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Distretti del Piemonte: III° trimestre 2017

Economia - Finanza
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L'export dei distretti piemontesi cresce a ritmi sostenuti. Il suo percorso di crescita a ritmi sostenuti (+14,3% tendenziale) segnando un’evoluzione nettamente migliore rispetto sia al manifatturiero piemontese (+4,8% tendenziale), che alla media dei distretti italiani (4,5% tendenziale). I dati redatti dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo.

Nel terzo trimestre 2017 l’export dei distretti del Piemonte continua il suo percorso di crescita a ritmi sostenuti (+14,3% tendenziale) segnando un’evoluzione nettamente migliore rispetto sia al manifatturiero piemontese (+4,8% tendenziale), che alla media dei distretti italiani (4,5% tendenziale).
 
Il Piemonte, si colloca al secondo posto tra le regioni distrettuali italiane in termini di aumento delle esportazioni in valore. Le esportazioni, sono aumentate di 275 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2016, passando da 1.927 a 2.202 milioni di euro. Va segnalato, come questo risultato sia stato ottenuto grazie al contributo positivo di ben 8 distretti su 11. I distretti in crescita salgono a 10 se si considera l’evoluzione dell’export nei primi nove mesi del 2017. L’unico distretto, che ha chiuso il terzo trimestre e i primi nove mesi in territorio negativo è la Nocciola e frutta piemontese (-37,3% tendenziale, pari a un calo di 33 milioni di euro), che non risente della mancanza di domanda da parte dei paesi stranieri, bensì della forte diminuzione della produzione nell’anno causata da fattori climatici e ambientali.
Gli altri distretti, hanno invece mostrato un andamento brillante. L’Oreficeria di Valenza, si è messa in evidenza nella classifica dei migliori distretti italiani, confermandosi al primissimo posto in termini di crescita delle export in valore. Le esportazioni sono infatti aumentate di 129 milioni di euro nel periodo luglio-settembre, rispetto al corrispondente periodo del 2016, grazie al balzo dei flussi verso la Svizzera, Hong Kong e gli Stati Uniti, riconducibile principalmente all’avvio della produzione nel nuovo stabilimento Bulgari.
Su livelli di eccellenza anche i Dolci di Alba e Cuneo: +36,8% tendenziale, corrispondente ad un aumento di 104 milioni di euro. Forte l’aumento delle esportazioni verso la Spagna e la Francia, a seguire Regno Unito, Germania e Polonia. I progetti di respiro internazionale di Ferrero, se confermati, fanno pensare a una presenza sempre più forte del distretto sui mercati stranieri.
Spiccano per intensità di crescita anche altri distretti della regione: Riso di Vercelli (+15,4% tendenziale), Frigoriferi industriali di Casale Monferrato (+9,7% tendenziale), Vini delle Langhe, Roero e Monferrato (+9,1% tendenziale, pari a 28 milioni di euro in più), Rubinetteria e Valvolame di Cusio-Valsesia (+8,1% tendenziale, pari a un progresso di 25 milioni di euro), Tessile di Biella (+3,3% tendenziale, pari a 10 milioni di euro), Caffè, confetterie e cioccolato torinesi (+3,3% tendenziale).
Risultato di leggero arretramento per le esportazioni di Casalinghi di Omegna (-2,9% tendenziale, circa un milione di euro di export in meno rispetto al terzo trimestre 2016).
Trimestre negativo, invece, per le Macchine tessili di Biella (-8,4% tendenziale); tuttavia, nel complesso i primi 9 mesi del 2017 si è osservata una crescita tendenziale delle export del 2,7%.
Il 2017 si è caratterizzato per esportazioni in forte crescita sia nei nuovi mercati, che nei mercati maturi. Il terzo trimestre 2017 vede i nuovi mercati in crescita del 16% tendenziale e i mercati maturi in crescita del 13,7% tendenziale. Svizzera, Hong Kong, Francia, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti e Russia sono i mercati in cui è cresciuto di più, in valore, l’export dei distretti piemontesi. Germania, Emirati Arabi Uniti, Algeria, Arabia Saudita e Singapore hanno invece contribuito negativamente.
Buone le previsioni per il 2018. Le condizioni di domanda estera paiono potersi mantenere positive e ciò consentirà ai distretti piemontesi di proseguire il proprio percorso di crescita, grazie alla competitività che li contraddistingue. Buone prospettive di aumento di domanda da parte di alcune mete commerciali ad alto potenziale (in primis Russia e Cina). Ci si attende inoltre la crescita dei consumi interni e una ripresa degli investimenti, che dovrebbero favorire ulteriormente la ripresa delle realtà distrettuali piemontesi.
 
Sottolinea Cristina Balbo, Direttore regionale Piemonte Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo: “Anche nel terzo trimestre del 2017 l’export dei distretti piemontesi ha continuato a correre. Nei primi nove mesi dell’anno, dieci distretti su undici sono in crescita; in termini di valore, il Piemonte si colloca al secondo posto tra le regioni distrettuali italiane per aumento delle esportazioni. Oltre alla conferma degli eccellenti risultati del distretto orafo di Valenza, spicca per intensità di crescita della domanda estera il comparto dell’agroalimentare e della meccanica. In questo scenario, nel 2017 Intesa Sanpaolo ha intermediato regolamenti con l’estero per circa 12 miliardi di euro, con un incremento del 12% rispetto all’anno precedente, mettendo a disposizione delle imprese che puntano sull’internazionalizzazione la propria ampia rete di specialisti. Inoltre, grazie al Programma Filiere attivato nel giugno 2015, la nostra Banca ha sviluppato un nuovo modello di collaborazione con oltre 50 aziende leader di filiere produttive, con il coinvolgimento di circa 800 fornitori che hanno l’opportunità di valorizzare la propria appartenenza alla filiera, anche in termini di maggiore facilità di accesso al credito” .
 

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