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Coronavirus in Piemonte, situazione 6/3-3

Sanità - Benessere
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La situazione in Piemonte e Valle d'Aosta al 6 marzo 2020, ore 21.30. Il bollettino dei contagi. Altri due decessi. La situazione sanitaria. Riaperta la Medicina delle Molinette. Un video contro il virus. Il bollettino dei contagi. Aiuti alle famiglie. Cassa in deroga. Prime misure per l’economia. Valle d'Aosta. COVID-19: aggiornamento sulla situazione sanitaria.

Altri due decessi

Sono cinque le persone decedute in Piemonte che sono risultate positive al test per il Coronavirus. Oggi sono morti ad Alessandria un uomo di 77 anni, con una grave patologia polmonare cronica già curata in ossigenoterapia domiciliare, e un altro uomo di 78.

Nella notte a Novi Ligure era morta una donna di 81 anni, affetta da pluripatologie e risultata positiva al test, ricoverata da qualche giorno nel Pronto soccorso, dove si era presentata con sintomi influenzali e tenuta in osservazione. Il suo quadro clinico è peggiorato improvvisamente, fino al decesso avvenuto nella fase di trasferimento in Rianimazione.

I primi due deceduti, nei giorni scorsi, erano stati due uomini di 80 e 76 anni negli ospedali di Tortona e Novi Ligure.


La situazione sanitaria

L’assessore alla Sanità, Luigi Icardi: "Visto il sovraccarico dell’Istituto Superiore di Sanità, è probabile che a breve il Piemonte verrà autorizzato a certificare la positività al virus in modo autonomo. Sul fronte dell'assistenza  abbiamo 64 posti di Rianimazione dedicati, ma a breve ne creeremo di nuovi. E probabilmente affiancheremo a quello di Tortona un secondo Covid-19 Hospital piemontese. Inoltre, presso l’Unità di Crisi abbiamo creato un servizio che si occupa delle nuove assunzioni in sanità”.


Riaperta la Medicina delle Molinette

E’ stato regolarmente riaperto il reparto di Medicina generale dell’ospedale Molinette di Torino, dove una coppia ricoverata di anziani coniugi questa notte è risultata positiva al test. La Direzione ha provveduto immediatamente a isolare i pazienti, mettere in quarantena il personale sanitario, garantendo nel contempo la continuità dell’attività del reparto, che è stato prontamente sanificato.


Un video contro il virus

Da un’idea condivisa con l’Unità di crisi della Regione Piemonte, gli studenti e i docenti dell’Ipsia Castigliano, in collaborazione con l’Asl di Asti, hanno realizzato un video, un trailer e una serie di spot per comunicare le regole fondamentali per prevenire possibili contagi da Coronavirus. Sei spot e un trailer con testimonial di eccezione per dare un messaggio di tranquillità e consapevolezza ai concittadini astigiani, tra i più colpiti dalla malattia in Piemonte: il sindaco Maurizio Rasero, il vescovo Marco Prastaro, il farmacista Michele Maggiora, il preside Franco Calcagno, il medico Rino Barbero e la nuotatrice Alice Franco (quest’ultima lo ha realizzato dal suo ritiro a Brunico con la nazionale). Nei loro spot, oltre a ricordare alcuni principi di igiene fondamentali per non trasmettere il contagio, invitano i cittadini al rispetto delle regole indicate dal Ministero e li sollecitano a non lasciarsi prendere allo sconforto perché “insieme possiamo farcela a superare questo difficile momento”.

“Ringrazio di cuore gli studenti, i docenti, il preside del Castigliano e quanti hanno collaborato a questa bella iniziativa - commenta l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi - E’ quanto mai importante in questo momento trasmettere e trasferire alle persone un messaggio di condivisione di una battaglia comune, dove ognuno, Servizio sanitario nazionale e cittadini, deve fare la propria parte. Insieme cer la faremo, ne siamo certi”.


Il bollettino dei contagi

Sono 166 le persone risultate positive al test sul Coronavirus  Le persone tuttora ricoverate in Terapia intensiva sono 35. Finora sono 893 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 623 dei quali risultati negativi.


Aiuti alle famiglie

La prossima settimana si definirà invece il capitolo dedicato alle famiglie che stanno sopportando dei costi causati dalla sospensione delle attività didattiche nelle scuole: “Siamo al lavoro - ha annunciato il presidente Cirio - per integrare in maniera complementare il decreto che il Governo assumerà martedì con risorse aggiuntive: sulla base dei contenuti sceglieremo se aumentare le quote dell’aiuto economico oppure allargarlo alle fasce che non verranno inserite”.


Cassa in deroga

Un altro aspetto che ci si aspetta venga definito dal Governo è la concessione della cassa integrazione in deroga anche alle aziende con meno di sei dipendenti. “Le Regioni lo hanno chiesto - ha precisato Cirio - per consentire ai dipendenti di queste imprese di ricevere uno stipendio anche se sono lasciati a casa per mancanza di clientela nel caso di quelle turistiche o perché le lezioni sono sospese nel caso di quelli che si occupano di ristorazione scolastica”.


Prime misure per l’economia

La Regione Piemonte ha assunto le prime misure per sostenere l’economia messa in difficoltà dall’emergenza provocata dal Coronavirus.

“Innanzitutto – hanno annunciato il presidente Alberto Cirio e l’assessore al Bilancio e Attività produttive, Andrea Tronzano, nel corso di una conferenza stampa - abbiamo deciso di anticipare i tempi di erogazione dei contributi e dei finanziamenti dovuti agli enti e alle associazioni. Metteremo così in circolo da lunedì risorse per 200 milioni di euro. In secondo luogo abbiamo disposto la sospensione del pagamento delle rate dei mutui che 1000 aziende piemontesi hanno in corso con Finpiemonte, per un importo complessivo di 110 milioni. Infine, da venerdì prossimo, 13 marzo, potremo ricorrere al Fondo di garanzia per aiutare le piccole e medie imprese in difficoltà a pagare gli interessi che hanno nei confronti delle banche e ad accedere a nuove forme di credito che potranno servire, ad esempio, a pagare gli stipendi dei dipendenti”.

“Ci eravamo impegnati a varare misure in tempi rapidi - ha evidenziato Cirio - e abbiamo mantenuto l’impegno con azioni concrete che rappresentano segnali importanti per affrontare un’emergenza che sta diventando costante”.


Valle d'Aosta

COVID-19: aggiornamento sulla situazione sanitaria

Alla presenza del Presidente della Regione, dell’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali e dei vertici dell’USL della Valle d’Aosta, si è svolto oggi, venerdì 6 marzo 2020, un incontro con la stampa per tracciare il punto della situazione sanitaria in Valle d’Aosta in relazione alla gestione del COVID-19.

Nell’ambito dell’attività di coordinamento emergenziale, sono risultate positive al tampone 7 persone, su 28 test realizzati finora sul territorio valdostano. Per 5 tamponi sono ancora attesi gli esiti. Come sottolineato dai responsabili sanitari dell’USL della Valle d’Aosta, non vi sono al momento pazienti ricoverati nelle 2 strutture ospedaliere valdostane, l’Ospedale Parini e il Beauregard di Aosta.

Le persone risultate positive e prese in carico dal Servizio di igiene e sanità pubblica, con il supporto del 118, manifestano sintomi lievi.

Nel corso dell’incontro con la stampa, è stato sottolineato come, in questa fase, sia più che mai importante porre la massima attenzione alla tutela e alla sicurezza delle due strutture ospedaliere e dei medici che vi lavorano. Sin dall’inizio dell’applicazione dei protocolli per il COVID-19, la Valle d’Aosta ha adottato un sistema di pre triage, allestendo tende della Protezione civile, con il supporto dei Volontari, davanti all’Ospedale Parini di Aosta e ai centri traumatologici territoriali situati nelle principali località turistiche. Tende che saranno ora allestite anche davanti ai poliambulatori di Morgex, Donnas e Châtillon, che resteranno aperti per ogni tipologia di intervento. Mentre, per limitare gli accessi al Parini, gli ambulatori del presidio ospedaliero di Aosta saranno destinati solo alle urgenze.

Sempre per quanto riguarda le “nuove regole” riservate ai due presidi ospedalieri, è stato comunicato che l’accesso in reparto è consentito a un solo visitatore per volta e esclusivamente nella fascia oraria 18.30 – 20.00 e, solo per la pediatria, è prevista la presenza di un genitore in degenza e in pronto soccorso. Le persone con sintomi respiratori, infezioni oculari e febbre non potranno accedere ai reparti di degenza.

Le nuove indicazioni organizzative sono legate al fatto che gli ospedali Parini e Beauregard devono essere pronti a ricevere eventuali primi ricoveri legati al COVID-19.

Per questa evenienza, l’USL ha già attivato un piano straordinario per aumentare i posti letto nei reparti di rianimazione, malattie infettive e pneumologia.

Misure straordinarie sono state attivate anche da parte di alcune Amministrazioni comunali, che, in questi giorni, hanno predisposto le prime ordinanze per far fronte ai casi di isolamento precauzionale domiciliare, legate al contenimento della diffusione del virus.

A questo proposito, il Presidente della Regione ha annunciato, nel corso dell’incontro con la stampa di oggi, un incontro con i Sindaci valdostani, che si terrà lunedì, per uniformare le procedure amministrative in capo ai Comuni e per coordinare al meglio gli interventi utili a garantire la tutela della salute pubblica su tutto il territorio.

Da quanto emerso dall’incontro, il Sistema sanitario e il coordinamento della Protezione civile stanno garantendo un alto livello di assistenza a tutta la popolazione valdostana e ai turisti presenti in Valle d’Aosta, così come stanno lavorando in previsione di qualunque eventuale evoluzione della situazione.


Ph. Regione Piemonte

 

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