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112 in via sperimentale nel cuneese

Sanità - Benessere
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Nei prossimi mesi sarà esteso a Piemonte e Valle d’Aosta. Numero unico europeo per le emergenze 112, un servizio gratuito e che garantisce la geolocalizzazione immediata degli utenti che chiamano.
E' operativo in via sperimentale per il territorio cuneese, nei prossimi mesi lo sarà per tutto il Piemonte e la Valle d’Aosta. Si tratta del numero unico europeo per le emergenze 112, un servizio gratuito e che garantisce la geolocalizzazione immediata degli utenti che chiamano.
 
Per i cittadini in effetti, rispetto alla vecchia prassi, non cambia nulla: chiamando il 112 per i Carabinieri, il 113 per la Polizia, il 115 per i Vigili del fuoco o il 118 per la sanità, si viene automaticamente dirottati al nuovo numero da 32 operatori appositamente formati (si tratta di personale cosiddetto “laico”, né sanitario né delle forze dell’ordine) che lavora nei locali della Croce Verde di Saluzzo, la nuova centrale operativa dove questa mattina si è svolta una breve cerimonia di avvio della significativa “rivoluzione” nella gestione delle emergenze. 
La centrale operativa di Saluzzo gestirà le emergenze per sette province (Cuneo, Asti, Alessandria, Biella, Novara, Verbania e Vercelli), entro l’estate partirà a Grugliasco anche la centrale di Torino per il capoluogo e il suo territorio e per la Valle d’Aosta, con altri 34 operatori dedicati, più due postazioni remotizzate su Aosta: quella di Grugliasco è una centrale già attiva ed è stata già testata, anche se non è ancora operativa, come ha ricordato Danilo Bono, coordinatore dell’emergenza a livello nazionale per la Commissione Salute delle Regioni italiane.
Con poche domande mirate l'operatore otterrà in un massimo di 40 secondi una serie di dati necessari a dirottare la chiamata di emergenza all'organo competente (operatore medico, Vigili del fuoco, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza).
Ad oggi solo le chiamate al 118 nella provincia di Cuneo sono circa 130.000 all’anno anno, in tutto il Piemonte sono circa 850.000 all’anno: a livello regionale la previsione delle chiamate per il numero unico 112 è di circa un milione e 600 mila l’anno.
Sottolinea con orgoglio l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta: "Questa innovazione ci collega al resto d’Europa. in Italia sono attive solo al momento la Regione Lombardia e la Città di Roma, che ha sperimentato il numero unico in occasione del Giubileo. Con l’attivazione del numero unico per l’emergenza, la Regione Piemonte continua l’azione di programmazione che ha già visto la riorganizzazione della  rete ospedaliera e l’avvio della rete di assistenza territoriale: oggi è un evento a suo modo storico”.
 
Foto Regione Piemonte
 

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