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Alitalia: da Fs a Atlantia con Delta sullo sfondo, una situazione complessa

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Il quadro sulla situazione Alitalia è in costante peggioramento. Stefano Patuanelli, Ministro dello sviluppo economico, ha autorizzato una ulteriore proroga fino al 21 novembre prossimo, a patto che vengano rispettate due condizioni: intervento diretto dei Commissari e immediato confronto con gli offerenti. Resta da valutare anche un possibile rilancio da parte di Lufthansa.

Il Mise in una nota ha specificato che queste due richieste sono alla base per far sì che la proroga venga autorizzata, i commissari dovranno avere un ruolo da protagonisti nella trattativa, questo per garantire che quest’ultimi diventino parte integrante della trattativa, non dimentichiamoci che i tre commissari vista la complessità della situazione hanno come prospettiva quella di portare i libri in tribunale.


Operazione che nel caso andasse in porto aprirebbe probabilmente nuovi scenari sull’ex compagnia di bandiera. Il deposito dei libri garantirebbe il libero accesso da parte dei Giudici alle scritture contabili di Alitalia, mai visionate o analizzate da enti esterni nel corso delle vecchie gestioni.
La sensazione è che una soluzione entro l’ultima data utile venga trovata, è ancora da valutare invece l’ammontare del nuovo prestito (circa 400 mln) che sarà inserito nel Decreto fiscale della manovra.
A questo punto analizzando la formalizzazione del nuovo termine la trattativa riprenderà dai vari approfondimenti chiesti da Fs ed Atlantia nelle scorsa settimana. L'attuale programmazione della newco ha in previsione per Fs ed Atlantia una quota del 35% ciascuno, il 15% al Tesoro e il 10% a Delta, Lufthansa permettendo.


Quadro esuberi

La questione legata ai possibili esuberi ha creato agitazione e soprattutto insicurezza in tutto l’ambiente. Parliamo di lavoratori costretti a vivere con l’ombra del terzo fallimento in un decennio, situazione già vista in passato (come dichiarato da alcuni dipendenti) causata da gestioni poco chiare prive di un vero e proprio piano di rilancio per la compagnia.
Sono stati pubblicati i numeri riguardanti i possibili licenziamenti, sì passa da un minimo di 2800 ad un massimo di 4000. Dati privi di qualsiasi logica, perché senza la presenza reale di un piano di rilancio da parte degli investitori, è impossibile stilare numeri e soprattutto ipotizzare la diminuzione del costo del lavoro in maniera così drastica, a meno che una bozza non sia già pronta e debba essere solo completata.
La Fit-Cisl a tal proposito, è intervenuta con una nota affermando che nel caso si verificasse anche un solo esubero, le soluzioni a livello occupazionale si dovranno ricercare nell’ambito delle aziende coinvolte nel progetto di rilancio della compagnia di bandiera.


Lufthansa torna in corsa?

In base alle ultime informazioni riportate dalla stampa, il salvataggio di Alitalia potrebbe vedere partecipare di nuovo la compagnia di bandiera tedesca, che già tempo fa aveva presentato un’offerta. La proposta in questione prevedeva un accordo commerciale senza obbligo di partecipazione diretta nel nuovo azionariato della compagnia aerea, manovra che probabilmente punta ad escludere Delta Air Lines dalla cordata.

Secondo il quotidiano La Repubblica, Lufthansa starebbe per presentare una proposta di circa 150/200 milioni, cifra decisamente superiore di quella degli americani (100mln). Al momento nulla è stato ufficialmente proposto, queste sono solo voci rimbalzate nelle ultime ore, ma non escludiamo possibili colpì di scena.

Ph. Turin Airport e Alitalia

 

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