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Covid-19: nasce un patto per il Piemonte

Sanità - Benessere
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La Regione unisce mondo produttivo e istituzioni per superare insieme l’emergenza Il presidente Cirio: “Al Governo abbiamo proposto misure equilibrate per rallentare il nostro cuore economico, senza fermarlo”.

"Ringraziamo il Governo per aver ascoltato la nostra profonda preoccupazione e per aver accolto la proposta di misure più rigide e severe, così come chiesto anche dalla nostra Regione. Il Piemonte farà la sua parte, insieme al resto d’Italia. Ma di fronte a un sacrificio così grande, adesso serve da parte di tutte le istituzioni, italiane ed europee, un sostegno economico immediato e altrettanto grande".


Con queste parole il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio commenta le nuove misure di contenimento del coronavirus annunciate in tarda serata dal Governo.

Nelle scorse ore il presidente Cirio aveva trasmesso al premier Conte una proposta di azioni da mettere in atto in tutto il Paese, dopo aver  riunito in videoconferenza i rappresentanti piemontesi delle categorie economiche e dei lavoratori, i  sindaci dei comuni capoluogo, i presidenti delle   Province   e l’ Anci   al fine di valutare e   condividere le misure necessarie a contrastare in modo decisivo il coronavirus.

Ne è nato un grande patto che unisce tutti, l’intero mondo produttivo e quello delle istituzioni con un solo obiettivo comune: superare l’emergenza e far riparte al più presto il Piemonte.


Alberto Cirio

Presidente della Regione Piemonte

"Oggi di fronte a una delle situazioni più difficili mai affrontate nasce un grande patto per il nostro Piemonte, condiviso con tutto il mondo produttivo ed economico e con gli enti locali. La preoccupazione per l’evoluzione del contagio è comune e, nel timore che le misure messe in atto finora non siano sufficienti, dopo esserci confrontati con la Lombardia abbiamo voluto proporre al Governo una serie di misure per il Paese, condivise anche dal Comitato scientifico della nostra Unità di Crisi regionale. Un lavoro corale e di grande collaborazione che ci ha permesso di proporre azioni forti, ma equilibrate. Oggi per vincere il coronavirus abbiamo bisogno di rallentare il cuore economico del nostro territorio, senza però fermarlo. Ringrazio il grande senso responsabilità di tutti, dal piccolo commerciante e artigiano ai grandi imprenditori, ai lavoratori. Tutti disposti a fare la loro parte per superare questo momento difficile. Un atteggiamento coraggioso e di grande serierà che dovrà essere immediatamente riconosciuto e premiato dall’Italia e dall’Europa".


La lettera

Al PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Prof. Giuseppe CONTE

epc

MINISTRO DELLA SALUTE

On. Roberto SPERANZA

CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Dott. Angelo BORRELLI

Oggetto: Proposte per ulteriori misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19

Ad integrazione del D.P.C.M. 8 marzo 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 59, del 8 marzo 2020, si sottopongono alla S.V. le seguenti misure atte a favorire un ulteriore contenimento della diffusione del virus Covid-19. La Regione Piemonte, nel valutare l’aumento esponenziale dei casi di contagio ed il conseguente aggravio sul sistema sanitario, ritiene necessario procedere ad un inasprimento delleiniziative di contenimento già in essere, perseguendo la ricerca delle iniziative che contribuiscanoin modo efficace al contenimento dei contagi.

La conseguente definizione degli interventi, che qui si riportano, nasce da un ampio confronto con le parti economiche, datoriali e sindacali, che hanno tutte condiviso gli intenti, consapevoli del sacrificio che si chiede al sistema economico piemontese, ma ugualmente determinati a contribuire al superamento di questa grave crisi sanitaria.

Le misure proposte sono state valutate positivamente nel parere del Comitato tecnico-scientifico costituito presso l’Unità di crisi piemontese, che si allega, e condivise con i Presidenti di Provincia, i Sindaci dei Comuni capoluoghi, il Presidente dell’ANCI regionale.

Si propone, pertanto:

● chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi dipubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità e alle edicole;

in sede attuativa occorre dare indicazione in merito alla garanzia di concorrenzialità al fine di nonfavorire in modo inappropriato le vendite on-line;

● chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e deireparti di vendita di beni non di prima necessità. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie, i servizi veterinari e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi i mercati al coperto e le medie e grandi strutture di vendita. I Comuni possono autorizzare l’apertura di banchi mercatali per la vendita di beni alimentari e di prima necessità a patto che siano garantite le distanze di sicurezza con il venditore e fra i clienti e sia disponibile al pubblico una confezione digel igienizzante;

● chiusura di bar, pub, ristoranti di ogni genere;
● chiusura delle attività artigianali di servizio alla persona (parrucchieri, estetisti, ecc.) ad eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza (ad esempio impianti e manutenzioni); sono esclusedalla chiusura le attività di logistica e di autotrasporto conto proprio e conto terzi;

● chiusura di tutti gli alberghi e di ogni altra attività destinata alla ricezione (ostelli, agriturismi, ecc..) ad eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell’espletamento delle attività diservizio pubblico, alla residenzialità abitativa ed alla residenzialità di supporto alle attivitàsanitarie;

● sospensione di tutti i servizi mensa sia nelle strutture pubbliche che private, salvo che siagarantito il servizio evitando rigorosamente gli assembramenti e sia garantita in ogni momento ladistanza di sicurezza;

● sospensione dei servizi bancari e postali differibili, salvaguardando i servizi essenziali legati al pagamento di stipendi e pensioni; differimento delle scadenze di multe e sanzioni, con conseguente limitazione di affollamento agli sportelli;

●chiusura di tutti i servizi terziari e professionali, ad eccezione di quelli legati alla pubblica utilità, ai servizi alle imprese collegati ad adempimenti amministrativi nei confronti della pubblicheamministrazioni e al corretto funzionamento dei settori richiamati nei punti precedenti; sono esclusidalle chiusure le sedi delle associazioni datoriali e sindacali, in quanto garantiscono, tra l’altro, l’attivazione delle procedure degli ammortizzatori sociali ovvero l'erogazione di servizi on-line. Si propone l’ulteriore sospensione, di conseguenza, dei termini processuali e degliadempimenti di natura amministrativa, assicurativa, ecc. Ogni attività svolta con modalità di lavoro agile è consentita. È fatta salva l’individuazione da parte di Regione Piemonte delle attività di indifferibilenecessità. Si comunica che per quanto riguarda le restanti attività produttive è già stato raggiunto unaccordo con Confindustria Piemonte, Confapi Piemonte, CNA Industria Piemonte, che provvederanno ad operare per una maggiore flessibilità organizzativa delle aziende attraverso l’utilizzo di ammortizzatori sociali per aree non strategiche e, quindi, e solo in situazioni limite,chiusura temporanea di reparti produttivi. Analoghe problematiche dovranno essere risolte per ilsettore edile. Si ritiene, infine, opportuno procedere alla variazione del servizio di trasporto pubblico infunzione delle attività che permarranno in essere. Sono in via di definizione ulteriori accordi con le associazioni di categoria per definiremisure contenitive specifiche aggiuntive, oltre che per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali.

Con i migliori saluti

Alberto Cirio

Ph. Regione Piemonte

 

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