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Coronavirus in Piemonte, situazione 9/3 (1)

Sanità - Benessere
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La situazione in Piemonte e Valle d'Aosta al 9 marzo 2020, ore 10. Altri decessi. Il bollettino dei contagi. Il presidente Mattarella telefona a Cirio. Aumentano le chiamate al numero verde. Emergenza Coronavirus: Nova Coop adotta nuove misure. Il Presidente della Provincia Lanfranco “Asti non è zona rossa” ma è “attenzionata”.Valle d'Aosta Coronavirus: 14 i casi positivi.


Altri decessi

 E' arrivata all'Unità di crisi della Regione Piemonte la conferma della positività al Coronavirus di tre persone decedute tra la notte scorsa e questo pomeriggio nell’ospedale di Tortona, trasformato in Covid Hospital. Si tratta di due uomini, uno di 81 anni di Pontecurone e uno di 75 anni di Rosignano Monferrato, e di una donna di 90 anni di Carezzana. Tutti presentavano un quadro clinico compromesso. Il numero dei deceduti positivi al virus in Piemonte sale così a nove.

Sono deceduti nella notte due pazienti ricoverati presso l’ospedale di Vercelli, risultati positivi al “coronavirus-Covid19”. Si tratta di un uomo di 81 anni di Cavallirio (No) e di un altro di 50 anni di Vercelli. Entrambi erano pluripatologici ed erano in trattamento con casco cpap. Un terzo decesso di una donna di 72 anni, di Settimo T.se, sempre positiva al virus, si è registrato all’ospedale di Chivasso (To).


Il bollettino dei contagi

Al momento sono 373 le persone risultate positive al test del Coronavirus. I ricoveri ospedale sono 295, 45 dei quali in terapia intensiva. Sono in isolamento domiciliare fiduciario 69 persone. Finora sono 1.700 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, di cui 1.327 sono risultati negativi.


Il presidente Mattarella telefona a Cirio

Ringrazio di cuore il presidente Mattarella per il tempo e le parole dedicate a me e al nostro Piemonte - ha dichiarato il presidente Alberto Cirio, in isolamento nella sua casa di Alba -. Nell’augurarmi una pronta guarigione, ha espresso un pensiero di stima per il grande sforzo che tutto il sistema piemontese sta mettendo in campo per affrontare questa emergenza. L’ho ringraziato a nome di tutto il territorio. Sappiamo che lo lega un rapporto speciale alla nostra terra e noi, quando questo momento difficile sarà finalmente superato, ci auguriamo di poterlo ospitare presto in Piemonte”.


Aumentano le chiamate al numero verde

Impennata di telefonate negli ultimi giorni al numero verde sanitario, 800.19.20.20, che è passato da una media di 700 telefonate al giorno alle 1800 di giovedì, alle 2900 venerdì, fino alle 3800 sabato. Contestualmente sono aumentare le chiamate al numero unico dell’emergenza sanitaria 112, che è stato potenziato per fare fronte a questo flusso improvviso. L'Unità di crisi della Regione Piemonte ricorda che il numero verde sanitario 800.19.20.20 non è deputato a dare chiarimenti su dubbi circa l’applicazione delle misure di contenimento disposte dal Governo. Deve essere utilizzato solo per ricevere indicazioni in caso si abbia il dubbio di aver contratto il virus.


Emergenza Coronavirus: Nova Coop adotta nuove misure

In ottemperanza al decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri emanato domenica 8 marzo, Nova Coop informa tutti i soci e clienti che, a partire da subito:

  • i supermercati e gli ipermercati, in quanto esercizi di vendita di prodotti alimentari, saranno aperti secondo i consueti orari su tutto il territorio nazionale comprese le aree cosiddette “Articolo 1” (Lombardia e province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia).

In particolare, rientrano tra le zone Articolo 1 i territori in cui la Cooperativa è presente: Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli e Lombardia (Castano Primo, Luino, Tradate).

  • Nelle aree Articolo 1 specificate sopra, invece, resteranno chiusi nel fine settimana i negozi non alimentari dei centri commerciali con esclusione di farmacie e parafarmacie che rimarranno aperte insieme a supermercati ed ipermercati.

Nova Coop ha 60 punti vendita sul territorio piemontese e 3 su quello Lombardo, in totale 30 negozi sono all’interno della zona arancione, l’attenzione quindi è altissima e come conferma Ernesto Dalle Rive, Presidente di Nova Coop “Stiamo cercando di gestire al meglio le attività della cooperativa in queste giornate rese complicate oltreché dalla situazione di emergenza che si è determinata nella nostra Regione e nel Paese, anche dall’interpretazione di un decreto a tratti di difficile e univoca interpretazione. La consapevolezza che svolgiamo un servizio di pubblica utilità ci impone di operare con determinazione per garantire il massimo della assistenza e del servizio ai consumatori, invitandoli a seguire con attenzione e rigore le direttive relative alla distanza e alle misure volte a non determinare inutili assembramenti nell’area vendita“.

Si ricorda che non è consentito creare assembramenti nei luoghi chiusi ed è obbligatorio rispettare la distanza di sicurezza di un metro tra le persone. La Cooperativa è chiamata a far rispettare tale regola fondamentale e si sta adoperando per regolamentare gli accessi e la circolazione dentro i punti vendita con comunicazioni affisse in loco, messaggi radio diramati nei punti vendita e altri metodi che riterrà utili allo scopo.

N.B.: Le informazioni riportate sopra potranno essere aggiornate in seguito a eventuali nuove disposizioni o a più dettagliate interpretazioni delle disposizioni in essere da parte delle autorità preposte.


Il Presidente della Provincia Lanfranco “Asti non è zona rossa”, è attenzionata

A seguito del decreto legge firmato stamattina 8 marzo dal Presidente del Consiglio dei Ministri, le Istituzioni hanno avuto l’inaspettata notizia che inserisce la provincia di Asti tra le Province nelle quali adottare misure urgenti di contenimento del contagio insieme alle Provicne di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia e la Regione Lombardia.

Nel Salone della Provincia, si è tenuta stamane  una riunione di coordinamento, convocata dal Prefetto di Asti dott. Alfonso Terribile, per analizzare le disposizioni del decreto legge. Alla riunione hanno partecipato il presidente della Provincia Paolo Lanfranco, il sindaco di Asti Maurizio Rasero, i sindaci dei centri operativi misti (COM) di Bubbio, Canelli, Castell’Alfero, Castello d’Annone, Castelnuovo Don Bosco, Isola, Moncalvo, Montechiaro, Nizza, San Damiano, Villafranca, Villanova, e i vertici delle Forze dell’Ordine  e dei Vigili del Fuoco, esponenti dell’ASL, Comitati della Croce Rossa e Verde.

Alle ore 16, il presidente Lanfranco ha convocato una riunione con i Sindaci dei Comuni della provincia, per la prima volta in videoconferenza con la piattaforma messa a disposizione da Anci, per permettere il confronto a distanza, evitando in tal modo l’assembramento di persone, con un ottimo risultato vista la partecipazione all’unanimità degli amministratori. Sono intervenuti portando importanti delucidazioni sull’argomento il Vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso e l’Assessore ai Trasporti Marco Gabusi.

Lanfranco, il viceprefetto Sirico e Rasero, via internet, sono stati a disposizione dei colleghi amministratori per due ore fornendo risposte e chiarimenti in merito alla comprensione del decreto.

Asti non è “zona rossa” ma è “attenzionata”.

Il messaggìo del Presidente della Provincia Paolo Lanfranco è chiaro: limitare ogni spostamento non necessario ed ogni relazione sociale che si possa evitare. Ogni cittadino ha la responsabilità e il dovere morale di attenersi a questo, con serenità ma anche con grande rigore. Tutti i servizi fondamentali e gli approvvigionamenti saranno garantiti.


Valle d'Aosta

Coronavirus: 14 i casi positivi

Alla presenza del Presidente della Regione, degli Assessori regionali e del  Gruppo di coordinamento regionale istituto dalla Protezione civile per la gestione sul territorio del COVID-19, si è svolto, un incontro con la stampa  per tracciare il punto della situazione sanitaria in Valle d’Aosta in relazione alla gestione del Covid-19 e per illustrare alcune delle misure per il contrasto e il contenimento del coronavirus derivanti dall’attuazione del DPCM datato 8 maggio,  che vedono la Regione Valle d’Aosta particolarmente coinvolta. Ad oggi, i casi positivi sono quattordici, di cui quattro ricoverati nel presidio ospedaliero regionale mentre gli altri sono in isolamento domiciliare, asintomatici o con lievi sintomi. Sessantuno sono i tamponi effettuati fino ad ora, dei quali ventisei sono in attesa di esito da  parte dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino.

Al momento sono ottantadue le persone per le quali i sindaci hanno predisposto un’ordinanza per isolamento domiciliare precauzionale, sotto sorveglianza medica, così i loro familiari e le persone con le quali hanno avuto contatti stretti.

Il Presidente della Regione ha comunicato di aver partecipato ad una riunione in videoconferenza con il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie a cui hanno preso parte tutti i Presidenti delle Regioni per un esame delle disposizioni previste dal DPCM approvato nelle prime ore di questa mattina, in base anche alle particolarità delle singole realtà.

Il Presidente della Regione ha ricordato poi che da oggi, domenica 8 maggio, sono chiusi  i castelli e i musei, compreso il Forte di Bard e la Casa da Gioco di Saint-Vincent.

Lunedì 9 marzo 2020, sono invece sospese le attività didattiche in tutte le biblioteche del territorio regionale a cui si aggiungerà la chiusura degli impianti di risalita e degli snowpark, che si protrarrà fino a fine stagione.  Skyway e la parte di comprensorio di Breuil Cervinia interessata dalla sci estivo vedrà la riapertura in funzione delle future disposizioni.

Resteranno regolarmente aperte invece le piste da sci di fondo.

Il Presidente della Regione ha ricordato che prenderà avvio una serie di confronti con il territorio, in primis con gli enti locali e a seguire le Associazioni  di categorie per un confronto sulle misure che le ristorazione , i bar e gli esercizi commerciali dovranno adottare per il per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus Covid-19.

In conclusione, il Presidente della Regione ha annunciato che la data delle elezioni regionali, previste in origine il 19 aprile, sarà posticipata almeno al 10 maggio, previa verifica di possibili ulteriori differimenti.


Ph. Regione Piemonte

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