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Covid-19 Piemonte: 27 marzo ore 19.30

Sanità - Benessere
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La situazione dell'Emergenza Coronavirus in Piemonte al 27 marzo 2020, ore 19.30. Aggiornamento Coronavirus Piemonte. 38 nuovi guariti in Piemonte. 29 nuovi decessi, 598 in tutto. Situazione dei contagi in Piemonte 6708. Situazione dei contagi in Piemonte 7228 Il personale sanitario finora aumentato di 1467 unità. Test sul Covid-19 in tutte le case di riposo. Più laboratori per arrivare a 4.000 tamponi al giorno. Servono ventilatori. Campagna social per i prodotti piemontesi. Caucino: regione al lavoro per tutelare insieme le RSA.

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IL TESTO DEL DECRETO --> LEGGI IL PDF


Piemonte

Aggiornamento Coronavirus Piemonte

NUMERO DI CONTAGIATI 7228 (+520)

IN TERAPIA INTENSIVA 382 (+33)

GUARITI 38 (+6)

DECEDUTI 598 (+53)

TOTALE TAMPONI EFFETTUATI 20197

TAMPONI ESAMINATI NEGATIVI 12581

* Differenze dalle ore 19.30 del 26 marzo 2020)


38 nuovi guariti in Piemonte

Questa sera, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è salito a 38 cosi suddivisi su base provinciale: 19 residenti in provincia di Torino, 3 nell’Alessandrino, 5 nel Cuneese, 5 nell’Astigiano, 3 del Novarese, 1 nel Vercellese, 2 provenienti da fuori regione.

Altri 144 pazienti sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e attendono ora l’esito del secondo.


29 nuovi decessi, 598 in tutto

Sono 29 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questa sera dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 17 in provincia di Torino, 1 a Vercelli, 2 nell’Alessandrino, 2 nel Cuneese, 1 nel Vco, 1 nell’Astigiano, 5 nel Novarese.

Il totale complessivo è ora di 598 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 135 ad Alessandria, 23 ad Asti, 57 a Biella, 37 a Cuneo, 82 a Novara, 193 a Torino, 26 a Vercelli, 35 nel Verbano-Cusio-Ossola, 10 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.


Situazione dei contagi in Piemonte 7228

Sono 7.228 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 1.156 in provincia di Alessandria, 307 in provincia di Asti, 378 in provincia di Biella, 528 in provincia di Cuneo, 609 in provincia di Novara, 3.435 in provincia di Torino, 360 in provincia di Vercelli, 288 nel Verbano-Cusio-Ossola, 65 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 102 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 440

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 20.197, di cui 12.581 risultati negativi.


Il personale sanitario finora aumentato di 1467 unità

Continua il potenziamento delle personale del Servizio sanitario regionale per affrontare l’emergenza COVID-19. Dall’apertura dell’Unità di crisi ad oggi, sono complessivamente 1.467 le risorse umane aggiuntive reclutate con diverse forme contrattuali dalle Aziende sanitarie regionali del Piemonte. Tra queste, 269 medici, 692 infermieri e 461 operatori socio-sanitari.

In particolare, le nuove risorse risultano così distribuite: 202 Asl To3, 159 Città di Torino, 113 Ospedale Novara, 333 Città della Salute di Torino, 108 Asl Vc, 91 Asl Cn1, 77 Ospedale San Luigi Orbassano, 41 Asl Al, 46 Ospedale Santa Croce Carle Cuneo, 49 Ospedale Mauriziano Torino, 52 Asl To4, 44 Ospedale di Alessandria, 51 Asl Bi, 46 Asl To5, 22 Asl At, 10 Asl Cn2, 13 Asl No e 10 Asl Vco.

"La battaglia che si combatte ogni giorno contro il coronavirus – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – non conosce sosta. Siamo soddisfatti della risposta dei medici, degli infermieri e degli operatori socio-sanitari, il sistema sta facendo ricorso a tutte le risorse disponibili per affrontare al meglio l’emergenza".


Test sul Covid-19 in tutte le case di riposo

L’Unità di crisi della Regione Piemonte ha disposto di effettuare il test sierologico a tappeto per tutti i dipendenti e gli ospiti delle oltre settecento case di riposo della regione.

Lo annuncia l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, che ieri ha incontrato in videoconferenza le rappresentanze dei datori di lavoro delle case di riposo e, oggi, la rappresentanze sindacali dei lavoratori delle stesse strutture, ottenendo da tutti la più ampia condivisione dell’operazione.

Domani mattina saranno campionate le prime due case di riposo per la validazione delle procedure, dopo di che, fatte le necessarie valutazioni di efficacia, si procederà progressivamente su tutte le strutture. 

"I test sierologici – osserva l’assessore Icardi – offrono un primo screening rapido dell’infezione, in grado di identificare infezioni tardive, pregressi contatti col virus e avvenuto sviluppo di immunità e possono essere utili per confermare la possibilità di consentire il ritorno al lavoro del personale sanitario risultato negativo al tampone. In più – conclude Icardi -, permettono di raccogliere preziosi dati per le analisi epidemiologiche dell’avvenuto contatto col virus in ampie fasce di popolazione".

Sul piano tecnico, il dosaggio degli anticorpi IgM e IgG anti-COVID valuta l’avvenuto contatto col virus da parte delle difese immunitarie del soggetto.

A seconda della presenza e del dosaggio delle une e delle altre, è possibile avere delle informazioni rispetto alla fase della malattia, ovvero se questa è in fase acuta o se è stata superata.


Più laboratori per arrivare a 4.000 tamponi al giorno

Il presidente Alberto Cirio comunica che è stata potenziata la rete dei laboratori che effettuano gli esami sui tamponi: all’inizio dell’emergenza erano solo due (Molinette e Amedeo di Savoia), ora sono 20, di cui 16 pubblici e 4 privati. In molti di essi vengono adoperati i nuovi macchinari della Diasorin di Saluggia, che consentono di avere i risultati in un’ora: “Dalla prossima settimana si potranno eseguire tra i 3500 e 4000 tamponi al giorno, arrivando ai livelli del Veneto, che è la Regione che in questo momento ne fa di più”.


Servono ventilatori

Il presidente Alberto Cirio ai microfoni di Radio Uno Rai: "Stiamo arrivando al livello di saturazione della terapia intensiva, nonostante la Regione abbia raddoppiato i posti letto. Se questa curva non si abbassa rischiamo davvero di non farcela, di qui il mio appello accorato a Roma di inviare ventilatori in base alle effettive urgenze e agli effettivi bisogni". Sugli approvvigionamenti di materiale sanitario, Cirio conferma che col Governo "c'è molta tensione, qualcosa inizia ad arrivare ma è ancora poco". Dall'inizio dell'emergenza la Regione ha raddoppiato i posti letto di terapia intensiva, passando da 287 agli attuali 510 utilizzando tutto le strutture possibili, comprese le sale operatorie.


Campagna social per i prodotti piemontesi

E’ identificata dagli hashtag #madeinpiemonte e #sceglipiemontese la campagna social voluta dalla Regione per sostenere l'agricoltura piemontese, che, pur non avendo mai fermato la sua attività, subisce e subirà ripercussioni pesanti per i problemi legati alle esportazioni, agli approvvigionamenti, alla logistica, alla manodopera, all'organizzazione della filiera. Uno slideshow e una serie di grafiche invitano ad acquistare e consumare i prodotti made in Piemonte elencati su www.piemonteagri.it

"Difendiamo i prodotti agroalimentari di qualità del Piemonte - sottolinea l'assessore all'Agricoltura e cibo, Marco Protopapa - e sosteniamo i nostri agricoltori con un'ulteriore azione che coinvolge direttamente i cittadini.


Caucino: regione al lavoro per tutelare insieme le RSA

“Nel corso della Commissione Sanità di oggi ho risposto puntualmente a tutte le istanze relative alle mie deleghe, quindi quelle socio-assistenziali”. Così Chiara Caucino, assessore al Welfare, in riferimento alle dichiarazioni di alcuni consiglieri di opposizione intervenuti oggi pomeriggio in videoconferenza.

“Rispetto alla questione dei tamponi, di competenza strettamente sanitaria– prosegue Caucino – ho riferito come attualmente la Regione stia lavorando ad un protocollo di azioni condiviso per le residenze sanitarie assistenziali. Proprio questa sera, congiuntamente all’assessore alla Sanità, Luigi Icardi e al direttore alla Sanità, Fabio Aimar, abbiamo incontrato i rappresentanti datoriali e domani mattina incontreremo i rappresentanti sindacali degli operatori delle strutture”.

“Per affrontare una situazione così delicata – conclude l’assessore - alla quale la Regione dedicherà tutta l’attenzione necessaria, proprio questa sera l’assessore Icardi mi ha comunicato che verrà inserita una rappresentanza dell’Rsa, delle Ra e del Welfare piemontese presso l’Unità di crisi”


* Fonte Regione Piemonte

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