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Coldiretti Torino. Il bis di Fabrizio Galliati

Agricoltura
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L'assemblea elettiva di Coldiretti Torino, riunita all’Hotel Gallia, di Pianezza, alla presenza di 190 presidenti di sezione, ha rinnovato la fiducia al presidente Fabrizio Galliati, 42 anni, florovivaista, di Verrua Savoia.

"E’ un grande onore per me essere riconfermato alla guida di una Federazione grande e importante come Torino, un territorio metropolitano vasto, ricco di aziende, di esperienze e di attività che trovano in Coldiretti un riferimento per realizzare appieno le proprie idee professionali e i progetti economici". Queste le prime parole di Fabrizio Galliati dopo la rielezione a segretario di Coldiretti Torino all'Hotel Gallia di Pianezza.
 
Una Federazione, che rappresenta oltre 6000 aziende e conta 14.500 soci. Una realtà assolutamente importante nel panorama agricolo nazionale. Nel torinese l’agricoltura ha saputo ritagliarsi un suo spazio, evidenziando le sue peculiarità, trasmettendo i suoi valori economici e anche sociali.
Durante l’assemblea si sono affrontate molte questioni, soprattutto quelle che più stanno a cuore a Coldiretti e ai suoi associati: "Sono emerse argomentazioni importanti, in particolare all’interno di quello che è un contesto nazionale e internazionale che abbiamo focalizzato rispetto alle sfide che ci attendono. Innanzitutto il discorso della redditività delle imprese agricole, quindi la ricerca di un giusto prezzo legato alle produzioni di eccellenza made in Italy. Oggi registriamo un grande riconoscimento da parte della società e dei consumatori, ma spesso la redditività non è sufficiente a garantire l’impegno degli agricoltori e la qualità delle loro produzioni".
"Un’altra questione, riguarda la burocrazia, con costi che incidono in termini di tempo, ma soprattutto in denaro, sulle nostre aziende e questo non è più sostenibile. Ci sono poi le problematiche legate ad aspetti che gravano ulteriormente sui bilanci delle aziende agricole, in primo luogo l’impatto dei selvatici sulle produzioni".
Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino chiude così: "Terminata la stagione dei rinnovi cariche, ci sono altri appuntamenti importanti all’orizzonte. Innanzitutto l’insediamento del nuovo Consiglio direttivo che dovrà pensare a mettere in pratica le indicazioni arrivate dall’assemblea di oggi. Ricordiamo poi che siamo in attesa di un nuovo Governo che è in fase di formazione. Tra le vicende da definire vi è sicuramente la questione dell’etichettatura per le produzioni agroalimentari che ancora ne sono prive: per questo Coldiretti ha promosso la campagna #StopCiboFalso".
 
Foto Coldiretti Torino
 

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