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Moria kiwi: Confagricoltura lancia un SOS

Agricoltura
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Interessati dal fenomeno del collasso delle piante, oltre 250 ettari di coltivazione in Piemonte, la maggior parte nel Saluzzese.

In quest’estate torrida, oltre ai problemi causati a tutte le coltivazioni dalla siccità, desta particolare preoccupazione la situazione di difficoltà che sta attraversando il comparto frutticolo dell’actinidia, da alcuni anni interessato da un fenomeno di crescente collasso degli impianti.

La cosiddetta “moria del Kiwi”, riguarda ormai una superficie di oltre 250 ettari di impianti, prevalentemente nel Saluzzese, ma anche nell’area di Pinerolo–Cavour e nella zona frutticola vercellese tra Alice Castello e Borgo d’Ale.

Il problema - come spiegano i tecnici di Confagricoltura – si era già evidenziato nel 2012 nella provincia di Verona e successivamente nelle aree frutticole a cavallo tra il Veneto e la Lombardia. Oggi, sta assumendo anche in Piemonte dimensioni preoccupanti per la tenuta del comparto frutticolo, aggravando la delicata situazione, che si è già manifestata con la batteriosi dell’actinidia.

Il comparto dell’actinidia in Piemonte, pur fortemente ridotto negli ultimi anni a causa degli attacchi di batteriosi, può contare su una superficie di oltre 3.800 ettari, dei quali circa l’80% in provincia di Cuneo, per una produzione annua di oltre 100 mila tonnellate di kiwi.

Il Presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia, raccogliendo le istanze dei produttori di actinidia, ha chiesto l’intervento urgente della Regione: "Apprezzando gli impegni già assunti nell’ambito dello studio della malattia, ritengo ora opportuna l’implementazione dei rilievi patologici e delle analisi di laboratorio sui materiali danneggiati, con l’obiettivo di circoscrivere il fenomeno, anche per giungere all’individuazione di materiali vivaistici resistenti alla fitopatia. Abbiamo suggerito all’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero di valutare l’opportunità di attivare uno specifico intervento nell’ambito della Misura 5 del PSR, che prevede azioni per la prevenzione dei danni da calamità naturali di tipo biotico”.

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Foto Comune di Cuneo

 

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