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Intesa Sanpaolo. Distretti industriali ancora vincenti in Piemonte

Economia - Finanza
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Nel 2017 le esportazioni dei distretti industriali del Piemonte sono state pari a 8,8 miliardi, il 68% circa del fatturato complessivo. Anno di forte crescita per le esportazioni degli 11 distretti industriali del Piemonte (+14,4%, pari ad un aumento in valore di 1 miliardo e 104 milioni di euro). In evidenza la crescita dell’export dei distretti dell’Oreficeria di Valenza, dei Dolci di Alba e Cuneo, dei Vini delle Langhe, Roero e Monferrato, della Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia.

Il 2017 è stato un anno di forte crescita per le esportazioni dei distretti piemontesi (+14,4% pari a un aumento in valore di 1 miliardo e 104 milioni di euro), che sono riusciti a conseguire risultati nettamente superiori rispetto sia al manifatturiero piemontese (+7,8%), che alla media dei distretti italiani (5,3%). I quattro trimestri dell’anno hanno registrato una crescita costante: +14,2% nel primo trimestre, +15,3% nel secondo trimestre, +14,3% nel terzo trimestre e +13,9% nel quarto trimestre.
 
Il 2017 è stato caratterizzato da un andamento positivo delle esportazioni sia sui nuovi mercati (+9,8%), che sui mercati maturi (+16,2%). Francia, Svizzera, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti, Hong Kong, Cina e Russia sono i mercati in cui è cresciuto di più, in valore, l’export dei distretti piemontesi.
Sono questi i principali dati che emergono dal Monitor dei distretti del Piemonte aggiornato al quarto trimestre 2017, curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e presentato oggi a Torino in un incontro al quale hanno partecipato Cristina Balbo, Direttore Regionale Piemonte Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo, Giovanni Foresti e Romina Galleri, della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Dall’analisi per singolo distretto emerge un quadro fortemente positivo: hanno chiuso l’anno in crescita 9 distretti su 11. In particolare, 4 distretti piemontesi si sono collocati tra i primi 20 distretti italiani in termini di crescita dell’export, in valore, nel 2017: Oreficeria di Valenza al primo posto, Dolci di Alba e Cuneo al quarto posto, Vini delle Langhe, Roero e Monferrato al sedicesimo posto, Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia al diciassettesimo.
Anno straordinario per l’export del distretto Orafo di Valenza (+33,8%, pari ad un aumento di 524 milioni di euro). Il distretto, le cui esportazioni hanno raggiunto il massimo storico di 2 miliardi e 73 milioni di euro, è divenuto il distretto orafo italiano con il maggior valore esportato, effettuando il sorpasso su Arezzo.
Per quanto riguarda il sistema moda crescita importante anche per il Tessile di Biella (+7,6%), che nel 2017 ha raggiunto il proprio massimo storico di export, pari a 1 miliardo e 373 milioni di euro. Particolarmente virtuoso il comparto dell’abbigliamento.
Brillante l’aumento delle esportazioni dei distretti agro-alimentari. I Dolci di Alba e Cuneo nel 2017 si sono collocati al primo posto per crescita di export in valore tra i distretti agroalimentari italiani (+26%, corrispondenti ad un aumento di 248 milioni di euro). In aumento anche le esportazioni di Vini delle Langhe Roero e Monferrato (+10,2% nel 2017), Caffè, confetterie e cioccolato torinese (+9%), Riso di Vercelli (+4,8%). In controtendenza, invece, la Nocciola e frutta piemontese (-22,9%), penalizzata dalla forte diminuzione della produzione causata da fattori climatici e ambientali.
Complessivamente buona la situazione del settore della meccanica. Hanno registrato performance brillanti la Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia (+9,9%, pari a un aumento di 124 milioni di euro) e i Frigoriferi industriali di Casale Monferrato (+9,4%). Il 2017 si è invece chiuso con export in leggero arretramento per le Macchine tessili di Biella (-3,1%).
In lieve aumento infine l’export dell’unico distretto piemontese del sistema casa, i Casalinghi di Omegna (+2,4%), grazie ai mercati maturi (+3,3%), verso i quali si concentra l’export del distretto.
Luci e ombre sui poli tecnologici regionali. Aumenti considerevoli di export per il Polo ICT di Torino che ha visto le proprie esportazioni aumentare del 9,9% nel corso del 2017, grazie al traino dell’elettronica. In diminuzione, invece, le esportazioni del Polo aeronautico di Torino (-18,3%) che sono fortemente concentrate verso un numero limitato di Paesi.
Nell’ambito di una più generale analisi sui bilanci 2008-16 di 795 aziende appartenenti agli 11 distretti industriali del Piemonte (con fatturato complessivo di 13 miliardi di euro), a confronto con quelli delle imprese “non distrettuali”, emerge l'alta competitività delle aree distrettuali.
I distretti sono i protagonisti della ripresa in corso in Piemonte: nel 2017 il fatturato ha toccato nuovi massimi storici, distanziando del 12% i livelli raggiunti nel 2008.
Un contributo importante alla crescita è venuto dai mercati esteri, dove le imprese piemontesi distrettuali hanno toccato nuovi record storici: nel 2017 le esportazioni hanno raggiunto quota 8,8 miliardi di euro (pari a circa il 68% del fatturato totale). Svizzera, Francia, Stati Uniti, Germania e Cina sono i mercati in cui la crescita delle esportazioni in valore è stata più elevata tra il 2008 e il 2017. È poi alta la capacità dei territori distrettuali piemontesi di creare valore aggiunto: il surplus commerciale generato dai distretti regionali è salito a 6 miliardi di euro, un terzo circa dell’intero avanzo del manifatturiero piemontese.
In Piemonte sono molte le aree di eccellenza distrettuale. Ordinando i distretti industriali oggetto dell’analisi per performance di crescita e reddituale, è possibile ricavare una classifica dei distretti migliori. I Vini delle Langhe Roero e Monferrato si collocano al 16° posto in Italia, la Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia al 17°, mentre altri 2 distretti del Piemonte sono tra i primi 60, su un totale di 153 distretti industriali: Tessile di Biella (27° posto) e Oreficeria di Valenza (53° posto). Altri distretti piemontesi si sarebbero potuti posizionare ai primi posti, ma sono stati esclusi per motivi dimensionali.
Sono 84 le imprese champion distrettuali del Piemonte: tra queste spiccano, Panealba (Dolci di Alba e Cuneo), Ruffoni (Casalinghi di Omegna), Santero Fratelli & C. (Vini delle Langhe, Roero e Monferrato), Lawer SpA (Macchine tessili di Biella), Rubinetterie Codor (Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia), Caleffi (Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia), Vitale Barberis Canonico (Tessile di Biella), Carlo Poletti (Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia), Fima Carlo Frattini (Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia), Fratelli Pettinaroli (Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia), Successori Reda (Tessile di Biella), Raselli Franco (Oreficeria di Valenza), Soft NW (Tessile di Biella), Cantine dei Marchesi di Barolo (Vini delle Langhe, Roero e Monferrato), Recarlo (Oreficeria di Valenza). Tra le 60 imprese giovanili spiccano Caffè Vergnano (Caffè, confetterie e cioccolato torinese), Erreesse (Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia), Guidi (Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia), Zanellato (Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia), F.T.C. (Tessile di Biella), Rolando Sas di Rolando Francesco (Vini delle Langhe, Roero e Monferrato), Costanzo e Rizzetto (Oreficeria di Valenza), Riseria di Asigliano (Riso di Vercelli), Catananti (Oreficeria di Valenza), Golosi di Salute (Dolci di Alba e Cuneo).
 

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