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Andamento della congiuntura in Piemonte

Economia - Finanza
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Economia. Rallenta la crescita della produzione industriale, nel secondo trimestre 2018 (+1,8%). Meccanica, tessile e alimentare i settori, che sostengono lo sviluppo. Dati sviluppati da Unioncamere Piemonte, Confindustria Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit.

Nell’ambito della consueta collaborazione tra Unioncamere Piemonte, Confindustria Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit per il monitoraggio della congiuntura economica piemontese, Unioncamere Piemonte, ha presentato i dati della 187ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di Commercio provinciali.
 
La rilevazione dei dati, è stata condotta nei mesi di luglio e agosto con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2018 e ha coinvolto 1.211 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 87.088 addetti e un valore pari a circa 57,0 miliardi di euro di fatturato.
Secondo quanto si evince dai dati, il II trimestre 2018, ha confermato il buono stato di salute del comparto manifatturiero piemontese. La produzione industriale, ha registrato un incremento del 1,8% rispetto allo stesso trimestre del 2017, frutto di andamenti positivi realizzati in quasi tutte le realtà territoriali e nella maggior parte dei principali settori di specializzazione. La crescita del periodo aprile-giugno 2018 risulta, quella meno intensa degli ultimi due anni. 
L’incremento della produzione industriale, si associa ai risultati positivi registrati dagli altri indicatori analizzati: si evidenziano, infatti, incrementi tendenziali degli ordinativi interni (+0,8%) e di quelli esteri (+2,9%); in media, il fatturato totale delle imprese manifatturiere intervistate cresce del 2,3% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2017, con la componente estera che registra un incremento del 3,7%; in lieve flessione il grado di utilizzo degli impianti che scende al 64,8%.
A livello settoriale, l’incremento dei livelli produttivi non ha coinvolto tutti i comparti manifatturieri. La meccanica registra il risultato migliore del secondo trimestre, aumentando l’output prodotto del 5,2%; a breve distanza segue la filiera tessile con uno sviluppo tendenziale della produzione del 4,0%. Ottimo anche il trend realizzato dalle industrie elettriche ed elettroniche e da quelle alimentari e delle bevande, entrambe con una crescita superiore alla media regionale pari al 3%.
Il comparto dei metalli, dopo la forte espansione produttiva vissuta nei primi tre mesi dell’anno, rallenta il ritmo di crescita, segnando un +2,1%. Sostanzialmente piatta la performance evidenziata dalle industrie del legno (-0,1%), da quelle dei mezzi di trasporto (-0,2%) e dal comparto della chimica-gomma-plastica (-0,3%).
Focalizzando l’attenzione sui mezzi di trasporto, protagonisti della crescita del 2016 e del I semestre 2017, si rileva come la crescita nulla del II trimestre 2018 risulti il frutto di una contrazione sostenuta della produzione di autoveicoli (-7,2%), bilanciata dal miglior andamento della componentistica autoveicolare (+2,1%) e dell’aerospazio (+5,0%)
L’analisi della dinamica della produzione industriale per classe di addetti evidenzia, nel II trimestre 2018, tendenze positive per quasi tutte le dimensioni d’impresa, solo le micro aziende (meno di 9 addetti) si fermano a una sostanziale stabilità (-0,1%). Le medie imprese (50-249 addetti) registrano l’incremento più sostenuto (+3,2%); l’output prodotto aumenta del 2,6% per le realtà di grandi dimensioni (oltre 250 addetti) e cresce dell’1,1% per le piccole imprese (10-49 addetti).ù
La crescita della produzione industriale ha riguardato la totalità dei tessuti produttivi locali, ad eccezione di quello astigiano (-1,8%) che, dopo lo sviluppo evidenziato nel I trimestre dell’anno, subisce una battuta d’arresto in quasi tutti i comparti produttivi, tranne che in quello metalmeccanico.
Il risultato migliore appartiene alle manifatture biellesi che, grazie alla componente meccano-tessile, incrementano la produzione industriale del 5,3% rispetto all’analogo trimestre del 2017.
Anche Vercelli, sostenuta dalle aziende tessili e da quelle alimentari, realizza un ottimo risultato (+4,8%).Con una crescita superiore alla media regionale troviamo anche Alessandria (+4,2%) e Cuneo (+2,0%). Novara registra una variazione produttiva analoga a quella media piemontese (+1,8%). Risultati più contenuti accompagnano invece Verbania e (+1,5%) e Torino (+1,0%).
 
Piemonte: il II trimestre 2018 in sintesi

Produzione industriale:                      +1,8% rispetto al II trimestre 2017

Ordinativi interni:                              +0,8% rispetto al II trimestre 2017

Ordinativi esteri:                               +2,9% rispetto al II trimestre 2017

Fatturato totale:                                +2,3% rispetto al II trimestre 2017

di cui estero:                                      +3,7% rispetto al II trimestre 2017

Grado di utilizzo degli impianti:          64,8%

 
Il Presidente di Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dardanello, sottolinea: «Il Piemonte continua a crescere, ma il suo percorso rischia di essere accidentato e pieno di ostacoli, senza un’attenzione costante da parte delle istituzioni e senza una rete di supporto politica alle iniziative imprenditoriali sia in fase di start up che di sviluppo. È quindi compito imprescindibile dei governi nazionali e locali agevolare questo percorso di crescita con strumenti tesi alla sburocratizzazione, alla riduzione del digital divide e ai processi di accompagnamento all’internazionalizzazione, politiche che ora più che mai risultano necessarie».
 
* Fonte Unioncamere Piemonte

 

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