria Poggio e gli assessori all’Istruzione Elena Chiorino e ai Bambini Chiara Caucino.

Parallelamente le cartolibrerie e gli altri esercizi commerciali, che da Decreto devono mantenere i locali chiusi al pubblico, potranno proseguire la vendita di questi prodotti di cancelleria per corrispondenza con consegna a domicilio, come già avvenuto fino ad oggi.
Realtà per le quali il commercio a distanza è, al momento, l’unica opzione possibile. Per questo la Regione Piemonte, in accordo che le associazioni di categoria, si impegnerà a promuovere e a dare visibilità sul proprio sito istituzionale alle cartolibrerie che eseguono il servizio di vendita per corrispondenza con consegna a domicilio.

«Abbiamo ritenuto importante venire incontro alle esigenze espresse da tante famiglie e dal mondo scolastico in un momento in cui la didattica a distanza è uno strumento fondamentale da continuare a potenziare - sottolineano il presidente della Regione, Cirio e l’assessore al Commercio, Poggio -. Comprendiamo però il disagio e le difficoltà del settore per questo, oltre a promuovere e a dare visibilità alle cartolibrerie costrette alla chiusura ma attive con il commercio per corrispondenza, lavoreremo insieme ai loro rappresentanti nell’ambito del Piano di misure economiche straordinarie che stiamo predisponendo per sostenere tutte le imprese e i lavoratori colpiti dalle drammatiche conseguenze del coronavirus».

«Raccogliendo i numerosi appelli - spiegano il presidente Cirio e l’assessore Poggio - e le tante richieste che in queste settimane sono pervenute soprattutto dalle famiglie con bambini, ma più in generale da tutta la collettività, circa l’esigenza di reperire prodotti quali quaderni, pennarelli, biro e fogli, come Regione siamo intervenuti nel limite delle nostre possibilità giuridico-normative per consentire la vendita di questi prodotti. Parliamo di articoli che da un lato consentono ai bambini e ai ragazzi di proseguire senza problemi nella didattica a distanza e dall’altra permettono a tutti i cittadini di affrontare i difficili momenti di questo isolamento in casa con il sostegno di attività come la scrittura e il disegno che sono oggi più che mai fondamentali, soprattutto per i bambini, per aiutarci a definire e ad affrontare una nuova routine quotidiana».

L’ordinanza firmata oggi prevede anche che le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità garantiscano un accesso prioritario a medici, infermieri, operatori socio sanitari (OSS), membri della Protezione Civile, soccorritori e volontari muniti di tesserino di riconoscimento.

«Un atto che ci sembrava doveroso - concludono il presidente Cirio e l’assessore Poggio - nei confronti di coloro che da settimane dedicano ogni istante del proprio tempo a tutelare e proteggere le nostre vite».


Oltre al personale sanitario, tamponi anche ai medici di famiglia ed agli operatori del 118

Accanto al personale sanitario della Regione Piemonte, per il quale sono già in corso i test virologici sul coronavirus, anche i medici di famiglia convenzionati del territorio  e gli operatori del 118 saranno sottoposti al tampone per verificarne lo stato di salute.

La decisione è stata assunta dall’Unità di crisi della Regione Piemonte: «La forza e la dedizione del nostro personale sanitario e dei nostri medici è ciò che sta reggendo da settimane una situazione senza precedenti - sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Icardi -. Prenderci cura e sostenere chi da più di un mese senza sosta si sta prendendo cura degli altri è più che mai fondamentale. Ringraziamo il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale, Alessandro Stecco, per il prezioso lavoro di collegamento con tutti i rappresentanti di medici e operatori. Andiamo avanti per superare insieme questo grande momento di difficoltà».

Il protocollo per l’esecuzione dei tamponi è stato definito in accordo con le rappresentanze istituzionali e sindacali dei medici e degli infermieri e, oltre ad ampliare i test ai medici di famiglia convenzionati e agli operatori del 118, potenzia il meccanismo di controllo per garantire, alla luce della delicatezza del loro ruolo, la massima rapidità nei tempi di esecuzione e riscontro.

Il modello condiviso prevede per gli operatori sanitari e i tecnici della Regione Piemonte l’esecuzione del tampone su coloro che presentano sintomi riconducibili al Covid-19 o che abbiano avuto contatti stretti con soggetti positivi e, in parallelo, anche per tutti i medici di famiglia convenzionati che siano sintomatici. Analoghe disposizioni anche per gli operatori del 118.


Dalla Regione 15 milioni per i servizi all'infanzia

Un sostegno diretto alla fascia 0-6 nell’ottica di supportare le strutture pubbliche e private e, indirettamente, le famiglie che usufruiscono di servizi a pagamento. E’ quello voluto dall’assessore regionale all’Istruzione, Elena Chiorino, che ha messo a disposizione, complessivamente, 15 milioni di euro (risorse di FinPiemonte), suddivisi in 10 milioni di euro per la fascia 0-2 anni e 5 milioni di euro per la fascia 3-6 anni. Sono anche state rese note le procedure e le modalità per accedere a tali stanziamenti. In primo luogo, grazie alla collaborazione dell'ANCI Piemonte, sarà chiesto ai sindaci di eseguire un monitoraggio del territorio rispetto a tutti i servizi dell'infanzia, suddividendo gli stessi per tipologia. Importante precisare che saranno esclusi dalla misura quei servizi che non prevedono il pagamento da parte delle famiglie. Ci sarà a disposizione una piattaforma on-line, che i Comuni dovranno compilare indicando il numero di bambini frequentanti i servizi per l’infanzia. 

L’erogazione del contributo sarà immediatamente successiva alla ricezione dei dati, che consentirà di stabilire con esattezza il riparto delle risorse sui territori.

Spiega l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino: «Si tratta di un primo passo per far fronte alle emergenze causate dal Coronavirus, al quale successivamente seguiranno altre misure». «L’attenzione alla fascia 0-6 anni, ai servizi e alle famiglie coinvolte - prosegue Chiorino -  è infatti uno dei punti cardine del programma del mio Assessorato e questo stanziamento vuole essere una prima importante iniezione di liquidità».

«Oggi diamo un segnale importante - commenta Andrea Corsaro, presidente di ANCI Piemonte e sindaco di Vercelli - ringrazio la Regione e in particolare l'assessore Chiorino per l'attenzione dimostrata nei confronti delle famiglie piemontesi e delle loro necessità».

Entro fine settimana l’assessore Chiorino e il presidente Corsaro saranno in conferenza online con tutti i sindaci per illustrare la misura e per avere un contatto diretto con il territorio.


La preoccupazione dell'unità di crisi per un falso volantino del Ministero dell'Interno

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte esprime forte preoccupazione per un falso volantino del Ministero dell’Interno dove si obbligano i «non residenti degli stabili a lasciare le abitazioni ospitanti per rientrare nel proprio domicilio di residenza», pena una multa o l’arresto fino a 3 mesi, e si riporta anche l’obbligo di presentare, a richiesta, la documentazione comprovante l’affitto della casa insieme ai propri documenti personali.

Si tratta di una cosiddetta “bufala”, già smentita dalle Forze di Polizia, messa in giro ad arte da qualche malintenzionato magari al fine di introdursi nelle abitazioni ma che sta trovando spazio sui social, negli androni dei palazzi e sui muri delle città

Inoltre, se qualche cittadino ci crede e si sposta, oltre a contravvenire a quanto disposto con decreto del presidente del Consiglio dei ministri rischiando sanzioni davvero pesanti, può causare grossi danni agli sforzi messi in atto per combattere l’epidemia.

L’Unità di Crisi raccomanda pertanto ai cittadini di seguire le regole e le misure di contenimento per evitare la diffusione del virus, iniziando da quella di restare presso le proprie abitazioni, e di mantenersi informati esclusivamente attraverso i canali ufficiali delle Istituzioni.


Pratiche edilizie gratis in tutti i comuni piemontesi. Accordo Regione CSI.

Regione Piemonte e CSI consentono a tutti i comuni piemontesi di attivare gratuitamente per tutto il 2020 “Mude Piemonte”, il Modello Unico Digitale per l’Edilizia. «La decisione - spiega l’Assessore ai servizi Digitali, Matteo Marnati - è sulla scia delle recenti disposizioni per contrastare il Coronavirus, e per incentivare la Pubblica Amministrazione a utilizzare soluzioni informatiche a fornire servizi on line a cittadini, professionisti e imprese, evitando così ogni spostamento non necessario. Stiamo usando tutti gli strumenti possibili per aiutare imprese e professionisti ad accorciare la filiera della burocrazia, in questo caso anche economico perché il servizio sarà gratuito».

“L’emergenza sanitaria come quella che stiamo affrontando – aggiunge l’Assessore all’Urbanistica, Fabio Carosso - necessita di un grande impegno da parte di tutti e la tecnologia può darci una grande mano in questo momento. Si tratta di uno strumento che soccorre professionisti in difficoltà ai quali la Regione e io personalmente siamo vicini”.

Mude è un servizio di semplificazione amministrativa che ha come obiettivo la dematerializzazione delle pratiche edilizie, consentendo la condivisione delle informazioni tra amministrazioni, cittadini, professionisti e imprese.

È un sistema unificato a livello regionale per presentare ai comuni, senza recarsi agli sportelli e in modalità web, le pratiche edilizie secondo la modulistica regionale, utilizzando le banche dati sviluppate dalla PA. Sono quindi consultabili in modo integrato per tutti i comuni piemontesi la Base Dati Territoriale di Riferimento, le mappe e le informazioni censuarie catastali e lo stradario regionale. È anche possibile l’integrazione con le principali soluzioni di back office per la gestione delle pratiche edilizie in uso presso i comuni.

Per accedere al servizio è necessario collegarsi al portale www.mude.piemonte.it che offre servizi informativi, scambio di opinioni e assistenza. I professionisti attraverso una scrivania virtuale, denominata “scrivania del professionista”, possono organizzare e predisporre i materiali necessari all’inoltro delle istanze, controllarne i cambi di stato, leggere le comunicazioni provenienti dal Comune o cercare nello storico dei lavori registrati. I funzionari delle pubbliche amministrazioni invece attraverso la “scrivania della PA” possono ricevere le istanze, comunicare con il professionista o alimentare il fascicolo “digitale”.

Gli enti interessati all’attivazione del servizio possono scrivere alla casella di posta Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., indicando nell’oggetto dell’e-mail "richiesta attivazione Mude". Ulteriori informazioni in merito al servizio sono disponibili su www.mude.piemonte.it.

Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI osserva: «Ci tengo a ribadire che oggi siamo a fianco dei nostri soci nel fornire ai cittadini risposte rapide e soluzioni semplici e veloci, proteggendo i dati pubblici e garantendo il buon funzionamento dei servizi che eroghiamo anche in una situazione di crisi come questa. La Regione e tutti gli altri nostri soci possono contare su di noi: il nostro impegno è massimo nell’affrontare al meglio delle nostre possibilità una situazione senza precedenti”.


Coronavirus: test su tamponi, il San Luigi è pronto

L'ospedale San Luigi di Orbassano (Torino) sta ultimando i preparativi per l'esecuzione dei test sui tamponi per l'accertamento dei casi di positività al Coronavirus. L'Unità di crisi della Regione, ha dato il via libera e venerdì scorso sono state svolte le ultime sperimentazioni. Il San Luigi si candida così a diventare uno dei centri di eccellenza della microbiologia in Piemonte.


* Fonte Regione Piemonte

 

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