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SOS vino ad Alessandria e Cuneo: servono urgenti interventi straordinari

Agricoltura
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Il territorio non può più aspettare, è necessario ottimizzare le fonti di finanziamento. Settore vitivinicolo: servono urgenti interventi straordinari. La Regione intervenga presso il Mipaaf per la vendemmia verde selettiva, perdite fino all'80% con lockdown.

Ormai non c’è più tempo. Per salvare la viticoltura alessandrina e cuneese, che ha registrato perdite sino all’80% a causa del lockdown, servono interventi straordinari ed è necessario ottimizzare le fonti di finanziamento. L'allarme lanciato da Coldiretti.


Le risorse assegnate al Piemonte, in capo al Programma Nazionale di Sostegno, potranno essere un ottimo portafoglio solo se verranno rimodulate, tenendo conto di questa evenienza particolare.

Un comparto che, lo ricordiamo, in provincia di Alessandria coinvolge 2.829 imprese e conta una superficie vitata di 10.870 ettari (a livello piemontese sono 14 mila imprese con oltre 43 mila ettari di superficie vitata e una produzione di 2,5 milioni di ettolitri), messo a dura prova dall’emergenza Coronavirus che ha generato perdite per le cantine fino all’80% a causa del blocco dell’export e dei canali di ristorazione.

E' urgente che la Regione si faccia portavoce a livello nazionale con il Mipaaf affinché vengano tenute presenti le peculiarità del nostro territorio e i produttori cuneesi possano beneficiare della vendemmia verde selettiva visto che già restiamo fuori dalla vendemmia verde e dalla distillazione di crisi. Nella nostra provincia si producono solo vini di alta qualità che rientrano tra le Docg o le Doc: non è corretto, quindi, generalizzare gli interventi a discapito delle imprese vitivinicole che, nonostante le difficoltà del periodo, non hanno smesso di lavorare e di produrre le eccellenze che ci consentono di essere conosciuti anche oltre i confini nazionali.


Mauro Bianco

Presidente Coldiretti Alessandria

“E’ urgente un confronto a livello nazionale con il Mipaaf affinché vengano tenute presenti le peculiarità del nostro territorio e i produttori possano beneficiare della vendemmia verde selettiva visto che già restiamo fuori dalla vendemmia verde e dalla distillazione di crisi. Nel nostro territorio si producono solo vini di alta qualità che rientrano tra le Docg o le Doc, non è corretto, quindi, generalizzare gli interventi a discapito delle imprese vitivinicole che, nonostante le difficoltà del periodo, non hanno smesso di lavorare e di produrre le eccellenze che ci consentono di essere conosciuti anche oltre i confini nazionali”.


Roberto Moncalvo

Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo

"Come abbiamo già ribadito, serve un'attenzione particolare per il comparto vitivinicolo cuneese, come è stato fatto per altri settori. Oggi più che mai, riteniamo che le risorse assegnate al Piemonte, in capo al Programma Nazionale di Sostegno, possano essere un ottimo portafoglio solo se verranno rimodulate, tenendo conto di questa evenienza particolare. E' necessario, però, anche sostenere, con massicci investimenti pubblici e privati, la ripresa delle esportazioni con un piano straordinario di comunicazione sul vino che rappresenta da sempre all'estero un elemento di traino per l'intero Made in Italy, alimentare e non. In gioco c'è la sopravvivenza di 6.500 imprese vitivinicole della Granda, con oltre 16.000 ettari di superficie vitata e una produzione di quasi 1 milione di ettolitri".

Ph. Paolo Rachetto Cosisioni 2019

 

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